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1 Samuele 27 NR94

« 1 S 21:10-15; 28:1, 2; Pr 29:25; 2 Co 6:14-17

1. *Davide disse in cuor suo: «Un giorno o l'altro perirò per mano di *Saul; non vi è nulla di meglio per me che rifugiarmi nel paese dei *Filistei. Cosí Saul, perduta ogni speranza, smetterà di cercarmi per tutto il territorio d'*Israele e io sfuggirò alle sue mani».

2. Davide dunque si mosse e, con i seicento uomini che aveva con sé, andò da Achis, figlio di Maoc, re di Gat.

3. Davide si fermò presso Achis, a Gat, egli con la sua gente, ciascuno con la sua famiglia. Davide aveva con sé le sue due mogli: Ainoam di Izreel e Abigail di Carmel, che era stata moglie di Nabal.

4. Allora Saul, informato che Davide era fuggito a Gat, smise di cercarlo.

5. Davide disse ad Achis: «Se ho trovato grazia agli occhi tuoi, mi sia dato, in una delle città della campagna, un luogo dove io possa stabilirmi; perché dovrebbe il tuo servo abitare presso di te nella città reale?»

6. E Achis, quello stesso giorno, gli diede Siclag; perciò Siclag è appartenuta ai re di *Giuda fino al giorno d'oggi.

7. Davide rimase nel paese dei Filistei un anno e quattro mesi.

8. Davide e la sua gente salivano e facevano delle scorrerie nel paese dei Ghesuriti, dei Ghirziti e degli *Amalechiti; poiché queste popolazioni abitavano da tempi antichi il paese, dal lato di Sur fino al paese d'Egitto.

9. Davide devastava il paese, non vi lasciava in vita né uomo né donna e prendeva pecore, buoi, asini, cammelli e vesti; poi tornava indietro e andava da Achis.

10. Achis domandava: «Dove avete fatto la scorreria oggi?» Davide rispondeva: «Verso la regione meridionale di Giuda, verso la regione meridionale degli Ierameeliti e verso la regione meridionale dei Chenei».

11. Davide non lasciava in vita né uomo né donna da portare a Gat, poiché diceva: «Potrebbero parlare contro di noi e dire: “Cosí ha fatto Davide”». Questo fu il suo modo d'agire tutto il tempo che abitò nel paese dei Filistei.

12. Achis aveva fiducia in Davide e diceva: «Egli si rende odioso a Israele, suo popolo; cosí sarà mio servo per sempre».

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