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1 Re 19 IRB20

« Elia nel deserto

1. Acab raccontò a Izebel tutto quello che Elia aveva fatto, e come aveva ucciso con la spada tutti i profeti.

2. Allora Izebel inviò un messaggero a Elia per dirgli: “Gli dèi mi trattino con tutto il loro rigore, se domani a quest’ora non farò della tua vita quello che tu hai fatto della vita di ognuno di quelli”.

3. Elia, vedendo questo, si alzò, e se ne andò per salvarsi la vita; giunse a Beer-Sceba, che appartiene a Giuda, e lì lasciò il suo servo;

4. ma egli si inoltrò nel deserto una giornata di cammino, andò a sedersi sotto una ginestra, ed espresse il desiderio di morire, dicendo: “Basta! Prendi ora, o Eterno, l’anima mia, poiché io non valgo più dei miei padri!”.

5. Poi si coricò e si addormentò sotto la ginestra; quando ecco che un angelo lo toccò, e gli disse: “Alzati e mangia”.

6. Egli guardò, e vide vicino al suo capo una focaccia cotta su delle pietre calde, e una brocca d’acqua. Egli mangiò e bevve, poi si coricò di nuovo.

7. L’angelo dell’Eterno tornò la seconda volta, lo toccò, e disse: “Alzati e mangia, poiché il cammino è troppo lungo per te”.

8. Egli si alzò, mangiò e bevve; e per la forza che quel cibo gli diede, camminò quaranta giorni e quaranta notti fino a Oreb, il monte di Dio.

9. Là entrò in una caverna, e vi passò la notte. Ed ecco, gli fu rivolta la parola dell’Eterno, in questi termini: “Che fai tu qui, Elia?”.

10. Egli rispose: “Io sono stato mosso da una grande gelosia per l’Eterno, per l’Iddio degli eserciti, perché i figli d’Israele hanno abbandonato il tuo patto, hanno demolito i tuoi altari, e hanno ucciso con la spada i tuoi profeti; sono rimasto solo io, e cercano di togliermi la vita”.

11. Iddio gli disse: “Esci fuori e fermati sul monte, davanti all’Eterno”. Ed ecco passava l’Eterno. Un vento forte, impetuoso, spaccava i monti e spezzava le rocce davanti all’Eterno, ma l’Eterno non era nel vento. E, dopo il vento, un terremoto; ma l’Eterno non era nel terremoto.

12. E, dopo il terremoto, un fuoco; ma l’Eterno non era nel fuoco. E, dopo il fuoco, un suono dolce e sommesso.

13. Come Elia l’ebbe udito, si coprì il volto con il mantello, uscì fuori, e si fermò all’ingresso della caverna; ed ecco che una voce giunse fino a lui, e disse: “Che fai tu qui, Elia?”:

14. Egli rispose: “Io sono stato mosso da una gran gelosia per l’Eterno, per l’Iddio degli eserciti, perché i figli d’Israele hanno abbandonato il tuo patto, hanno demolito i tuoi altari, e hanno ucciso con la spada i tuoi profeti; sono rimasto solo io, e cercano di togliermi la vita”.

15. L’Eterno gli disse: “Va’, rifa’ la strada del deserto, fino a Damasco; e quando sarai giunto là, ungerai Azael come re di Siria;

16. ungerai pure Ieu, figlio di Nimsi, come re d’Israele, e ungerai Eliseo, figlio di Safat da Abel-Meola, come profeta, al posto tuo.

17. Chi sarà sopravvissuto alla spada di Azael, sarà ucciso da Ieu; e chi sarà sopravvissuto alla spada di Ieu, sarà ucciso da Eliseo.

Vocazione di Eliseo

18. Ma io lascerò in Israele un residuo di settemila uomini, tutti quelli il cui ginocchio non si è piegato davanti a Baal, e la cui bocca non lo ha baciato”.

19. Elia partì di là e trovò Eliseo, figlio di Safat, il quale arava, avendo dodici paia di buoi davanti a sé; ed egli stesso guidava il dodicesimo paio. Elia, avvicinatosi a lui, gli gettò addosso il suo mantello.

20. Eliseo, lasciati i buoi, corse dietro a Elia, e disse: “Ti prego, lascia che io vada a dare un bacio a mio padre e a mia madre, e poi ti seguirò”. Elia gli rispose: “Va’ e torna; ma pensa a ciò che ti ho fatto!”.

21. Dopo essersi allontanato da Elia, Eliseo tornò a prendere un paio di buoi, e li offrì in sacrificio; con la legna degli attrezzi dei buoi ne cosse la carne e la diede alla gente, che la mangiò. Poi si alzò, seguì Elia, e si mise al suo servizio.

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