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1 Re 7 IRB20

« Costruzione dei palazzi di Salomone

1. Poi Salomone costruì la sua casa, e la completò interamente in tredici anni.

2. Costruì prima di tutto la casa detta “Foresta del Libano”, di cento cubiti di lunghezza, di cinquanta di larghezza e di trenta di altezza. Era basata su quattro ordini di colonne di cedro, sulle quali poggiava una travatura di cedro.

3. Un soffitto di cedro copriva le camere che poggiavano sulle colonne, e che erano in numero di quarantacinque, quindici per fila.

4. Vi erano tre ordini di camere, le cui finestre si trovavano le une di fronte alle altre lungo tutti e tre gli ordini.

5. Tutte le porte con i loro stipiti e architravi erano quadrangolari, e le finestre dei tre ordini di camere si trovavano le une di fronte alle altre, in tutti e tre gli ordini.

6. Fece pure il portico di colonne, che aveva cinquanta cubiti di lunghezza e trenta di larghezza, con un vestibolo davanti, delle colonne, e una scalinata in fronte.

7. Poi fece il portico del trono dove amministrava la giustizia, e che fu chiamato “Portico del giudizio”; lo ricoprì di legno di cedro dal pavimento al soffitto.

8. La casa dove lui abitava fu costruita nello stesso modo, in un altro cortile, dietro il portico. Fece una casa dello stesso stile di questo portico per la figlia del Faraone, che egli aveva sposata.

9. Tutte queste costruzioni erano di pietre scelte, tagliate a misura, segate con la sega, internamente ed esternamente, dalle fondamenta ai cornicioni, e al di fuori sino al cortile maggiore.

10. Anche le fondamenta erano di pietre scelte, grandi, di pietre di dieci cubiti, e di pietre di otto cubiti.

11. Al di sopra vi erano delle pietre scelte, tagliate a misura, e del legno di cedro.

Descrizione dell’interno del tempio

12. Il gran cortile aveva tutto intorno tre ordini di pietre lavorate e un ordine di travi di cedro, come il cortile interiore della casa dell’Eterno e come il portico della casa.

13. Il re Salomone fece venire da Tiro Chiram,

14. figlio di una vedova della tribù di Neftali; suo padre era di Tiro. Egli lavorava il bronzo; era pieno di sapienza, di intelletto e di ingegno per eseguire qualunque lavoro in bronzo. Egli si recò dal re Salomone ed eseguì tutti i lavori da lui ordinati.

15. Fece le due colonne di bronzo. La prima aveva diciotto cubiti di altezza, e una corda di dodici cubiti misurava la circonferenza della seconda.

16. Fuse due capitelli di bronzo, per metterli in cima alle colonne; uno aveva cinque cubiti di altezza e l’altro cinque cubiti di altezza.

17. Fece un reticolato, un lavoro di intreccio, dei festoni a forma di catenelle, per i capitelli che erano in cima alle colonne: sette per il primo capitello e sette per il secondo.

18. Fece due ordini di melagrane intorno a uno di quei reticolati, per coprire il capitello che era in cima all’una delle colonne; lo stesso fece per l’altro capitello.

19. I capitelli che erano in cima alle colonne nel portico erano fatti a forma di giglio, ed erano di quattro cubiti.

20. I capitelli posti sulle due colonne erano circondati da duecento melagrane, in alto, vicino alla sporgenza che era al di là del reticolato; vi erano duecento melagrane disposte attorno al primo, e duecento intorno al secondo capitello.

21. Egli eresse le colonne nel portico del tempio; eresse la colonna a destra e la chiamò Iachin; poi eresse la colonna a sinistra e la chiamò Boaz.

22. In cima alle colonne c’era un lavoro fatto a forma di giglio. Così fu compiuto il lavoro delle colonne.

23. Poi fece il mare di metallo fuso, che aveva dieci cubiti da un orlo all’altro; era di forma perfettamente rotonda, aveva cinque cubiti di altezza, e una corda di trenta cubiti ne misurava la circonferenza.

24. Sotto all’orlo lo circondavano delle coloquintidi, dieci per cubito, facendo tutto il giro del mare; le coloquintidi, disposte in due ordini, erano state fuse insieme con il mare.

25. Questo poggiava su dodici buoi, dei quali tre guardavano a settentrione, tre a occidente, tre a meridione e tre a oriente; il mare stava su di essi, e le parti posteriori dei buoi erano rivolte verso l’interno.

