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2 Cronache 35 NR94

« 2 R 23:21-25 (2 Cr 30; Ed 6:19-22)

1. *Giosia celebrò la Pasqua in onore del Signore a *Gerusalemme; e l'agnello pasquale fu sacrifi-cato il quattordicesimo giorno del primo mese.

2. Egli stabilí i *sacerdoti nei loro compiti, e li incoraggiò a compiere il servizio nella casa del Signore.

3. Disse ai *Leviti che insegnavano a tutto *Israele ed erano consacrati al Signore: «Collocate pure l'*arca santa nella casa che *Salomone, figlio di *Davide, re d'Israele, ha costruita; voi non dovete piú portarla sulle spalle; ora servite il Signore, vostro Dio, e il suo popolo Israele;

4. tenetevi pronti secondo le vostre case patriarcali, secondo le vostre classi, conformemente a quello che hanno disposto per iscritto Davide, re d'Israele, e Salomone suo figlio;

5. statevene nel *santuario secondo i rami delle case patriarcali dei vostri fratelli, figli del popolo, e secondo la classificazione della casa paterna dei Leviti.

6. Sacrificate la Pasqua, santificatevi, e preparatela per i vostri fratelli, conformandovi alla parola del Signore trasmessa per mezzo di *Mosè».

7. Giosia diede alla gente del popolo, a tutti quelli che si trovavano là, del bestiame minuto: agnelli e capretti, in numero di trentamila: tutti per la Pasqua; e tremila buoi; tutto questo fu prelevato da quanto apparteneva al re.

8. I suoi príncipi fecero anch'essi un dono spontaneo al popolo, ai sacerdoti e ai Leviti. Chilchia, Zaccaria e Ieiel, conduttori della casa di Dio, diedero ai sacerdoti per i sacrifici della Pasqua, duemilaseicento capi di bestiame minuto e trecento buoi.

9. Conania, Semaia e Netaneel suoi fra- telli, e Casabia, Ieiel e Iozabad, capi dei Leviti, diedero ai Leviti, per i sacrifici della Pasqua, cinquemila capi di bestiame minuto e cinquecento buoi.

10. Cosí, dopo aver predisposto il servizio, i sacerdoti si misero al loro posto; e cosí pure i Leviti, secondo le loro classi, conformemente all'ordine del re.

11. Poi fu sacrificata la Pasqua; i sacerdoti sparsero il sangue ricevuto dalle mani dei Leviti, e questi scorticarono le vittime.

12. I Leviti misero da parte quello che doveva essere bruciato, per darlo ai figli del popolo, secondo i rami delle case paterne, perché l'offrissero al Signore, secondo quanto è scritto nel libro di Mosè. E lo stesso fecero per i buoi.

13. Poi arrostirono le vittime pasquali sul fuoco, secondo quanto è prescritto; ma le altre vivande consacrate le cossero in pignatte, in caldaie e in pentole, e si affrettarono a portarle a tutti i figli del popolo.

14. Poi prepararono la Pasqua per sé stessi e per i sacerdoti, perché i sacerdoti, figli d'*Aaronne, furono occupati fino alla notte a mettere sull'altare ciò che doveva essere bruciato, e il grasso; perciò i Leviti fecero i preparativi per sé stessi e per i sacerdoti, figli di Aaronne.

15. I cantori, figli di *Asaf, erano al loro posto, conformemente all'ordine di Davide, di Asaf, di Eman e di Iedutun, il *veggente del re; i portinai stavano a ciascuna porta; essi non ebbero bisogno d'allontanarsi dal loro servizio, perché i Leviti, loro fratelli, preparavano la Pasqua per loro.

16. Cosí, in quel giorno, tutto il servizio del Signore fu predisposto per far la Pasqua e per offrire olocausti sull'altare del Signore, conformemente all'ordine del re Giosia.

17. I figli d'Israele che si trovavano là, celebrarono allora la Pasqua e la *festa degli Azzimi per sette giorni.

18. Nessuna Pasqua, come quella, era stata celebrata in Israele dai giorni del *profeta *Samuele; né alcuno dei re d'Israele aveva celebrato una Pasqua pari a quella celebrata da Giosia, dai sacerdoti e dai Leviti, da tutto *Giuda e Israele che si trovavano là, e dagli abitanti di Gerusalemme.

19. Questa Pasqua fu celebrata il diciottesimo anno del regno di Giosia.

2 R 23:26-30; Gr 22:10, 15, 16; Ap 3:10

20. Dopo tutto questo, quando Giosia ebbe restaurato il tempio, Neco, re d'Egitto, salí per combattere a Carchemis, sull'Eufrate; e Giosia marciò contro di lui.

21. Ma Neco gli inviò dei messaggeri per dirgli: «Che c'è fra me e te, o re di Giuda? Io non salgo oggi contro di te, ma contro una casa con la quale sono in guerra; e Dio mi ha comandato di far presto; bada dunque di non opporti a Dio, il quale è con me, affinché egli non ti distrugga».

22. Ma Giosia non volle tornare indietro; anzi, si travestí per assalirlo, e non diede ascolto alle parole di Neco, che venivano dalla bocca di Dio. E venne a dar battaglia nella valle di Meghiddo.

23. Gli arcieri tirarono al re Giosia; e il re disse ai suoi servitori: «Portatemi via di qui, perché sono ferito gravemente».

24. I suoi servitori lo tolsero dal carro e lo misero sopra un secondo carro che era pure suo, e lo condussero a Gerusalemme. E morí, e fu sepolto nella tomba dei suoi padri. Tutto Giuda e Gerusalemme piansero Giosia.

25. *Geremia compose un lamento su Giosia; e tutti i cantori e tutte le cantanti hanno parlato di Giosia nei loro lamenti fino a oggi, tanto da diventarne un'usanza in Israele. Essi si trovano scritti tra i Lamenti.

26. Il rimanente delle azioni di Giosia, le sue opere pie secondo i precetti della legge del Signore,

27. le sue azioni prime e ultime, sono cose scritte nel libro dei re d'Israele e di Giuda.

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