Esodo 14 IRB20
1. L’Eterno parlò a Mosè, dicendo:
2. “Di’ ai figli d’Israele che tornino indietro e si accampino di fronte a Pi-Achirot, fra Migdol e il mare, di fronte a Baal-Sefon; accampatevi davanti a quel luogo presso il mare.
3. Il Faraone dirà dei figli d’Israele: ‘Si sono smarriti nel paese; il deserto li tiene rinchiusi’.
4. E io indurirò il cuore del Faraone, ed egli li inseguirà; ma io trarrò gloria dal Faraone e da tutto il suo esercito, e gli Egiziani sapranno che io sono l’Eterno”. Ed essi fecero così.
5. Quando fu riferito al re d’Egitto che il popolo era fuggito, il cuore del Faraone e dei suoi servitori cambiò sentimento verso il popolo e dissero: “Che cosa abbiamo fatto a lasciare andare Israele, così che non ci serviranno più?”.
6. Allora il Faraone fece attaccare il suo carro, e prese il suo popolo con sé.
7. Prese seicento carri scelti e tutti i carri d’Egitto; e su tutti vi erano dei guerrieri.
8. L’Eterno indurì il cuore del Faraone, re d’Egitto, ed egli inseguì i figli d’Israele, che uscivano pieni di sicurezza.
9. Gli Egiziani dunque li inseguirono; e tutti i cavalli, i carri del Faraone, i suoi cavalieri e il suo esercito li raggiunsero mentre essi erano accampati presso il mare, vicino a Pi-Achirot, di fronte a Baal-Sefon.
10. E quando Faraone si fu avvicinato, i figli d’Israele alzarono gli occhi: ed ecco, gli Egiziani marciavano alle loro spalle; allora ebbero grande paura, e gridarono all’Eterno.
11. E dissero a Mosè: “Mancavano forse sepolture in Egitto, che ci hai condotti a morire nel deserto? Perché ci hai fatto questo, facendoci uscire dall’Egitto?
12. Non è ciò che ti dicevamo in Egitto: ‘Lasciaci stare, che serviamo gli Egiziani’? Poiché per noi era meglio servire gli Egiziani che morire nel deserto”.
13. E Mosè disse al popolo: “Non temete, state fermi, e vedrete la liberazione che l’Eterno compirà oggi per voi; poiché gli Egiziani che avete visti quest’oggi, non li vedrete mai più.
14. L’Eterno combatterà per voi, e voi ve ne starete tranquilli”.
15. Poi l’Eterno disse a Mosè: “Perché gridi a me? Di’ ai figli d’Israele che si mettano in marcia.
16. E tu alza il tuo bastone, stendi la tua mano sul mare, e dividilo; e i figli d’Israele entreranno in mezzo al mare a piedi asciutti.
17. Quanto a me, ecco, io indurirò il cuore degli Egiziani, ed essi entreranno dietro di loro; e io trarrò gloria dal Faraone, da tutto il suo esercito, dai suoi carri e dai suoi cavalieri.
18. E gli Egiziani sapranno che io sono l’Eterno, quando avrò tratto gloria dal Faraone, dai suoi carri e dai suoi cavalieri”.
19. Allora l’angelo di Dio, che precedeva l’accampamento d’Israele, si mosse e andò a porsi alle loro spalle; anche la colonna di nuvola si mosse dal davanti e si fermò alle loro spalle;
Passaggio del Mar Rosso20. e andò a mettersi fra l’accampamento dell’Egitto e l’accampamento d’Israele; e la nube era tenebrosa per gli uni, mentre rischiarava gli altri nella notte. E l’accampamento degli uni non si avvicinò all’altro per tutta la notte.
21. Allora Mosè stese la sua mano sul mare; e l’Eterno fece ritirare il mare attraverso un vigoroso vento orientale durato tutta la notte, e ridusse il mare in terra asciutta; e le acque si divisero.
22. E i figli d’Israele entrarono in mezzo al mare, sull’asciutto, e le acque formavano come un muro alla loro destra e alla loro sinistra.
23. Gli Egiziani li inseguirono, e tutti i cavalli del Faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri entrarono dietro di loro in mezzo al mare.
24. E avvenne verso la vigilia del mattino, che l’Eterno, dalla colonna di fuoco e dalla nuvola, guardò verso l’accampamento degli Egiziani, e lo mise in rotta.
25. Tolse le ruote dei loro carri, e ne rese l’avanzata pesante; tanto che gli Egiziani dissero: “Fuggiamo davanti a Israele, perché l’Eterno combatte per loro contro gli Egiziani”.
26. Poi l’Eterno disse a Mosè: “Stendi la tua mano sul mare, e le acque ritorneranno sugli Egiziani, sui loro carri e sui loro cavalieri”.
27. Allora Mosè stese la sua mano sul mare e, sul far della mattina, il mare riprese la sua forza; e gli Egiziani, fuggendo, gli andavano incontro; e l’Eterno precipitò gli Egiziani in mezzo al mare.
28. Le acque tornarono e coprirono i carri, i cavalieri, tutto l’esercito del Faraone che erano entrati nel mare per inseguire gli Israeliti; e non ne scampò neppure uno.
29. Ma i figli d’Israele camminarono sull’asciutto in mezzo al mare, e le acque formavano come un muro alla loro destra e alla loro sinistra.
30. Così, in quel giorno, l’Eterno salvò Israele dalle mani degli Egiziani, e Israele vide sul lido del mare gli Egiziani morti.
31. Israele vide la grande potenza che l’Eterno aveva dispiegata contro gli Egiziani; così il popolo temette l’Eterno e credette nell’Eterno e in Mosè suo servo.