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II Timoteo 4 IRB20

« Esortazione a predicare la Parola e a insegnare la sana dottrina

1. Ti scongiuro, davanti a Dio e a Cristo Gesù che deve giudicare i vivi e i morti, per la sua apparizione e per il suo regno:

2. predica la Parola, insisti al momento opportuno e in quello sfavorevole, riprendi, sgrida, esorta con grande pazienza e sempre istruendo.

3. Perché verrà il tempo che non sopporteranno la sana dottrina, ma per prurito di udire si accumuleranno dottori secondo le proprie voglie,

4. distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole.

Paolo prevede la sua prossima morte e chiama Timoteo

5. Ma tu sii vigilante in ogni cosa, soffri afflizioni, compi l’opera di evangelista e adempi tutti i doveri del tuo ministerio.

6. Quanto a me io sto per essere offerto in libazione e il tempo della mia partenza è giunto.

7. Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede;

8. ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione.

9. Fa’ il possibile per venire presto da me,

10. poiché Dema, avendo amato il presente secolo, mi ha lasciato e se n’è andato a Tessalonica. Crescente è andato in Galazia, Tito in Dalmazia. Solo Luca è con me.

11. Prendi Marco e conducilo con te, poiché egli mi è molto utile per il ministerio.

12. Quanto a Tichico, l’ho mandato a Efeso.

Ultime istruzioni e saluti finali

13. Quando verrai porta il mantello che ho lasciato a Troas da Carpo e i libri, specialmente le pergamene.

14. Alessandro, il ramaio, mi ha procurato molti mali. Il Signore gli renderà secondo le sue opere.

15. Da lui guardati anche tu, poiché egli ha fortemente contrastato le nostre parole.

16. Nella mia prima difesa nessuno si è trovato al mio fianco, ma tutti mi hanno abbandonato; non sia loro imputato!

17. Ma il Signore è stato con me e mi ha fortificato, affinché l’evangelo fosse per mezzo mio pienamente proclamato e tutti i Gentili l’udissero, e sono stato liberato dalla gola del leone.

18. Il Signore mi libererà da ogni azione malvagia e mi salverà nel suo regno celeste. A lui sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen.

19. Saluta Prisca, Aquila e la famiglia di Onesiforo.

20. Erasto è rimasto a Corinto; Trofimo l’ho lasciato infermo a Mileto.

21. Affrettati a venire prima dell’inverno. Ti salutano Eubulo, Pudente, Lino, Claudia e i fratelli tutti.

22. Il Signore sia con il tuo spirito. La grazia sia con voi.