Logo
🔍

2 Cronache 36 IRB20

« Ioacaz, Ioiachim, Ioiachin, re di Giuda

1. Allora il popolo del paese prese Ioacaz, figlio di Giosia, e lo fece re a Gerusalemme, al posto di suo padre.

2. Ioacaz aveva ventitré anni quando cominciò a regnare e regnò tre mesi a Gerusalemme.

3. Il re d’Egitto lo depose a Gerusalemme, e gravò il paese di un tributo di cento talenti d’argento e di un talento d’oro.

4. E il re d’Egitto fece re su Giuda e su Gerusalemme Eliachim, fratello di Ioacaz, e gli cambiò il nome in quello di Ioiachim. Neco prese Ioacaz, suo fratello, e lo condusse in Egitto.

5. Ioiachim aveva venticinque anni quando cominciò a regnare; regnò undici anni a Gerusalemme, e fece ciò che è male agli occhi dell’Eterno, il suo Dio.

6. Nabucodonosor, re di Babilonia, salì contro di lui, e lo legò con catene di bronzo per condurlo a Babilonia.

7. Nabucodonosor portò a Babilonia anche parte degli utensili della casa dell’Eterno e li mise nel suo palazzo a Babilonia.

8. Il resto delle azioni di Ioiachim, le abominazioni che commise e tutto quello di cui si rese colpevole, sono cose scritte nel libro dei re d’Israele e di Giuda. E Ioiachin, suo figlio, regnò al suo posto.

9. Ioiachin aveva otto anni quando cominciò a regnare; regnò tre mesi e dieci giorni a Gerusalemme, e fece ciò che è male agli occhi dell’Eterno.

Sedechia, ultimo re di Giuda. Presa e distruzione di Gerusalemme. Gli abitanti del regno di Giuda deportati a Babilonia

10. L’anno seguente il re Nabucodonosor mandò a prenderlo, lo fece condurre a Babilonia con gli utensili preziosi della casa dell’Eterno, e fece re di Giuda e di Gerusalemme Sedechia, fratello di Ioiachin.

11. Sedechia aveva ventun anni quando cominciò a regnare, e regnò a Gerusalemme undici anni.

12. Egli fece ciò che è male agli occhi dell’Eterno, del suo Dio, e non si umiliò davanti al profeta Geremia, che gli parlava da parte dell’Eterno.

13. Egli si ribellò pure a Nabucodonosor, che lo aveva fatto giurare nel nome di Dio; e indurì il suo collo e il suo cuore rifiutando di convertirsi all’Eterno, all’Iddio d’Israele.

14. Anche tutti i capi dei sacerdoti e il popolo moltiplicarono le loro infedeltà, seguendo tutte le abominazioni delle nazioni; e contaminarono la casa dell’Eterno, che egli aveva santificato a Gerusalemme.

15. L’Eterno, l’Iddio dei loro padri, mandò loro a più riprese degli ammonimenti, per mezzo dei suoi messaggeri, poiché voleva risparmiare il suo popolo e la sua propria casa:

16. ma quelli si beffarono dei messaggeri di Dio, disprezzarono le sue parole e derisero i suoi profeti, finché l’ira dell’Eterno contro il suo popolo arrivò al punto che non ci fu più rimedio.

17. Allora egli fece salire contro di loro il re dei Caldei, che uccise con la spada i loro giovani nella casa del loro santuario, e non risparmiò né giovane, né fanciulla, né anziano, né vecchio. L’Eterno gli diede nelle mani ogni cosa.

18. Nabucodonosor portò a Babilonia tutti gli utensili della casa di Dio, grandi e piccoli, i tesori della casa dell’Eterno, e i tesori del re e dei suoi capi.

19. I Caldei incendiarono la casa di Dio, demolirono le mura di Gerusalemme, diedero alle fiamme tutti i suoi palazzi, e ne distrussero tutti gli oggetti preziosi.

20. E Nabucodonosor deportò a Babilonia quelli che erano scampati dalla spada; ed essi furono assoggettati a lui e ai suoi figli, fino all’avvento del regno di Persia

Editto di Ciro

21. (affinché si adempisse la parola dell’Eterno pronunciata per bocca di Geremia), fino a che il paese avesse goduto dei suoi sabati; infatti esso dovette riposare per tutto il tempo della sua desolazione, finché furono compiuti i settant’anni.

22. Nel primo anno di Ciro, re di Persia, affinché si adempisse la parola dell’Eterno pronunciata per bocca di Geremia, l’Eterno destò lo spirito di Ciro, re di Persia, il quale, a voce e per iscritto, fece pubblicare per tutto il suo regno questo editto:

23. “Così dice Ciro, re di Persia: ‘L’Eterno, l’Iddio dei cieli, mi ha dato tutti i regni della terra, ed egli mi ha comandato di costruirgli una casa in Gerusalemme, che è in Giuda. Chiunque tra voi è del suo popolo, l’Eterno, il suo Dio, sia con lui, e parta!’”.