I Tessalonicesi 3 IRB20
1. Perciò, non potendo più resistere, ritenemmo fosse meglio essere lasciati soli ad Atene
2. e mandammo Timoteo, nostro fratello e ministro di Dio nel vangelo di Cristo, per confermarvi e confortarvi nella vostra fede,
3. affinché nessuno fosse scosso in mezzo a queste afflizioni, poiché voi stessi sapete che a questo siamo destinati.
4. Perché, anche quando eravamo fra voi, vi preannunciavamo che avremmo dovuto subire tribolazioni, come anche è avvenuto e voi lo sapete.
5. Perciò anch’io, non potendo più resistere, mandai a informarmi della vostra fede, temendo che il tentatore vi avesse tentati e la nostra fatica fosse risultata vana.
6. Ma ora Timoteo è ritornato, ci ha recato buone notizie della vostra fede e del vostro amore, e ci ha detto che conservate sempre un buon ricordo di noi desiderando di vederci, come anche noi desideriamo vedervi;
7. per questa ragione, fratelli, siamo stati consolati a vostro riguardo, in mezzo a tutte le nostre angustie e afflizioni, mediante la vostra fede,
8. perché ora viviamo davvero, se voi state saldi nel Signore.
9. Come potremmo, infatti, esprimere a Dio la nostra gratitudine a vostro riguardo, per la gioia che ci date davanti al nostro Dio,
10. mentre notte e giorno preghiamo intensamente di poter vedere il vostro volto e supplire alle lacune della vostra fede?
11. Ora Dio stesso, nostro Padre, e il nostro Signore Gesù ci appianino la via per venire da voi;
12. quanto a voi, il Signore vi faccia crescere e abbondare in amore gli uni verso gli altri e verso tutti, come anche noi abbondiamo verso di voi,
13. per confermare i vostri cuori, affinché siano irreprensibili in santità davanti a Dio nostro Padre, quando il nostro Signore Gesù verrà con tutti i suoi santi.