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1 Cronache 17 IRB20

« Davide ha in mente di costruire un tempio. L’Eterno non glielo consente. Promesse di Dio alla casa di Davide

1. Quando Davide si fu stabilito nella sua casa, disse al profeta Natan: “Ecco, io abito in una casa di cedro, e l’arca del patto dell’Eterno sta sotto una tenda”.

2. Natan rispose a Davide: “Fa’ tutto quello che hai in cuore di fare, poiché Dio è con te”.

3. Ma quella stessa notte la parola di Dio fu diretta a Natan in questi termini:

4. “Va’ e di’ al mio servo Davide: ‘Così dice l’Eterno: Non sarai tu colui che mi costruirà una casa perché io vi abiti;

5. poiché io non ho abitato in una casa, dal giorno che feci uscire Israele dall’Egitto, fino al giorno d’oggi; ma sono andato di tenda in tenda, di dimora in dimora.

6. Dovunque sono andato, ora qua ora là, in mezzo a tutto Israele, ho mai parlato a qualcuno dei giudici d’Israele, ai quali avevo comandato di pascere il mio popolo, dicendogli: Perché non mi costruite una casa di cedro?’.

7. Ora dunque parlerai così al mio servo Davide: ‘Così dice l’Eterno degli eserciti: Io ti presi dall’ovile, da dietro alle pecore, perché tu fossi il principe d’Israele, mio popolo;

8. e sono stato con te dovunque sei andato, ho sterminato davanti a te tutti i tuoi nemici, e ho reso il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra;

9. ho assegnato un posto a Israele, mio popolo, e ve l’ho piantato perché abiti in casa sua e non sia più agitato, né continuino i malvagi a straziarlo come prima

10. e, fin dal tempo in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo Israele, io ho umiliato tutti i tuoi nemici; e ti annuncio che l’Eterno ti fonderà una casa.

11. Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu te ne andrai a raggiungere i tuoi padri, io innalzerò al trono dopo di te la tua discendenza, uno dei tuoi figli, e stabilirò saldamente il suo regno.

12. Egli mi costruirà una casa, e io renderò stabile il suo trono per sempre.

13. Io sarò per lui un padre, e lui mi sarà figlio; e non gli ritirerò la mia grazia, come l’ho ritirata da colui che ti ha preceduto.

14. Io lo renderò saldo per sempre nella mia casa e nel mio regno, e il suo trono sarà reso stabile per sempre’”.

15. Natan parlò a Davide, secondo tutte queste parole e secondo tutta questa visione.

16. Allora il re Davide andò a presentarsi davanti all’Eterno, e disse: “Chi sono io, o Eterno Iddio, e che cos’è la mia casa, che tu mi abbia fatto arrivare fino a questo punto?

17. E questo è sembrato ancora poca cosa ai tuoi occhi, o Dio; e tu hai parlato anche della casa del tuo servo per un lontano avvenire, e ti sei degnato di considerarmi come se fossi uomo di alto grado, o Eterno Iddio.

18. Che potrebbe dirti di più Davide riguardo all’onore che è fatto al tuo servo? Tu conosci il tuo servo.

19. O Eterno, per amore del tuo servo e seguendo il tuo cuore, hai compiuto tutte queste grandi cose per rivelargli tutte le tue meraviglie.

20. O Eterno, nessuno è pari a te, e non c’è altro Dio fuori di te, secondo tutto quello che abbiamo udito con i nostri orecchi.

21. E quale popolo è come il tuo popolo d’Israele, l’unica nazione sulla terra che Dio sia venuto a redimere per formarne il suo popolo, per farti un nome e per compiere cose grandi e tremende, cacciando delle nazioni davanti al tuo popolo che tu hai redento dall’Egitto?

22. Tu hai fatto del tuo popolo Israele il tuo popolo speciale per sempre; e tu, o Eterno, sei diventato il suo Dio.

23. Ora dunque, o Eterno, la parola che tu hai pronunciato riguardo al tuo servo e alla sua casa rimanga stabile per sempre, e fa’ come tu hai detto.

24. Sì, rimanga stabile, affinché il tuo nome sia magnificato per sempre, e si dica: ‘L’Eterno degli eserciti, l’Iddio d’Israele, è veramente un Dio per Israele; e la casa del tuo servo Davide sia stabile davanti a te!’.

25. Poiché tu stesso, o mio Dio, hai rivelato al tuo servo di volergli costruire una casa. Perciò il tuo servo ha preso l’ardire di rivolgerti questa preghiera.

26. E ora, o Eterno, tu sei Dio, e hai promesso questo bene al tuo servo;

27. compiaciti dunque di benedire ora la casa del tuo servo, affinché essa sussista per sempre davanti a te! Poiché ciò che tu benedici, o Eterno, è benedetto per sempre”.

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