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Ezechiele 14 IRB20

« Inutilità di interrogare il profeta e di intercedere presso Dio

1. Vennero da me alcuni anziani d’Israele e si sedettero davanti a me.

2. La parola dell’Eterno mi fu rivolta in questi termini:

3. “Figlio d’uomo, questi uomini hanno innalzato i loro idoli nel loro cuore e si sono messi davanti l’intoppo che li fa cadere nella loro iniquità; come potrei io essere consultato da costoro?

4. Perciò parla e di’ loro: Così dice il Signore, l’Eterno: ‘Chiunque della casa d’Israele innalza i suoi idoli nel suo cuore e pone davanti a sé l’intoppo che lo fa cadere nella sua iniquità, e poi viene dal profeta, io, l’Eterno, gli risponderò come si merita per la moltitudine dei suoi idoli,

5. allo scopo di toccare il cuore di quelli della casa d’Israele che si sono allontanati da me per i loro idoli’.

6. Perciò di’ alla casa d’Israele: Così parla il Signore, l’Eterno: ‘Tornate, allontanatevi dai vostri idoli, distogliete le vostre facce da tutte le vostre abominazioni.

7. Poiché, a chiunque della casa d’Israele o degli stranieri che soggiornano in Israele si separa da me, innalza i suoi idoli nel suo cuore e pone davanti a sé l’intoppo che lo fa cadere nella sua iniquità e poi viene dal profeta per consultarmi attraverso di lui, risponderò io, l’Eterno, io stesso.

8. Io volgerò la mia faccia contro quell’uomo, ne farò un segno e un proverbio, e lo sterminerò in mezzo al mio popolo: voi conoscerete che io sono l’Eterno.

9. Se il profeta si lascia sedurre e dice qualche parola, io, l’Eterno, sono colui che avrò sedotto quel profeta; stenderò la mia mano contro di lui e lo distruggerò in mezzo al mio popolo Israele.

10. Entrambi porteranno la pena della loro iniquità: la pena del profeta sarà pari alla pena di colui che lo consulta,

Giustizia dei castighi dell’Eterno

11. affinché quelli della casa d’Israele non vadano più vagando lontano da me, non si contaminino più con tutte le loro trasgressioni, siano invece mio popolo e io sia il loro Dio’, dice il Signore, l’Eterno”.

12. La parola dell’Eterno mi fu ancora rivolta in questi termini:

13. “Figlio d’uomo, se un paese peccasse contro di me commettendo qualche infedeltà, e io stendessi la mia mano contro di lui, gli spezzassi il sostegno del pane, gli mandassi contro la fame, ne sterminassi uomini e bestie,

14. e in mezzo a esso si trovassero questi tre uomini: Noè, Daniele e Giobbe, questi non salverebbero che sé stessi, per la loro giustizia”, dice il Signore, l’Eterno.

15. “Se io facessi passare per quel paese delle bestie feroci che lo spopolassero, al punto di renderlo un deserto dove nessuno passasse più a causa di quelle bestie,

16. se in mezzo a esso si trovassero quei tre uomini, com’è vero che io vivo”, dice il Signore, l’Eterno, “essi non salverebbero né figli né figlie; essi soltanto sarebbero salvati, ma il paese rimarrebbe desolato.

17. O se io facessi venire la spada contro quel paese e dicessi: ‘Passi la spada per il paese!’, in modo che ne sterminasse uomini e bestie,

18. se in mezzo a esso si trovassero quei tre uomini, com’è vero che io vivo”, dice il Signore, l’Eterno, “essi non salverebbero né figli né figlie, ma essi soltanto sarebbero salvati.

19. O se contro quel paese mandassi la peste, e riversassi su di esso il mio furore fino al sangue, per sterminare uomini e bestie,

20. se in mezzo a esso si trovassero Noè, Daniele e Giobbe, com’è vero che io vivo”, dice il Signore, l’Eterno, “essi non salverebbero né figli né figlie; non salverebbero che sé stessi, per la loro giustizia”.

21. Poiché così parla il Signore, l’Eterno: “Lo stesso avverrà quando manderò contro Gerusalemme i miei quattro tremendi giudizi: la spada, la fame, le bestie feroci e la peste, per sterminarne uomini e bestie.

22. Ma ecco, ne scamperà un residuo, dei figli e delle figlie, che saranno condotti fuori, che giungeranno da voi, e di cui vedrete la condotta e le azioni; allora vi consolerete del male che io faccio venire su Gerusalemme, di tutto quello che faccio venire su di lei.

23. Essi vi consoleranno quando vedrete la loro condotta e le loro azioni, e riconoscerete che, non senza ragione, io faccio quello che faccio contro di lei”, dice il Signore, l’Eterno.

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