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Atti 11 IRB20

« Pietro si giustifica per aver fatto battezzare Cornelio

1. Gli apostoli e i fratelli che si trovavano nella Giudea vennero a sapere che i Gentili avevano anch’essi ricevuto la parola di Dio.

2. E, quando Pietro salì a Gerusalemme, i credenti circoncisi contendevano con lui, dicendo:

3. “Tu sei entrato da uomini incirconcisi e hai mangiato con loro”.

4. Ma Pietro iniziò a raccontare loro le cose per ordine fin dal principio, dicendo:

5. “Io ero nella città di Ioppe in preghiera e in un’estasi ebbi una visione; una certa cosa simile a un grande lenzuolo tenuto per i quattro angoli scendeva giù dal cielo e veniva fino a me;

6. io, fissatolo con attenzione, lo considerai bene e vidi i quadrupedi della terra, le fiere, i rettili e gli uccelli del cielo.

7. E udii anche una voce che mi diceva: ‘Pietro, alzati, ammazza e mangia’.

8. Ma io dissi: ‘In nessun modo, Signore, poiché nulla di impuro o contaminato mi è mai entrato in bocca’.

9. Ma una voce mi rispose per la seconda volta dal cielo: ‘Le cose che Dio ha purificate, non le fare tu impure’.

10. E ciò avvenne per tre volte, poi ogni cosa fu ritirata in cielo.

11. Ed ecco che in quell’istante tre uomini, mandatimi da Cesarea, si presentarono alla casa dove eravamo.

12. Lo Spirito mi disse di andare con loro, senza farmene scrupolo. Anche questi sei fratelli vennero con me ed entrammo in casa di quell’uomo.

13. Egli ci raccontò come aveva visto l’angelo che si era presentato in casa sua e gli aveva detto: ‘Manda qualcuno a Ioppe e fa chiamare Simone, soprannominato Pietro,

14. il quale ti parlerà di cose per le quali sarai salvato tu e tutta la casa tua’.

15. Avevo appena cominciato a parlare quando lo Spirito Santo scese su di loro, proprio come era sceso su noi da principio.

16. Mi ricordai allora della parola del Signore, che diceva: ‘Giovanni ha battezzato con acqua, ma voi sarete battezzati con lo Spirito Santo’.

17. Se dunque Dio ha dato a loro lo stesso dono che ha dato anche a noi che abbiamo creduto nel Signore Gesù Cristo, chi ero io da potermi opporre a Dio?”.

La chiesa di Antiochia

18. Allora, udite queste cose, si calmarono e glorificarono Dio, dicendo: “Dio dunque ha concesso il ravvedimento anche ai Gentili affinché abbiano vita”.

19. Quelli dunque che erano stati dispersi per la persecuzione avvenuta a causa di Stefano, giunsero fino in Fenicia, a Cipro e ad Antiochia, annunciando la Parola soltanto ai Giudei e a nessun altro.

20. Ma alcuni di loro, che erano Ciprioti e Cirenei, arrivati ad Antiochia, si misero a parlare anche ai Greci, annunciando il Signore Gesù.

21. La mano del Signore era con loro e gran numero di persone, avendo creduto, si convertì al Signore.

22. La notizia del fatto giunse agli orecchi della chiesa che era in Gerusalemme, la quale mandò Barnaba fino ad Antiochia.

23. Quando egli giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò e li esortò tutti ad attenersi al Signore con cuore risoluto,

24. perché egli era un uomo buono, pieno di Spirito Santo e di fede. E una gran folla fu aggiunta al Signore.

25. Poi Barnaba se ne andò a Tarso a cercare Saulo e, avendolo trovato, lo condusse ad Antiochia.

26. Per un anno intero parteciparono alle riunioni della chiesa e istruirono un gran popolo; ad Antiochia, per la prima volta, i discepoli furono chiamati “cristiani”.

27. In quei giorni, alcuni profeti scesero da Gerusalemme ad Antiochia.

28. E uno di loro, chiamato Agabo, alzatosi, predisse per lo Spirito che ci sarebbe stata una grande carestia per tutta la terra ed essa ci fu sotto Claudio.

29. Allora i discepoli determinarono di mandare, ciascuno secondo le proprie possibilità, una sovvenzione ai fratelli che abitavano in Giudea,

30. cosa che fecero, mandandola agli anziani, per mano di Barnaba e di Saulo.

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