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Atti 10 IRB20

« L’evangelo annunciato a Cornelio

1. Vi era in Cesarea un uomo chiamato Cornelio, centurione della coorte detta l’“Italica”,

2. il quale era pio e timorato di Dio con tutta la sua casa, faceva molte elemosine al popolo e pregava Dio continuamente.

3. Egli vide chiaramente in visione, verso l’ora nona del giorno, un angelo di Dio che entrò da lui e gli disse: “Cornelio!”.

4. Ed egli, guardandolo fisso e preso da spavento, rispose: “Che c’è, Signore?”. E l’angelo gli disse: “Le tue preghiere e le tue elemosine sono salite come una ricordanza davanti a Dio.

5. E ora manda degli uomini a Ioppe e fai chiamare un certo Simone, che è soprannominato Pietro.

6. Egli alloggia da un certo Simone, conciatore di pelli, che ha la casa vicino al mare”.

7. Appena l’angelo che gli parlava se ne fu andato, Cornelio chiamò due suoi domestici e un soldato pio di quelli che stavano sempre con lui

8. e, raccontata loro ogni cosa, li mandò a Ioppe.

9. Il giorno seguente, mentre quelli erano in viaggio e si avvicinavano alla città, Pietro salì sul terrazzo, verso l’ora sesta, per pregare.

10. Ebbe fame e desiderava prendere cibo; mentre glielo preparavano, fu rapito in estasi,

11. vide il cielo aperto e scenderne una certa cosa, simile a un grande lenzuolo che, tenuto per i quattro angoli, veniva calato in terra.

12. In esso c’erano dei quadrupedi, dei rettili della terra e degli uccelli del cielo, di ogni specie.

13. E una voce gli disse: “Alzati, Pietro, ammazza e mangia”.

14. Ma Pietro rispose: “In nessun modo, Signore, poiché io non ho mai mangiato nulla d’impuro e di contaminato”.

15. E la voce gli disse per la seconda volta: “Le cose che Dio ha purificate, non le fare tu impure”.

16. Questo avvenne per tre volte e subito quell’oggetto fu risollevato in cielo.

17. Mentre Pietro, dentro di sé, era perplesso sul significato della visione avuta, ecco gli uomini mandati da Cornelio, i quali, avendo domandato della casa di Simone, si fermarono alla porta.

18. Avendo chiamato, domandarono se Simone, soprannominato Pietro, alloggiasse lì.

19. Mentre Pietro stava pensando alla visione, lo Spirito gli disse: “Ecco tre uomini che ti cercano.

20. Alzati dunque, scendi e va’ con loro, senza fartene scrupolo, perché sono io che li ho mandati”.

21. Pietro, sceso verso quegli uomini, disse loro: “Ecco, sono io quello che cercate; qual è il motivo per cui siete qui?”.

22. Ed essi risposero: “Il centurione Cornelio, uomo giusto e timorato di Dio, del quale rende buona testimonianza tutto il popolo dei Giudei, è stato divinamente avvertito da un santo angelo di farti chiamare in casa sua e di ascoltare quello che avrai da dirgli”.

23. Allora, fattili entrare, li ospitò. Il giorno seguente andò con loro e alcuni fratelli di Ioppe lo accompagnarono.

24. L’indomani arrivarono a Cesarea. Cornelio li stava aspettando e aveva chiamato i suoi parenti e i suoi intimi amici.

25. Mentre Pietro entrava, Cornelio, andandogli incontro, s’inginocchiò davanti a lui.

26. Ma Pietro lo rialzò, dicendo: “Alzati, anch’io sono uomo!”

27. e, discorrendo con lui, entrò e trovò molte persone radunate in quel luogo.

28. Allora disse loro: “Voi sapete come non sia lecito a un Giudeo avere relazioni con uno straniero o di entrare da lui, ma Dio mi ha mostrato che non devo chiamare alcun uomo impuro o contaminato.

29. È per questo che, essendo stato chiamato, sono venuto senza fare obiezioni. Ora vi domando dunque: per quale motivo mi avete mandato a chiamare?”.

30. Cornelio rispose: “Quattro giorni or sono stavo pregando, all’ora nona, in casa mia, quand’ecco un uomo mi si presentò davanti, in veste risplendente,

31. e disse: ‘Cornelio, la tua preghiera è stata esaudita e le tue elemosine sono state ricordate davanti a Dio.

32. Manda dunque qualcuno a Ioppe a far chiamare Simone, soprannominato Pietro; egli è ospite in casa di Simone, conciatore di pelli, vicino al mare’.

33. Perciò mandai a chiamarti subito e tu hai fatto bene a venire; ora dunque siamo tutti qui presenti davanti a Dio, per udire tutte le cose che ti sono state comandate dal Signore”.

34. Allora Pietro, prendendo a parlare, disse: “In verità io comprendo che Dio non ha riguardo alla qualità delle persone,

35. ma che in qualunque nazione chi lo teme e opera giustamente gli è gradito.

36. Questa è la parola che egli ha diretta ai figli d’Israele, annunciando la pace per mezzo di Gesù Cristo. Egli è il Signore di tutti.

37. Voi sapete quello che è avvenuto per tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni,

38. vale a dire, la storia di Gesù di Nazaret: come Dio lo ha unto di Spirito Santo e di potenza e come egli è andato dappertutto facendo del bene e guarendo tutti coloro che erano sotto il dominio del diavolo, perché Dio era con lui.

39. E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nel paese dei Giudei e in Gerusalemme ed essi lo hanno ucciso, appendendolo a un legno.

40. Ma Dio lo ha risuscitato il terzo giorno e ha fatto sì che si manifestasse

41. non a tutto il popolo, ma ai testimoni che erano prima stati scelti da Dio, cioè a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.

42. Egli ci ha comandato di predicare al popolo e di testimoniare che egli è colui che da Dio è stato costituito Giudice dei vivi e dei morti.

43. Di lui attestano tutti i profeti che chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati mediante il suo nome”.

44. Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo scese su tutti coloro che udivano la Parola.

45. E tutti i credenti circoncisi che erano venuti con Pietro rimasero stupiti che il dono dello Spirito Santo fosse sparso anche sui Gentili,

46. poiché li udivano parlare in altre lingue, e magnificare Dio.

47. Allora Pietro prese a dire: “Qualcuno può forse negare l’acqua e impedire che siano battezzati questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo come noi?”.

48. E comandò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Allora essi lo pregarono di rimanere alcuni giorni con loro.

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