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II Pietro 2 IRB20

« Contro i falsi dottori

1. Ma sorsero anche falsi profeti fra il popolo, come ci saranno anche fra voi falsi dottori che introdurranno di nascosto eresie di perdizione e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, si attireranno addosso una rovina immediata.

2. Molti li seguiranno nelle loro immoralità e, a causa loro, la via della verità sarà diffamata.

3. Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false, ma la loro condanna già da tempo è all’opera e la loro rovina non si farà aspettare.

4. Perché, se Dio non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li inabissò, confinandoli in antri tenebrosi per esservi custoditi per il giudizio;

5. se non risparmiò il mondo antico ma salvò Noè predicatore di giustizia, con sette altri, quando fece venire il diluvio su un mondo di empi;

6. se, riducendo in cenere le città di Sodoma e Gomorra, le condannò alla distruzione perché servissero d’esempio a quelli che in avvenire avrebbero vissuto empiamente

7. e se salvò il giusto Lot che era contristato dalla condotta dissoluta degli scellerati

8. (perché quel giusto, che abitava fra loro, per quanto vedeva e udiva si tormentava ogni giorno l’anima giusta a motivo delle loro opere inique),

9. il Signore sa liberare i pii dalla prova e riservare gli ingiusti per essere puniti nel giorno del giudizio,

10. soprattutto quelli che vanno dietro alla carne nelle passioni immonde e disprezzano l’autorità. Audaci, arroganti, non hanno orrore di dire male delle dignità,

11. mentre gli angeli, benché maggiori di loro per forza e potenza, non portarono contro di esse, davanti al Signore, alcun giudizio maldicente.

12. Ma costoro, come bestie senza ragione, nate alla vita animale per essere catturate e distrutte, dicendo male di ciò che ignorano, periranno nella loro corruzione, ricevendo il salario della propria iniquità.

13. Essi trovano il loro piacere nel fare baldoria in pieno giorno; sono macchie e vergogne, godendo dei loro inganni mentre partecipano ai vostri conviti;

14. hanno occhi pieni di adulterio e non possono smettere di peccare; adescano le anime instabili; hanno il cuore esercitato alla cupidigia; sono figli di maledizione.

15. Lasciata la strada dritta, si sono smarriti, seguendo la via di Balaam, figlio di Beor che amò il salario dell’ingiustizia,

16. ma fu ripreso per la sua prevaricazione: un’asina muta, parlando con voce umana, represse la follia del profeta.

17. Costoro sono fonti senz’acqua e nuvole sospinte dalla tempesta; a loro è riservata la caligine delle tenebre.

18. Con discorsi pomposi e vacui, adescano mediante i desideri della carne e le immoralità quelli che si erano già un poco allontanati da coloro che vivono nell’errore,

19. promettono loro la libertà, mentre essi stessi sono schiavi della corruzione, perché uno diventa schiavo di ciò che l’ha vinto.

20. Poiché, se dopo essere fuggiti dalle contaminazioni del mondo mediante la conoscenza del Signore e Salvatore Gesù Cristo, si lasciano di nuovo avviluppare in quelle e vincere, la loro condizione ultima diventa peggiore della prima.

21. Perché meglio sarebbe stato per loro non aver conosciuto la via della giustizia, che, dopo averla conosciuta, voltare le spalle al santo comandamento che era stato dato loro.

22. È avvenuto di loro quel che dice con verità il proverbio: “Il cane è tornato al suo vomito”, e: “La scrofa lavata è tornata a rotolarsi nel fango”.

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