2 Samuele 16 NR94
1. *Davide aveva superato di poco la cima del monte, quando Siba, servo di Mefiboset, gli venne incontro con un paio di asini sellati e carichi di duecento pani, cento grappoli d'uva passa, un centinaio di frutti di stagione e un otre di vino.
2. Il re disse a Siba: «Che vuoi fare con queste cose?» Siba rispose: «Gli asini serviranno da cavalcatura per la famiglia del re; il pane e i frutti di stagione sono per nutrire i giovani, il vino per dissetare quelli che saranno stanchi nel deserto».
3. Il re disse: «Dov'è il figlio del tuo signore?» Siba rispose al re: «È rimasto a *Gerusalemme, perché ha detto: “Oggi la casa d'*Israele mi renderà il regno di mio padre”».
4. Il re disse a Siba: «Tutto quello che appartiene a Mefiboset è tuo». Siba replicò: «Io mi prostro davanti a te! Possa io trovare grazia agli occhi tuoi, o re, mio signore!»
(2 S 19:16-23; 1 R 2:8, 9, 36-46) Sl 7; 1 P 2:235. Quando il re Davide fu giunto a Baurim, uscí di là un uomo, imparentato con la famiglia di *Saul, di nome Simei, figlio di Ghera. Egli veniva avanti pronunziando maledizioni
6. e gettando sassi contro Davide e contro tutti i servitori del re Davide, mentre tutto il popolo e tutti gli uomini valorosi stavano alla destra e alla sinistra del re.
7. Simei, malediceva Davide, dicendo: «Vattene, vattene, uomo sanguinario, scellerato!
8. Il Signore fa ricadere sul tuo capo tutto il sangue della casa di Saul, al posto del quale tu hai regnato; il Signore ha dato il regno nelle mani di *Absalom, tuo figlio; e ora hai le sciagure che ti sei meritato, perché sei un uomo sanguinario».
9. Allora Abisai, figlio di Seruia, disse al re: «Perché questo cane morto osa maledire il re mio signore? Ti prego, lasciami andare a mozzargli la testa!»
10. Ma il re rispose: «Che ho da fare con voi, figli di Seruia? Se egli maledice, è perché il Signore gli ha detto: “Maledici Davide!” Chi oserà dire: “Perché fai cosí?”»
11. Poi Davide disse ad Abisai e a tutti i suoi servitori: «Ecco, mio figlio, uscito dalle mie viscere, cerca di togliermi la vita! Quanto piú lo può fare ora questo *Beniaminita! Lasciate che egli maledica, perché gliel'ha ordinato il Signore.
12. Forse il Signore avrà riguardo alla mia afflizione e mi farà del bene in cambio delle maledizioni di oggi».
13. Davide e la sua gente continuarono il loro cammino; Simei camminava sul fianco del monte, di fronte a Davide, e cammin facendo lo malediva, gli gettava dei sassi e buttava della polvere.
14. Il re e tutta la gente che era con lui arrivarono ad Aiefim e là ripresero fiato.
2 S 15:32-37 (Ro 16:4; Fl 2:30)15. Intanto Absalom e tutto il popolo, gli uomini d'Israele, erano entrati a Gerusalemme; Aitofel era con lui.
16. Quando Cusai, l'Archita, l'amico di Davide, fu giunto presso Absalom, gli disse: «Viva il re! Viva il re!»
17. Absalom disse a Cusai: «È questo dunque l'affetto che hai per il tuo amico? Perché non sei andato con il tuo amico?»
18. Cusai rispose ad Absalom: «No; io sarò di colui che il Signore e questo popolo e tutti gli uomini d'Israele hanno scelto, e con lui rimarrò.
19. Del resto, di chi sarò io servo? Non lo sarò di suo figlio? Come ho servito tuo padre, cosí servirò te».
2 S 12:11, 12; 20:320. Allora Absalom disse ad Aitofel: «Consigliate quello che dobbiamo fare».
21. Aitofel rispose ad Absalom: «Entra dalle concubine di tuo padre, lasciate da lui a custodia del palazzo; quando tutto Israele saprà che ti sei reso odioso a tuo padre, il coraggio di quelli che sono per te, sarà fortificato».
22. Fu dunque montata una tenda sulla *terrazza per Absalom, e Absalom entrò dalle concubine di suo padre, alla vista di tutto Israele.
23. In quei giorni, un consiglio dato da Aitofel era come una parola data da Dio a uno che lo avesse consultato. Cosí era di tutti i consigli di Aitofel tanto per Davide quanto per Absalom.