1 Re 9 NR06
1. Quando Salomone ebbe finito di costruire la casa del Signore, il palazzo del re e tutto quello che ebbe desiderio di fare,
2. il Signore gli apparve per la seconda volta, come gli era apparso a Gabaon,
3. e gli disse: «Io ho esaudito la tua preghiera e la supplica che hai fatta davanti a me; ho santificato questa casa che tu hai costruita per mettervi il mio nome per sempre. I miei occhi e il mio cuore saranno lì per sempre.
4. Quanto a te, se tu cammini in mia presenza come camminò Davide, tuo padre, con integrità di cuore e con rettitudine, facendo tutto quello che ti ho comandato, e se osservi le mie leggi e i miei precetti,
5. io stabilirò il trono del tuo regno in Israele per sempre, come promisi a Davide tuo padre, dicendo: “Non ti mancherà mai qualcuno che sieda sul trono d’Israele”.
6. Ma se voi o i vostri figli vi allontanate da me, se non osservate i miei comandamenti e le leggi che vi ho posti davanti e andate invece a servire altri dèi e a prostrarvi davanti a loro,
7. io sterminerò Israele dal paese che gli ho dato, rigetterò dalla mia presenza la casa che ho consacrata al mio nome. Israele sarà la favola e lo zimbello di tutti i popoli.
8. Per quanto concerne questa casa, una volta così eccelsa, chiunque le passerà vicino rimarrà stupefatto e si metterà a fischiare, e si dirà: “Perché il Signore ha trattato così questo paese e questa casa?” Si risponderà:
9. “Perché hanno abbandonato il Signore, loro Dio, il quale fece uscire i loro padri dal paese d’Egitto; si sono attaccati ad altri dèi, si sono prostrati davanti a loro e li hanno serviti; ecco perché il Signore ha fatto venire tutti questi mali su di loro”».
Città costruite da Salomone. Flotta mandata a Ofir10. Passati i vent’anni nei quali Salomone costruì le due case, la casa del Signore e il palazzo del re,
11. il re Salomone diede a Chiram venti città nel paese di Galilea. Infatti Chiram, re di Tiro, aveva fornito a Salomone legname di cedro e di cipresso, e oro a volontà.
12. Chiram uscì da Tiro per vedere le città dategli da Salomone, ma non gli piacquero;
13. e disse: «Che città sono queste che tu mi hai date, fratello mio?» E le chiamò «Terra di Cabul», nome che è rimasto loro fino a oggi.
14. Chiram aveva mandato al re centoventi talenti d’oro.
15. Ora ecco quel che concerne gli operai reclutati e comandati dal re Salomone per costruire la casa del Signore e il proprio palazzo, Millo e le mura di Gerusalemme, Asor, Meghiddo e Ghezer.
16. Il faraone, re d’Egitto, era salito a impadronirsi di Ghezer, l’aveva data alle fiamme e aveva ucciso i Cananei che abitavano la città; poi l’aveva data per dote a sua figlia, moglie di Salomone.
17. E Salomone ricostruì Ghezer, Bet-Oron inferiore,
18. Baalat e Tadmor nella parte deserta del paese,
19. tutte le città che gli servivano da magazzino, le città per i suoi carri, le città per i suoi cavalieri, insomma tutto quello che gli piacque di costruire a Gerusalemme, nel Libano e in tutto il paese del suo dominio.
20. Tutta la popolazione che era rimasta degli Amorei, degli Ittiti, dei Ferezei, degli Ivvei e dei Gebusei, che non facevano parte dei figli d’Israele,
21. vale a dire i loro discendenti che erano rimasti dopo di loro nel paese e che gli Israeliti non avevano potuto votare allo sterminio, Salomone li impiegò per lavori da servi; e tali sono rimasti fino a oggi.
22. Ma i figli d’Israele Salomone non li impiegò come schiavi; essi furono la sua gente di guerra, i suoi ministri, i suoi prìncipi, i suoi capitani, i comandanti dei suoi carri e dei suoi cavalieri.
23. I capi dei prefetti, preposti ai lavori di Salomone, erano cinquecentocinquanta, e avevano l’incarico di sorvegliare la gente che eseguiva i lavori.
24. Appena la figlia del faraone salì dalla città di Davide alla casa che Salomone le aveva fatto costruire, questi si mise a costruire Millo.
25. Tre volte l’anno Salomone offriva olocausti e sacrifici di riconoscenza sull’altare che egli aveva costruito al Signore, e offriva profumi su quello che era posto davanti al Signore. Egli aveva completato la casa.
26. Il re Salomone costruì anche una flotta a Esion-Gheber, presso Elat, sulla costa del mar Rosso, nel paese di Edom.
27. Chiram imbarcò su questa flotta, con la gente di Salomone, la sua gente: marinai che conoscevano il mare.
28. Essi andarono a Ofir, vi presero dell’oro, quattrocentoventi talenti, e li portarono al re Salomone.