2 Cronache 13 IRB20
1. Il diciottesimo anno del regno di Geroboamo, Abiia cominciò a regnare sopra Giuda.
2. Regnò tre anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Micaia, figlia di Uriel, da Ghibea. E ci fu guerra tra Abiia e Geroboamo.
3. Abiia entrò in guerra con un esercito di prodi guerrieri, quattrocentomila uomini scelti; e Geroboamo si dispose in ordine di battaglia contro di lui con ottocentomila uomini scelti, tutti forti e valorosi.
4. Abiia si alzò dall’alto del monte Semaraim, che è nella regione montuosa di Efraim, e disse: “Geroboamo, e tutto Israele, ascoltatemi!
5. Non dovreste voi sapere che l’Eterno, l’Iddio d’Israele, ha dato per sempre il regno sopra Israele a Davide, a Davide e ai suoi figli, con un patto inviolabile?
6. Eppure, Geroboamo, figlio di Nebat, servo di Salomone, figlio di Davide, è insorto e si è ribellato contro il suo signore;
7. e della gente da nulla, degli uomini perversi, si sono raccolti attorno a lui, e si sono fatti forti contro Roboamo, figlio di Salomone, quando Roboamo era giovane e timido di cuore, e non fu abbastanza forte di fronte a loro.
8. Ora voi credete di poter tenere testa al regno dell’Eterno, che è nelle mani dei figli di Davide; siete una grande moltitudine, e avete con voi i vitelli d’oro che Geroboamo vi ha fatto per vostri dèi.
9. Non avete forse scacciato i sacerdoti dell’Eterno, i figli di Aaronne e i Leviti? e non vi siete forse fatti dei sacerdoti come i popoli di altri paesi? Chiunque è venuto con un giovenco e con sette montoni per essere consacrato, è diventato sacerdote di quelli che non sono dèi.
10. Quanto a noi, l’Eterno è nostro Dio, e non lo abbiamo abbandonato; i sacerdoti al servizio dell’Eterno sono figli di Aaronne, e i Leviti sono quelli che celebrano le funzioni.
11. Ogni mattina e ogni sera essi bruciano gli olocausti e il profumo fragrante in onore dell’Eterno, mettono in ordine i pani della presentazione sulla tavola pura e ogni sera accendono il candelabro d’oro con le sue lampade; poiché noi osserviamo i comandamenti dell’Eterno, del nostro Dio; ma voi lo avete abbandonato.
12. Ed ecco, noi abbiamo con noi, alla nostra testa, Iddio, i suoi sacerdoti e le trombe squillanti, per suonare la carica contro di voi. O figli d’Israele, non combattete contro l’Eterno, che è l’Iddio dei vostri padri, perché non vincerete!”.
13. Intanto Geroboamo li prese alle spalle mediante un’imboscata; in modo che le truppe di Geroboamo stavano di fronte a Giuda, che aveva dietro l’imboscata.
14. Gli uomini di Giuda si voltarono indietro, ed eccoli costretti a combattere davanti e di dietro. Allora gridarono all’Eterno, e i sacerdoti suonarono le trombe.
15. La gente di Giuda lanciò un grido; e avvenne che, al grido della gente di Giuda, Iddio sconfisse Geroboamo e tutto Israele davanti ad Abiia e a Giuda.
16. I figli d’Israele fuggirono davanti a Giuda, e Dio li diede nelle loro mani.
17. Abiia e il suo popolo ne fecero una grande strage; dalla parte d’Israele caddero morti cinquecentomila uomini scelti.
18. Così i figli d’Israele, in quel tempo, furono umiliati e i figli di Giuda ripresero vigore, perché si erano appoggiati sull’Eterno, sull’Iddio dei loro padri.
19. Abiia inseguì Geroboamo, e gli prese delle città: Betel e le città che ne dipendevano, Iesana e le città che ne dipendevano, Efraim e le città che ne dipendevano.
20. Geroboamo, al tempo di Abiia, non ebbe più forza; e morì, colpito dall’Eterno.
21. Ma Abiia divenne potente, prese quattordici mogli, generò ventidue figli e sedici figlie.
22. Il resto delle azioni di Abiia, la sua condotta e le sue parole, si trova scritto nelle memorie del profeta Iddo.
23. Abiia si addormentò con i suoi padri, e fu sepolto nella città di Davide; e Asa, suo figlio, regnò al suo posto; e al suo tempo il paese ebbe pace per dieci anni.