2 Cronache 7 IRB20
1. Quando Salomone ebbe finito di pregare, il fuoco scese dal cielo, consumò l’olocausto e i sacrifici, e la gloria dell’Eterno riempì la casa;
2. e i sacerdoti non potevano entrare nella casa dell’Eterno a causa della gloria dell’Eterno che riempiva la casa dell’Eterno.
3. Tutti i figli d’Israele videro scendere il fuoco e la gloria dell’Eterno sulla casa, e si chinarono con la faccia a terra, si prostrarono sul pavimento, e lodarono l’Eterno, dicendo: “Celebrate l’Eterno, perché egli è buono, perché la sua benignità dura in eterno”.
4. Poi il re e tutto il popolo offrirono dei sacrifici davanti all’Eterno.
5. Il re Salomone offrì in sacrificio ventiduemila buoi e centoventimila pecore. Così il re e tutto il popolo dedicarono la casa di Dio.
6. I sacerdoti stavano in piedi, adempiendo i loro servizi; così pure i Leviti, con gli strumenti musicali consacrati all’Eterno, che il re Davide aveva fatto per lodare l’Eterno, la cui “benignità dura in eterno”, quando anche Davide celebrava con essi l’Eterno; e i sacerdoti suonavano la tromba di fronte ai Leviti, e tutto Israele stava in piedi.
7. Salomone consacrò la parte di mezzo del cortile, che è davanti alla casa dell’Eterno; poiché là offrì gli olocausti e i grassi dei sacrifici di ringraziamento, poiché l’altare di bronzo che Salomone aveva fatto, non poteva contenere gli olocausti, le oblazioni e i grassi.
8. E in quel tempo Salomone celebrò la festa per sette giorni, e tutto Israele con lui. Ci fu una grandissima assemblea di gente, venuta da tutto il paese: dai dintorni di Camat fino al torrente d’Egitto.
9. L’ottavo giorno fecero una riunione solenne; poiché celebrarono la dedicazione dell’altare per sette giorni, e la festa per altri sette giorni.
Seconda apparizione dell’Eterno a Salomone10. Il ventitreesimo giorno del settimo mese Salomone rimandò alle sue tende il popolo allegro e con il cuore contento per il bene che l’Eterno aveva fatto a Davide, a Salomone e a Israele, suo popolo.
11. Salomone dunque terminò la casa dell’Eterno e il palazzo reale, e portò a felice compimento tutto quello che aveva avuto in cuore di fare nella casa dell’Eterno e nella sua propria casa.
12. E l’Eterno apparve di notte a Salomone, e gli disse: “Io ho esaudito la tua preghiera, e mi sono scelto questo luogo come casa dei sacrifici.
13. Quando io chiuderò il cielo in modo che non ci sarà più pioggia, quando ordinerò alle cavallette di divorare il paese, quando manderò la peste fra il mio popolo,
14. se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia e si converte dalle sue vie malvagie, io lo esaudirò dal cielo, perdonerò i suoi peccati e guarirò il suo paese.
15. Ora i miei occhi saranno aperti e le mie orecchie attente alla preghiera fatta in questo luogo,
16. perché ora ho scelto e santificato questa casa, affinché il mio nome vi rimanga per sempre, i miei occhi e il mio cuore saranno qui per sempre.
17. E quanto a te, se tu cammini davanti a me come camminò Davide tuo padre, facendo tutto quello che ti ho comandato, e se osservi le mie leggi e i miei precetti,
18. io stabilirò il trono del tuo regno, come promisi a Davide tuo padre, dicendo: ‘Non ti mancherà mai qualcuno che regni sopra Israele’.
19. Ma se vi allontanate da me e abbandonate le mie leggi e i miei comandamenti che io ho posti davanti a voi, e andate invece a servire altri dèi e a prostrarvi davanti a loro,
20. io vi sradicherò dal mio paese che vi ho dato; e respingerò dalla mia presenza la casa che ho consacrato al mio nome, e la farò diventare la favola e lo zimbello di tutti i popoli.
21. Chiunque passerà vicino a questa casa, già così eccelsa, si stupirà e dirà: ‘Perché l’Eterno ha trattato così questo paese e questa casa?’
22. e si risponderà: ‘Perché hanno abbandonato l’Eterno, l’Iddio dei loro padri che li fece uscire dal paese d’Egitto, si sono invaghiti di altri dèi, si sono prostrati davanti a loro e li hanno serviti; ecco perché l’Eterno ha fatto venire tutti questi mali su loro’”.