II Timoteo 1 DB1885
1. PAOLO, apostolo di Gesù Cristo, per la volontà di Dio, secondo la promessa della vita, che è in Cristo Gesù,
Affetto di Paolo per Timoteo. Esortazione alla fermezza nella fede, e alla costanza nel ministerio2. a Timoteo, figliuol diletto, grazia, misericordia, e pace, da Dio Padre, e dal Signor nostro Cristo Gesù.
3. IO rendo grazie a Dio, al qual servo fin da' miei antenati, in pura coscienza; che non resto mai di ritener la memoria di te nelle mie orazioni, notte e giorno;
4. desideroso di vederti, ricordandomi delle tue lagrime, acciocchè io sia ripieno d'allegrezza;
5. riducendomi a memoria la fede non finta che è in te, la qual prima abitò in Loide tua avola, ed in Eunice tua madre; or son persuaso che abita in te ancora.
6. Per la qual cagione io ti rammemoro che tu ravvivi il dono il Dio, il quale è in te per l'imposizione delle mie mani.
7. Poichè Iddio non ci ha dato spirito di timore; ma di forza, e d'amore, e di correzione.
8. Non recarti adunque a vergogna la testimonianza del Signor nostro, nè me suo prigione; anzi partecipa le afflizioni dell'evangelo, secondo la virtù di Dio.
9. Il qual ci ha salvati, e ci ha chiamati per santa vocazione; non secondo le nostre opere, ma secondo il proprio proponimento, e grazia, la quale ci è stata data in Cristo Gesù avanti i tempi de' secoli.
10. Ed ora è stata manifestata per l'apparizione del Salvator nostro Gesù Cristo, che ha distrutta la morte, ed ha prodotta in luce la vita, e l'immortalità, per l'evangelo.
11. A che io sono stato posto banditore, ed apostolo, e dottor de' Gentili.
12. Per la qual cagione ancora io soffro queste cose; ma non me ne vergogno; perciocchè io so a cui ho creduto, e son persuaso ch'egli è potente da guardare il mio deposito per quel giorno.
13. Ritieni la forma delle sane parole, che tu hai udite da me, in fede, e carità, che è in Cristo Gesù.
14. Guarda il buon deposito, per lo Spirito Santo, che abita in noi.
15. Tu sai questo: che tutti quelli che son nell'Asia si son ritratti da me; de' quali è Figello, ed Ermogene.
16. Conceda il Signore misericordia alla famiglia di Onesiforo; perciocchè spesse volte egli mi ha ricreato, e non si è vergognato della mia catena.
17. Anzi, essendo a Roma, studiosissimamente mi ha cercato, e mi ha trovato.
18. Concedagli il Signore di trovar misericordia presso il Signore in quel giorno. Quanti servigi ancora egli ha fatti in Efeso, tu il sai molto bene.