1 Samuele 28 IRB20
1. In quei giorni i Filistei radunarono i loro eserciti per fare guerra a Israele. E Achis disse a Davide: “Sappi che verrai certamente con me alla guerra, tu e la tua gente”. Davide rispose ad Achis:
2. “E tu vedrai quello che il tuo servo farà”. E Achis a Davide: “E io ti affiderò per sempre la guardia della mia persona”.
3. Ora Samuele era morto; tutto Israele aveva fatto cordoglio e lo avevano sepolto a Rama, nella sua città. Saul aveva scacciato dal paese gli evocatori di spiriti e gli indovini.
4. I Filistei si radunarono e andarono ad accamparsi a Sunem. Anche Saul radunò tutto Israele e si accamparono a Ghilboa.
5. Quando Saul vide l’accampamento dei Filistei ebbe paura e il cuore gli tremò forte.
6. Saul consultò l’Eterno, ma l’Eterno non gli rispose né per mezzo di sogni, né mediante l’Urim, né attraverso dei profeti.
7. Allora Saul disse ai suoi servi: “Cercatemi una donna che sappia evocare gli spiriti e io andrò da lei a consultarla”. I servi gli dissero: “Ecco, a En-Dor c’è una donna che evoca gli spiriti”.
8. Allora Saul si camuffò, si mise altri abiti, e partì accompagnato da due uomini. Giunsero di notte dalla donna, e Saul le disse: “Dimmi il futuro, ti prego, evocando uno spirito, e fammi salire colui che ti dirò”.
9. La donna gli rispose: “Ecco, tu sai quello che Saul ha fatto, come ha sterminato dal paese gli evocatori di spiriti e gli indovini; perché dunque tendi un’insidia alla mia vita per farmi morire?”.
10. Saul le giurò per l’Eterno dicendo: “Com’è vero che l’Eterno vive, non ti toccherà nessuna punizione per questo!”.
11. Allora la donna gli disse: “Chi debbo farti salire?”. Egli rispose: “Fammi salire Samuele”.
12. E quando la donna vide Samuele elevò un gran grido e disse a Saul: “Perché mi hai ingannata? Tu sei Saul!”.
13. Il re le disse: “Non temere; ma che cosa vedi?”. E la donna a Saul: “Vedo un essere sovrumano che esce da sotto terra”.
14. Ed egli a lei: “Che forma ha?”. Lei rispose: “È un vecchio che sale ed è avvolto in un mantello”. Allora Saul comprese che era Samuele, si chinò con la faccia a terra e gli si prostrò dinanzi.
15. Samuele disse a Saul: “Perché mi hai disturbato, facendomi salire?”. Saul rispose: “Io sono in grande difficoltà, poiché i Filistei mi fanno guerra, e Dio si è ritirato da me e non mi risponde più né mediante i profeti né per mezzo di sogni; perciò ti ho chiamato perché tu mi faccia sapere quello che devo fare”.
16. Samuele disse: “Perché consulti me, mentre l’Eterno si è ritirato da te ed è diventato tuo avversario?
17. L’Eterno ha agito come aveva annunciato attraverso di me; l’Eterno ti strappa dalle mani il regno e lo dà a un altro, a Davide,
18. perché non hai ubbidito alla voce dell’Eterno e non hai lasciato sfogare l’ardore della sua ira contro Amalec; perciò l’Eterno oggi ti tratta così.
19. E l’Eterno darà anche Israele con te nelle mani dei Filistei, e domani tu e i tuoi figli sarete con me; l’Eterno darà pure il campo d’Israele nelle mani dei Filistei”.
20. Allora Saul cadde all’istante lungo disteso a terra, perché spaventato dalle parole di Samuele; inoltre era senza forza, perché non aveva preso cibo tutto quel giorno e tutta quella notte.
21. La donna si avvicinò a Saul e, vedendolo tutto terrorizzato, gli disse: “Ecco, la tua serva ha ubbidito alla tua voce; io ho messo a repentaglio la mia vita per ubbidire alle parole che mi hai detto.
22. Ora dunque anche tu ascolta la voce della tua serva e lascia che io ti metta davanti un boccone di pane; mangia per prendere forza se vuoi rimetterti in viaggio”.
23. Ma egli rifiutò e disse: “Non mangerò”. I suoi servi, però, insistettero insieme alla donna, ed egli si arrese alle loro istanze; si alzò da terra e si pose a sedere sul letto.
24. La donna aveva in casa un vitello ingrassato, che si affrettò ad ammazzare; poi prese della farina, la impastò e fece dei pani senza lievito;
25. mise quei cibi davanti a Saul e ai suoi servi, e quelli mangiarono, poi si alzarono e ripartirono quella stessa notte.