Atti 15 DB1885
1. OR alcuni, discesi di Giudea, insegnavano i fratelli: Se voi non siete circoncisi, secondo il rito di Mosè, voi non potete esser salvati.
2. Onde essendo nato turbamento e quistione non piccola di Paolo e di Barnaba contro a loro, fu ordinato che Paolo, e Barnaba, ed alcuni altri di loro, salissero in Gerusalemme agli apostoli, ed anziani, per questa quistione.
3. Essi adunque, accompagnati dalla chiesa fuor della città, traversarono la Fenicia, e la Samaria, raccontando la conversion dei Gentili; e portarono grande allegrezza a tutti i fratelli.
4. Ed essendo giunti in Gerusalemme, furono accolti dalla chiesa, e dagli apostoli, e dagli anziani; e rapportarono quanto gran cose Iddio avea fatte con loro.
5. Ma, dicevano, alcuni della setta de' Farisei, i quali hanno creduto, si son levati, dicendo che convien circoncidere i Gentili, e comandar loro d'osservar la legge di Mosè.
6. Allora gli apostoli e gli anziani si raunarono, per provvedere a questo fatto.
7. Ed essendosi mossa una gran disputazione, Pietro si levò in piè, e disse loro: Fratelli, voi sapete che già da' primi tempi Iddio elesse fra noi me, acciocchè per la mia bocca i Gentili udissero la parola dell'evangelo, e credessero.
8. E Iddio, che conosce i cuori, ha reso loro testimonianza, dando loro lo Spirito Santo, come ancora a noi.
9. E non ha fatta alcuna differenza tra noi e loro; avendo purificati i cuori loro per la fede.
10. Ora dunque, perchè tentate Iddio, mettendo un giogo sopra il collo de' discepoli, il qual nè i padri nostri, nè noi, non abbiam potuto portare?
11. Ma crediamo di esser salvati per la grazia del Signor Gesù Cristo, come essi ancora.
12. E tutta la moltitudine si tacque, e stavano ad ascoltar Barnaba, e Paolo, che narravano quanti segni e prodigi Iddio avea fatti per loro fra i Gentili.
13. E dopo ch'essi si furon taciuti, Giacomo prese a dire:
14. Fratelli, ascoltatemi. Simeone ha narrato come Iddio ha primieramente visitati i Gentili, per di quelli prendere un popolo nel suo nome.
15. Ed a questo si accordano le parole de' profeti, siccome egli è scritto:
16. Dopo queste cose, io edificherò di nuovo il tabernacolo di Davide, che è caduto; e ristorerò le sue ruine, e lo ridirizzerò.
17. Acciocchè il rimanente degli uomini, e tutte le genti che si chiamano del mio nome, ricerchino il Signore, dice il Signore, che fa tutte queste cose.
18. A Dio son note ab eterno tutte le opere sue.
19. Per la qual cosa io giudico che non si dia molestia a coloro che d'infra i Gentili si convertono a Dio.
20. Ma, che si mandi loro che si astengano dalle cose contaminate per gl'idoli, dalla fornicazione, dalle cose soffogate, e dal sangue.
21. Perciocchè, quant'è a Mosè, già dalle età antiche egli ha persone che lo predicano per ogni città, essendo ogni sabato letto nelle sinagoghe.
22. Allora parve bene agli apostoli, ed agli anziani, con tutta la chiesa, di mandare in Antiochia, con Paolo e Barnaba, certi uomini eletti d'infra loro, cioè: Giuda, soprannominato Barsaba, e Sila, uomini principali tra i fratelli;
23. scrivendo per lor mani queste cose: Gli apostoli, e gli anziani, e i fratelli, a' fratelli d'infra i Gentili, che sono in Antiochia, in Siria, ed in Cilicia, salute.
24. Perciocchè abbiamo inteso che alcuni, partiti d'infra noi, vi hanno turbati con parole, sovvertendo le anime vostre, dicendo che conviene che siate circoncisi, ed osserviate la legge; a' quali però non ne avevamo data alcuna commissione;
25. essendoci raunati, siamo di pari consentimento convenuti in questo parere, di mandarvi certi uomini eletti, insieme co' cari nostri Barnaba, e Paolo;
26. uomini, che hanno esposte le vite loro per lo nome del Signor nostro Gesù Cristo.
27. Abbiamo adunque mandati Giuda, e Sila, i quali ancora a bocca vi faranno intendere le medesime cose.
28. Perciocchè è parso allo Spirito Santo, ed a noi, di non imporvi alcuno altro peso, se non quel ch'è necessario; che è di queste cose:
29. Che vi asteniate dalle cose sacrificate agl'idoli, dal sangue, dalle cose soffogate, e dalla fornicazione; dalle quali cose farete ben di guardarvi. State sani.
30. Essi adunque, essendo stati accommiatati, vennero in Antiochia; e, raunata la moltitudine, renderono la lettera.
31. E quando que' di Antiochia l'ebber letta, si rallegrarono della consolazione.
32. E Giuda, e Sila, essendo anch'essi profeti, con molte parole confortarono i fratelli, e li confermarono.
33. E dopo che furono dimorati quivi alquanto tempo, furono da' fratelli rimandati in pace agli apostoli.
Separazione di Paolo e di Barnaba34. Ma parve bene a Sila di dimorar quivi.
35. OR Paolo e Barnaba rimasero qualche tempo in Antiochia, insegnando, ed evangelizzando, con molti altri, la parola del Signore.
36. Ed alcuni giorni appresso, Paolo disse a Barnaba: Torniamo ora, e visitiamo i nostri fratelli in ogni città, dove abbiamo annunziata la parola del Signore, per veder come stanno.
37. Or Barnaba consigliava di prender con loro Giovanni detto Marco.
38. Ma Paolo giudicava che non dovessero prender con loro colui che si era dipartito da loro da Panfilia e non era andato con loro all'opera.
Paolo intraprende un secondo viaggio missionario, con Sila e Timoteo per compagni39. Laonde vi fu dell'acerbità, talchè si dipartirono l'un dall'altro; e Barnaba, preso Marco, navigò in Cipri.
40. MA Paolo, eletto per suo compagno Sila, se ne andò, raccomandato da' fratelli alla grazia di Dio.
41. E andava attorno per la Siria, e Cilicia, confermando le chiese.