26. Esso aveva lo spessore di un palmo; il suo orlo, fatto come l’orlo di una coppa, aveva la forma di un fiore di giglio; il mare conteneva duemila bati.

27. Fece anche le dieci basi di bronzo; ciascuna aveva quattro cubiti di lunghezza, quattro cubiti di larghezza e tre cubiti di altezza.

28. Il lavoro delle basi consisteva in questo. Erano formate di riquadri, tenuti insieme per mezzo di sostegni.

29. Sopra i riquadri, fra i sostegni, vi erano dei leoni, dei buoi e dei cherubini; lo stesso sui sostegni superiori; ma sui sostegni inferiori, sotto i leoni e i buoi, vi erano delle ghirlande a festoni.

30. Ogni base aveva quattro ruote di bronzo con le sale di bronzo; e ai quattro angoli vi erano delle mensole, sotto il bacino; queste mensole erano di metallo fuso, di fronte a ciascuna stavano delle ghirlande.

31. Al coronamento della base, nell’interno, c’era un’apertura in cui si adattava il bacino; essa aveva un cubito di altezza, era rotonda, della forma di una base di colonna, e aveva un cubito e mezzo di diametro; anche lì vi erano delle sculture; i riquadri erano quadrati e non circolari.

32. Le quattro ruote erano sotto i riquadri, le sale delle ruote erano fissate alla base, e l’altezza di ogni ruota era di un cubito e mezzo.

33. Le ruote erano fatte come quelle di un carro. I loro assi, i loro quarti, i loro razzi, i loro mozzi erano di metallo fuso.

34. Ai quattro angoli di ogni base vi erano quattro mensole di un medesimo pezzo con la base.

35. La parte superiore della base terminava con un cerchio di mezzo cubito di altezza, aveva i suoi sostegni e i suoi riquadri tutti di un pezzo con la base.

36. Sulla parte liscia dei sostegni e sui riquadri, Chiram scolpì dei cherubini, dei leoni e delle palme, secondo gli spazi liberi, e delle ghirlande tutte intorno.

37. Così fece le dieci basi; la fusione, la misura e la forma erano le stesse per tutte.

38. Poi fece le dieci conche di bronzo, ciascuna delle quali conteneva quaranta bati ed era di quattro cubiti; ogni conca posava sopra una delle dieci basi.

39. Egli collocò le basi così: cinque al lato destro della casa e cinque al lato sinistro; e pose il mare al lato destro della casa, verso sud-est.

40. Chiram fece anche i vasi per le ceneri, le palette e le bacinelle.

41. Così Chiram completò tutta l’opera che il re Salomone gli fece fare per la casa dell’Eterno: le due colonne, le due volute dei capitelli in cima alle colonne, i due reticolati per coprire le due volute dei capitelli in cima alle colonne,

42. le quattrocento melagrane per i due reticolati, a due ordini di melagrane per ogni reticolato che coprivano le due volute dei capitelli in cima alle colonne,

43. le dieci basi, le dieci conche sulle basi,

44. il mare, che era unico, e i dodici buoi sotto il mare;

45. i vasi per le ceneri, le palette e le bacinelle. Tutti questi utensili che Salomone fece fare a Chiram per la casa dell’Eterno erano di bronzo lucidato.

46. Il re li fece fondere nella pianura del Giordano, in un suolo argilloso, fra Succot e Sartan.

47. Salomone lasciò tutti questi utensili senza rilevare il peso del bronzo, perché erano in grandissima quantità.

48. Salomone fece fabbricare tutti gli arredi della casa dell’Eterno: l’altare d’oro, la tavola d’oro sulla quale si mettevano i pani della presentazione;

49. i candelabri d’oro puro, cinque a destra e cinque a sinistra, davanti al santuario, con i fiori, le lampade e gli smoccolatoi, d’oro;

50. le coppe, i coltelli, le bacinelle, i cucchiai e i bracieri, d’oro fino; e i cardini d’oro per la porta interna della casa all’ingresso del luogo santissimo, e per la porta della casa all’ingresso del tempio.

51. Così fu compiuta tutta l’opera che il re Salomone fece eseguire per la casa dell’Eterno. Poi Salomone fece portare l’argento, l’oro e gli utensili che Davide suo padre aveva consacrato, e li mise nei tesori della casa dell’Eterno.

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