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I Corinzi 10 IRB20

« Evitare gli errori d’Israele nel deserto

1. Fratelli, non voglio che ignoriate che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, tutti passarono attraverso il mare

2. e tutti furono battezzati, nella nuvola e nel mare, per essere di Mosè;

3. tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale

4. e tutti bevvero la stessa bevanda spirituale, perché bevevano alla roccia spirituale che li seguiva e la roccia era Cristo.

5. Ma della maggior parte di loro Dio non si compiacque, poiché furono abbattuti nel deserto.

6. Ora queste cose avvennero per servire da esempio a noi, affinché non siamo bramosi di cose malvagie come lo furono costoro;

7. e perché non diventiate idolatri come alcuni di loro, secondo quanto è scritto: “Il popolo si sedette per mangiare e per bere, poi s’alzò per divertirsi”;

8. non fornichiamo come alcuni di loro fornicarono e ne caddero, in un giorno solo, ventitremila;

9. non tentiamo il Signore, come alcuni di loro lo tentarono e perirono morsi dai serpenti.

10. E non mormorate come alcuni di loro mormorarono e perirono colpiti dal distruttore.

11. Ora, queste cose avvennero loro per servire d’esempio e sono state scritte per nostra ammonizione, che ci troviamo agli ultimi termini dei tempi.

12. Perciò, chi pensa di stare in piedi guardi di non cadere.

La Cena del Signore contrapposta all’idolatria

13. Nessuna tentazione vi ha colti, che non sia stata umana; ma Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via d’uscirne, affinché la possiate sopportare.

14. Perciò, cari miei, fuggite l’idolatria.

15. Io parlo come a persone intelligenti; giudicate voi quello che dico.

16. Il calice della benedizione che noi benediciamo non è forse la comunione con il sangue di Cristo? Il pane che noi rompiamo non è forse la comunione con il corpo di Cristo?

17. Siccome vi è un unico pane, noi, che siamo molti, siamo un corpo unico, perché partecipiamo tutti a quell’unico pane.

18. Guardate l’Israele secondo la carne; quelli che mangiano i sacrifici non hanno forse comunione con l’altare?

19. Che dico dunque? Che la carne sacrificata agl’idoli sia qualcosa? Che un idolo sia qualcosa?

20. Tutt’altro; io dico che le carni che i Gentili sacrificano, le sacrificano ai demòni e non a Dio; ora io non voglio che abbiate comunione con i demòni.

21. Voi non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni.

La libertà di coscienza e il rispetto degli altri

22. O vogliamo noi provocare il Signore a gelosia? Siamo noi più forti di lui?

23. Ogni cosa è lecita, ma non ogni cosa è utile; ogni cosa è lecita, ma non ogni cosa edifica.

24. Nessuno cerchi il proprio vantaggio, ma ciascuno cerchi l’altrui.

25. Mangiate di tutto quello che si vende al macello senza fare inchieste per motivo di coscienza;

26. perché al Signore appartiene la terra e tutto quello che essa contiene.

27. Se qualcuno dei non credenti vi invita e voi volete andarci, mangiate di tutto quello che vi è posto davanti, senza fare inchieste per motivo di coscienza.

28. Ma, se qualcuno vi dice: “Questa è cosa di sacrifici”, non ne mangiate per riguardo a chi vi ha avvertito e per riguardo alla coscienza;

29. alla coscienza, dico, non tua, ma di quell’altro, infatti, perché la mia libertà sarebbe giudicata dalla coscienza altrui?

30. E, se io mangio di una cosa con rendimento di grazie, perché sarei biasimato per quello di cui io rendo grazie?

31. Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio.

32. Non siate d’inciampo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio,

33. così come anch’io compiaccio a tutti in ogni cosa, non cercando l’utile mio, ma quello dei molti, affinché siano salvati.

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