I Corinzi 5 IRB20
1. Si ode addirittura affermare che vi è tra voi fornicazione, una tale fornicazione che non si trova neppure fra i Gentili, al punto che uno di voi si tiene la moglie di suo padre.
2. Siete gonfi e non avete invece fatto cordoglio perché chi ha commesso quell’azione fosse tolto di mezzo a voi!
3. Quanto a me, assente di persona ma presente in spirito, ho già giudicato, come se fossi presente, colui che ha commesso un tale atto.
4. Nel nome del Signore Gesù, essendo insieme riuniti voi e lo spirito mio, con l’autorità del Signore nostro Gesù,
5. ho deciso che quel tale sia dato in mano a Satana, per la distruzione della carne, affinché lo spirito sia salvo nel giorno del Signore Gesù.
6. Il vostro vanto non è buono. Non sapete che un po’ di lievito fa lievitare tutta la pasta?
7. Purificatevi del vecchio lievito, affinché siate una nuova pasta, come già siete senza lievito. Poiché anche la nostra Pasqua, cioè Cristo, è stata immolata.
8. Celebriamo dunque la festa, non con vecchio lievito né con lievito di malizia e di malvagità, ma con gli azzimi della sincerità e della verità.
9. Vi ho scritto nella mia lettera di non mischiarvi con i fornicatori,
10. non del tutto però con i fornicatori di questo mondo o con gli avari e i ladri, o con gli idolatri, perché altrimenti dovreste uscire dal mondo,
11. ma quel che vi ho scritto è di non mischiarvi con alcuno che, chiamandosi fratello, sia un fornicatore, un avaro, un idolatra, un oltraggiatore, un ubriacone o un ladro; con costoro non dovete neppure mangiare.
12. Poiché, devo io forse giudicare quelli di fuori? Non giudicate voi quelli di dentro? Quelli di fuori li giudica Dio. Togliete il malvagio di mezzo a voi stessi.