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2 Cronache 23 IRB20

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1. Il settimo anno, Ieoiada, si fece coraggio e fece lega con i capi di centinaia, Azaria figlio di Ieoram, Ismaele figlio di Iocanan, Azaria figlio di Obed, Maaseia figlio di Adaia, ed Elisafat, figlio di Zicri.

2. Essi percorsero Giuda, radunarono i Leviti di tutte le città di Giuda e i capi delle case patriarcali d’Israele, e vennero a Gerusalemme.

3. Tutta l’assemblea strinse alleanza con il re nella casa di Dio. E Ieoiada disse loro: “Ecco, il figlio del re regnerà, come l’Eterno ha promesso relativamente ai figli di Davide.

4. Ecco quello che voi farete: un terzo di quelli tra voi che entrano in servizio il giorno di sabato, sacerdoti e Leviti, starà di guardia alle porte del tempio;

5. un altro terzo starà nella casa del re e l’altro terzo alla porta di Iesod. Tutto il popolo starà nei cortili della casa dell’Eterno.

6. Ma nessuno entri nella casa dell’Eterno, tranne i sacerdoti e i Leviti di servizio; questi entreranno, perché sono consacrati; ma tutto il popolo si atterrà all’ordine dell’Eterno.

7. I Leviti circonderanno il re, da ogni lato, ognuno con le armi alla mano; e chiunque cercherà di penetrare nella casa di Dio, sia messo a morte; e voi starete con il re, quando entrerà e quando uscirà”.

8. I Leviti e tutto Giuda eseguirono tutti gli ordini dati dal sacerdote Ieoiada; ognuno di loro prese i suoi uomini: quelli che entravano in servizio il giorno di sabato, e quelli che smontavano di servizio il giorno di sabato; poiché il sacerdote Ieoiada non aveva licenziato le classi uscenti.

9. Il sacerdote Ieoiada diede ai capi di centinaia le lance, le targhe e gli scudi che erano appartenuti a Davide e si trovavano nella casa di Dio.

10. Dispose tutto il popolo attorno al re, ciascuno con l’arma in mano, dal lato destro al lato sinistro della casa, presso l’altare e presso la casa.

11. Allora condussero fuori il figlio del re, gli posero in testa il diadema, gli consegnarono la legge, e lo proclamarono re; Ieoiada e i suoi figli lo unsero, ed esclamarono: “Viva il re!”.

12. Ora quando Atalia udì il rumore del popolo che accorreva e acclamava il re, andò verso il popolo nella casa dell’Eterno;

13. guardò, ed ecco che il re stava in piedi sul suo palco, all’ingresso; i capitani e i trombettieri erano accanto al re; tutto il popolo del paese era in festa e suonava le trombe; e i cantori, con i loro strumenti musicali, dirigevano i canti di lode. Allora Atalia si stracciò le vesti, e gridò: “Congiura! congiura!”.

14. Ma il sacerdote Ieoiada fece venire fuori i capi di centinaia che comandavano l’esercito, e disse loro: “Fatela uscire tra le file; e chiunque la seguirà sia ucciso con la spada!”. Poiché il sacerdote aveva detto: “Non sia messa a morte nella casa dell’Eterno”.

15. Così quelli le fecero largo, e lei giunse alla casa del re per la strada della porta dei cavalli; e là fu uccisa.

16. Ieoiada stabilì tra sé, tutto il popolo e il re, il patto, per il quale Israele doveva essere il popolo dell’Eterno.

17. Tutto il popolo entrò nel tempio di Baal, e lo demolì; fece interamente in pezzi i suoi altari e le sue immagini, e uccise davanti agli altari Mattan, sacerdote di Baal.

18. Poi Ieoiada affidò la sorveglianza della casa dell’Eterno ai sacerdoti levitici, che Davide aveva suddiviso in classi preposte alla casa dell’Eterno per offrire olocausti all’Eterno, come è scritto nella legge di Mosè, con gioia e con canto di lodi, secondo le disposizioni di Davide.

19. Collocò i portinai alle porte della casa dell’Eterno, affinché non vi entrasse nessuno che fosse impuro per qualsiasi ragione.

20. E prese i capi di centinaia, gli uomini illustri, quelli che avevano autorità sul popolo e tutto il popolo del paese, e fece scendere il re dalla casa dell’Eterno. Entrarono nella casa del re per la porta superiore, e fecero sedere il re sul trono reale.

21. E tutto il popolo del paese fu in festa e la città rimase tranquilla, quando Atalia fu uccisa con la spada.

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