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Esodo 8 IRB20

« Seconda piaga: le rane

1. Poi l’Eterno disse a Mosè: “Va’ dal Faraone e digli: ‘Così dice l’Eterno: lascia andare il mio popolo perché mi serva.

2. Se rifiuti di lasciarlo andare, ecco, io colpirò tutta l’estensione del tuo paese con il flagello delle rane.

3. Il Fiume brulicherà di rane, che saliranno ed entreranno nella tua casa, nella camera dove dormi, sul tuo letto, nelle case dei tuoi servitori e fra il tuo popolo, nei tuoi forni e nelle tue madie.

4. E le rane assaliranno te, il tuo popolo e tutti i tuoi servitori’”.

5. Poi l’Eterno disse a Mosè: “Di’ ad Aaronne: ‘Stendi la tua mano con il tuo bastone sui fiumi, sui rivi e sugli stagni e fa salire le rane sul paese d’Egitto’”.

6. Aaronne stese la sua mano sulle acque d’Egitto, e le rane salirono e coprirono il paese d’Egitto.

7. Ma i maghi fecero lo stesso con le loro arti occulte, e fecero salire le rane sul paese d’Egitto.

8. Allora il Faraone chiamò Mosè e Aaronne e disse loro: “Pregate l’Eterno che allontani le rane da me e dal mio popolo, e io lascerò andare il popolo, perché offra sacrifici all’Eterno”.

9. E Mosè disse al Faraone: “Fammi l’onore di dirmi per quando io devo chiedere, nelle mie suppliche per te, per i tuoi servitori e per il tuo popolo, che l’Eterno distrugga le rane intorno a te e nelle tue case, e non ne rimangano che nel Fiume”.

10. Egli rispose: “Per domani”. E Mosè disse: “Sarà fatto come tu dici, affinché tu sappia che non c’è nessuno pari all’Eterno, che è il nostro Dio.

11. E le rane si allontaneranno da te, dalle tue case, dai tuoi servitori e dal tuo popolo; non ne rimarranno che nel Fiume”.

12. Allora Mosè e Aaronne uscirono dal Faraone, e Mosè implorò l’Eterno relativamente alle rane che aveva mandate contro il Faraone.

13. E l’Eterno fece quello che Mosè aveva domandato, e le rane morirono nelle case, nei cortili e nei campi.

14. Le radunarono a mucchi e il paese ne fu ammorbato.

Terza piaga: le zanzare

15. Ma quando il Faraone vide che c’era un po’ di respiro, si ostinò in cuor suo, e non diede ascolto a Mosè e ad Aaronne, come l’Eterno aveva detto.

16. Poi l’Eterno disse a Mosè: “Di’ ad Aaronne: ‘Stendi il tuo bastone e percuoti la polvere della terra, ed essa diventerà zanzare per tutto il paese d’Egitto’”.

17. Ed essi fecero così. Aaronne stese la mano con il suo bastone, percosse la polvere della terra, e ne vennero delle zanzare sugli uomini e sugli animali; tutta la polvere della terra diventò zanzare per tutto il paese d’Egitto.

18. E i maghi cercarono di fare lo stesso con i loro incantesimi per produrre le zanzare, ma non poterono. Le zanzare furono dunque sugli uomini e sugli animali.

Quarta piaga: le mosche velenose

19. Allora i maghi dissero al Faraone: “Questo è il dito di Dio”. Ma il cuore del Faraone si indurì ed egli non diede ascolto a Mosè e ad Aaronne, come l’Eterno aveva detto.

20. Poi l’Eterno disse a Mosè: “Alzati di buon mattino, e presentati al Faraone. Ecco, egli uscirà per andare verso l’acqua; e digli: ‘Così dice l’Eterno: Lascia andare il mio popolo, perché mi serva.

21. Ma se non lasci andare il mio popolo, io manderò su di te, sui tuoi servitori, sul tuo popolo e nelle tue case, le mosche velenose; le case degli Egiziani saranno piene di mosche velenose e il suolo su cui stanno ne sarà coperto.

22. Ma in quel giorno io farò eccezione nel paese di Goscen, dove abita il mio popolo; e lì non ci saranno mosche, affinché tu sappia che io, l’Eterno, sono in mezzo al paese.

23. Io farò una distinzione fra il mio popolo e il tuo popolo. Domani avverrà questo miracolo’”.

Il Faraone, dopo aver promesso di lasciar andare il popolo, si oppone nuovamente

24. E l’Eterno fece così; e arrivarono grandi sciami di mosche velenose in casa del Faraone e nelle case dei suoi servitori; e in tutto il paese d’Egitto la terra fu danneggiata dalle mosche velenose.

25. Il Faraone chiamò Mosè e Aaronne e disse: “Andate, offrite sacrifici al vostro Dio nel paese”.

26. Ma Mosè rispose: “Non si può fare così; poiché offriremmo all’Eterno, che è il nostro Dio, dei sacrifici che sono un abominio per gli Egiziani. Ecco, se offrissimo sotto i loro occhi dei sacrifici che sono un abominio per gli Egiziani, essi non ci lapiderebbero?

27. Andremo tre giornate di cammino nel deserto, e offriremo sacrifici all’Eterno, che è il nostro Dio, come egli ci ordinerà”.

28. E Faraone disse: “Io vi lascerò andare, perché offriate sacrifici all’Eterno vostro Dio, nel deserto; soltanto, non andate troppo lontano; pregate per me”.

29. E Mosè disse: “Ecco, io esco da te e pregherò l’Eterno, e domani le mosche si allontaneranno dal Faraone, dai suoi servitori e dal suo popolo; soltanto, il Faraone non si faccia più beffe di noi, impedendo al popolo di andare a offrire sacrifici all’Eterno”.

30. E Mosè uscì dalla presenza del Faraone, e pregò l’Eterno.

31. E l’Eterno fece quello che Mosè domandava, e allontanò le mosche velenose dal Faraone, dai suoi servitori e dal suo popolo; non ne restò neppure una.

32. Ma anche questa volta il Faraone si ostinò in cuor suo, e non lasciò andare il popolo.

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