2 Samuele 15 NR94
1. Dopo queste cose, *Absalom si procurò un cocchio, dei cavalli, e cinquanta uomini che correvano davanti a lui.
2. Absalom si alzava la mattina presto e si metteva da un lato della via che conduceva alle *porte della città; quando qualcuno aveva un processo e si recava dal re per chiedere giustizia, Absalom lo chiamava e gli chiedeva: «Di quale città sei?» L'altro gli rispondeva: «Il tuo servo è di tale e tale tribú d'*Israele».
3. Allora Absalom gli diceva: «Vedi, la tua causa è buona e giusta, ma non c'è chi sia delegato dal re per sentirti».
4. Poi Absalom aggiungeva: «Oh, se facessero me *giudice del paese! Chiunque avesse un litigio o reclamo verrebbe da me e io gli farei giustizia».
5. Quando uno gli si avvicinava per prostrarsi davanti a lui, egli gli porgeva la mano, l'abbracciava e lo baciava.
6. Absalom faceva cosí con tutti gli Israeliti che venivano dal re per chiedere giustizia; in questo modo Absalom conquistò il cuore della gente d'Israele.
7. Quattro anni dopo, Absalom disse al re: «Ti prego, lasciami andare a Ebron a sciogliere un voto che ho fatto al Signore.
8. Infatti, durante la sua residenza a Ghesur, in *Siria, il tuo servo fece un voto, dicendo: Se il Signore mi riconduce a *Gerusalemme, io servirò il Signore a Ebron».
9. Il re gli disse: «Va' in pace!» Cosí egli si alzò e andò a Ebron.
10. Intanto Absalom mandò degli emissari per tutte le tribú d'Israele, a dire: «Quando udrete il suono della tromba, direte: “Absalom è proclamato re a Ebron”».
11. Con Absalom partirono da Gerusalemme duecento uomini, i quali, essendo stati invitati, partirono in tutta la loro semplicità, senza sapere nulla.
12. Mentre offriva i sacrifici, Absalom mandò a chiamare Aitofel, il Ghilonita, consigliere di *Davide, perché venisse dalla sua città di Ghilo. La congiura si rafforzava e il popolo diventava sempre piú numeroso attorno ad Absalom.
Sl 3 (2 S 16:15-23; 17:1-23)13. Venne a Davide un messaggero, che disse: «Il cuore degli uomini d'Israele si è volto verso Absalom».
14. Allora Davide disse a tutti i suoi servi che erano con lui a Gerusalemme: «Alzatevi, fuggiamo; altrimenti, nessuno di noi scamperà dalle mani di Absalom. Affrettatevi a partire, affinché, con una rapida marcia, non ci sorprenda, piombandoci rovinosamente addosso e mettendo la città a fil di spada».
15. I servitori del re gli dissero: «Ecco i tuoi servi, pronti a fare tutto quello che piacerà al re, nostro signore».
16. Il re dunque partí, seguito da tutta la sua casa, e lasciò dieci concubine a custodire il palazzo.
17. Il re partí seguito da tutto il popolo, e si fermarono a Bet-Merac.
18. Tutti i servitori del re camminavano al suo fianco; e tutti i Cheretei, tutti i Peletei e tutti i Ghittei, che in seicento erano venuti da Gat al suo seguito, camminavano davanti al re.
19. Allora il re disse a Ittai di Gat: «Perché vuoi venire anche tu con noi? Torna indietro e rimani con il re; perché sei un forestiero e per di piú un esule della tua patria.
20. Tu sei arrivato solo ieri e oggi ti farei andare errando qua e là con noi, mentre io stesso non so dove vado? Torna indietro e riconduci con te i tuoi fratelli; siano con te la bontà e la fedeltà del Signore!»
21. Ma Ittai rispose al re e disse: «Com'è vero che il Signore vive e che vive il re mio signore, in qualunque luogo sarà il re mio signore, per morire o per vivere, là sarà pure il tuo servo».
22. Allora Davide disse a Ittai: «Va' pure avanti!» Ittai, il Ghitteo, passò avanti con tutta la sua gente e con tutti i bambini che erano con lui.
23. Tutti quelli del paese piangevano ad alta voce, mentre tutto il popolo passava. Il re attraversò il torrente *Chidron. Anche tutto il popolo l'attraversò, prendendo la via del deserto.
24. C'era anche *Sadoc con tutti i *leviti, i quali portavano l'*arca del patto di Dio. Mentre *Abiatar saliva, essi posarono l'arca di Dio, finché tutto il popolo non ebbe finito di uscire dalla città.
25. Il re disse a Sadoc: «Riporta in città l'arca di Dio. Se io trovo grazia agli occhi del Signore, egli mi farà tornare e mi farà vedere l'arca e la sua dimora;
26. ma se dice: “Io non ti gradisco!”, eccomi, faccia di me quello che egli vorrà».
27. Il re disse ancora al *sacerdote Sadoc: «Vedi? Torna in pace in città con tuo figlio Aimaas e con Gionatan, figlio di Abiatar; i vostri due figli con voi.
28. Guardate, io aspetterò nelle pianure del deserto, finché mi sia recata qualche notizia da parte vostra».
29. Cosí Sadoc e Abiatar riportarono a Gerusalemme l'arca di Dio e abitarono là.
30. Davide saliva il monte degli Ulivi; saliva piangendo e camminava con il capo coperto, a piedi scalzi; e tutta la gente che era con lui aveva il capo coperto e, salendo, piangeva.
31. Qualcuno venne a dire a Davide: «Aitofel è con Absalom tra i congiurati». Davide disse: «O Signore, rendi vani i consigli di Aitofel!»
32. Quando Davide giunse in vetta al monte, al luogo dove si adora Dio, gli venne incontro Cusai, l'Archita, con la tunica stracciata e il capo coperto di polvere.
33. Davide gli disse: «Se tu vieni con me, mi sarai di peso;
34. ma se torni in città e dici ad Absalom: “Io sarò tuo servo, o re; come fui servo di tuo padre nel passato, cosí sarò adesso servo tuo”, cambierai a mio favore i consigli di Aitofel.
35. Laggiú avrai con te i sacerdoti Sadoc e Abiatar. Tutto quello che sentirai dire della casa del re, lo farai sapere ai sacerdoti Sadoc e Abiatar.
36. Siccome essi hanno i loro due figli, Aimaas figlio di Sadoc e Gionatan figlio di Abiatar, per mezzo di loro mi farete sapere tutto quello che avrete sentito».
37. Cosí Cusai, amico di Davide, tornò in città; e Absalom entrò in Gerusalemme.