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II Corinzi 4 IRB20

« La luce dell’evangelo della gloria di Cristo

1. Perciò, avendo questo ministerio in virtù della misericordia che ci è stata fatta, noi non veniamo meno nell’animo,

2. ma abbiamo rifiutato le cose nascoste e vergognose, non procedendo con astuzia né falsificando la parola di Dio, ma mediante la manifestazione della verità raccomandiamo noi stessi alla coscienza di ogni uomo davanti a Dio.

3. E, se il nostro vangelo è ancora velato, è velato per quelli che sono sulla via della perdizione,

4. per gli increduli, dei quali il dio di questo mondo ha accecato le menti, affinché la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l’immagine di Dio, non risplenda loro.

5. Poiché noi non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù quale Signore e quanto a noi ci dichiariamo vostri servitori per amore di Gesù,

Il tesoro nei vasi di terra

6. perché il Dio che disse: “Splenda la luce fra le tenebre” è quello che risplendé nei nostri cuori, affinché noi facessimo brillare la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo.

7. Ma noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché l’eccellenza di questa potenza sia di Dio e non da noi.

8. Noi siamo tribolati in ogni maniera, ma non ridotti all’estremo; perplessi, ma non disperati;

9. perseguitati, ma non abbandonati; atterrati, ma non uccisi;

10. portiamo sempre nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo,

11. poiché noi che viviamo, siamo sempre esposti alla morte per amor di Gesù, affinché anche la vita di Gesù sia manifestata nella nostra carne mortale.

12. Di modo che la morte opera in noi, ma la vita in voi.

13. Siccome abbiamo lo stesso spirito di fede, che è in quella parola della Scrittura: “Ho creduto, perciò ho parlato”, anche noi crediamo e perciò parliamo,

14. sapendo che colui che risuscitò il Signore Gesù risusciterà anche noi con Gesù e ci farà comparire con voi alla sua presenza.

Sofferenze temporanee e gloria futura

15. Poiché tutte queste cose avvengono per voi, affinché la grazia abbondi e faccia sì che sovrabbondi per mezzo di un gran numero di persone il ringraziamento alla gloria di Dio.

16. Perciò noi non veniamo meno nell’animo ma, anche se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno.

17. Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria,

18. mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono, poiché le cose che si vedono sono solo per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.

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