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1 Cronache 15 IRB20

« L’arca trasportata a Gerusalemme

1. Davide si costruì delle case nella città di Davide; preparò un luogo per l’arca di Dio, ed eresse una tenda per essa.

2. Allora Davide disse: “Nessuno deve portare l’arca di Dio tranne i Leviti; perché l’Eterno ha scelto loro per portare l’arca di Dio, e per essere suoi ministri per sempre”.

3. Davide convocò tutto Israele a Gerusalemme per trasportare l’arca dell’Eterno al luogo che lui le aveva preparato.

4. Davide radunò pure i figli di Aaronne e i Leviti:

5. dei figli di Cheat, Uriel, il capo, e i suoi fratelli: centoventi;

6. dei figli di Merari, Asaia, il capo, e i suoi fratelli: duecentoventi;

7. dei figli di Ghersom, Ioel, il capo, e i suoi fratelli: centotrenta;

8. dei figli di Elisafan, Semaia, il capo, e i suoi fratelli: duecento;

9. dei figli di Ebron, Eliel, il capo, e i suoi fratelli: ottanta;

10. dei figli di Uzziel, Amminadab, il capo, e i suoi fratelli: centododici.

11. Poi Davide chiamò i sacerdoti Sadoc e Abiatar, e i Leviti Uriel, Asaia, Ioel, Semaia, Eliel e Amminadab,

12. e disse loro: “Voi siete i capi delle case patriarcali dei Leviti; santificatevi, voi e i vostri fratelli, affinché possiate trasportare l’arca dell’Eterno, dell’Iddio d’Israele, nel luogo che io le ho preparato.

13. Siccome voi non c’eravate la prima volta, l’Eterno, il nostro Dio, fece una breccia fra noi, perché non lo cercammo secondo le regole stabilite”.

14. I sacerdoti e i Leviti dunque si santificarono per trasportare l’arca dell’Eterno, dell’Iddio d’Israele.

15. I figli dei Leviti portarono l’arca di Dio sulle loro spalle, per mezzo di stanghe, come aveva ordinato Mosè, secondo la parola dell’Eterno.

16. Davide ordinò ai capi dei Leviti che chiamassero i loro fratelli cantori a prestare servizio con i loro strumenti musicali, saltèri, cetre e cembali, da cui avrebbero tratto suoni vigorosi, in segno di gioia.

17. I Leviti dunque chiamarono a prestare servizio Eman, figlio di Ioel; e fra i suoi fratelli, Asaf, figlio di Berechia; tra i figli di Merari, loro fratelli, Etan, figlio di Cusaia.

18. Con loro, furono chiamati i loro fratelli del secondo ordine: Zaccaria, Ben, Iaaziel, Semiramot, Ieiel, Unni, Eliab, Benaia, Maaseia, Mattitia, Elifaleu, Micneia, Obed-Edom e Ieiel, i portinai.

19. I cantori Eman, Asaf ed Etan, avevano dei cembali di bronzo per suonare;

20. Zaccaria, Iaaziel, Semiramot, Ieiel, Unni, Eliab, Maaseia e Benaia avevano dei saltèri per accompagnare voci di fanciulle;

21. Mattitia, Elifaleu, Micneia, Obed-Edom, Ieiel e Azazia suonavano con cetre all’ottava, per guidare il canto;

22. Chenania, capo dei Leviti, era preposto al canto; dirigeva la musica, perché era competente in questo.

23. Berechia ed Elcana erano portinai dell’arca.

24. Sebania, Iosafat, Netaneel, Amasai, Zaccaria, Benaia ed Eliezer, sacerdoti, suonavano la tromba davanti all’arca di Dio; Obed-Edom e Ieiia erano portinai dell’arca.

25. Davide, gli anziani d’Israele e i capi di migliaia si misero in cammino per trasportare l’arca del patto dell’Eterno dalla casa di Obed-Edom, con gioia.

26. E poiché Dio prestò assistenza ai Leviti che portavano l’arca del patto dell’Eterno, fu offerto un sacrificio di sette giovenchi e di sette montoni.

27. Davide indossava un manto di lino fino, come anche tutti i Leviti che portavano l’arca, i cantori, e Chenania, capo della musica fra i cantori; e Davide aveva sul manto un efod di lino.

28. Così tutto Israele portò su l’arca del patto dell’Eterno con grida di gioia, al suono di corni, di trombe, di cembali, di saltèri e di arpe.

29. E quando l’arca del patto dell’Eterno giunse alla città di Davide, Mical, figlia di Saul, guardava dalla finestra: e vedendo il re Davide che danzava e saltava, lo disprezzò in cuor suo.

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