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Ezechiele 18 IRB20

« La giustizia delle retribuzioni divine

1. La parola dell’Eterno mi fu rivolta in questi termini:

2. “Perché dite nel paese d’Israele questo proverbio: ‘I padri hanno mangiato uva acerba e i denti dei figli si sono allegati?’.

3. Com’è vero che io vivo”, dice il Signore, l’Eterno, “non avrete più occasione di dire questo proverbio in Israele.

4. Ecco, tutte le vite sono mie; è mia tanto la vita del padre quanto quella del figlio; chi pecca morirà.

5. Se uno è giusto e pratica l’equità e la giustizia,

6. se non mangia sui monti e non alza gli occhi verso gli idoli della casa d’Israele, se non contamina la moglie del suo prossimo, se non si accosta a donna mentre è impura,

7. se non opprime nessuno, se restituisce al debitore il suo pegno, se non commette rapine, se dà il suo pane a chi ha fame e copre di vestiti chi è nudo,

8. se non presta a interesse e non dà a usura, se ritira la sua mano dall’iniquità e giudica secondo verità fra uomo e uomo,

9. se segue le mie leggi e osserva le mie prescrizioni agendo con fedeltà, quel tale è giusto; certamente egli vivrà”, dice il Signore, l’Eterno.

10. “Ma se ha generato un figlio che è un violento, che sparge il sangue e fa a suo fratello qualcuna di queste cose,

11. cose che il padre non commette affatto: mangia sui monti, contamina la moglie del suo prossimo,

12. opprime l’afflitto e il povero, commette rapine, non restituisce il pegno, alza gli occhi verso gli idoli, fa delle abominazioni,

13. presta a interesse e dà a usura, questo figlio vivrà forse? No, non vivrà! Egli ha commesso tutte queste abominazioni e sarà certamente messo a morte; il suo sangue ricadrà su di lui.

14. Ma se costui ha generato un figlio, il quale, avendo visto tutti i peccati che suo padre ha commesso, vi pone mente e non fa tali cose:

15. non mangia sui monti, non alza gli occhi verso gli idoli della casa d’Israele, non contamina la moglie del suo prossimo,

16. non opprime nessuno, non prende pegni, non commette rapine, ma dà il suo pane a chi ha fame, copre di vestiti chi è nudo,

17. non fa pesare la mano sul povero, non prende interesse né usura, osserva le mie prescrizioni e segue le mie leggi, questo figlio non morirà per l’iniquità del padre; egli certamente vivrà.

18. Suo padre, siccome è stato un oppressore, ha commesso rapine a danno del fratello e ha fatto ciò che non è bene in mezzo al suo popolo, ecco che muore per la sua iniquità.

19. Se voi diceste: ‘Perché il figlio non porta l’iniquità del padre?’. È perché quel figlio pratica l’equità e la giustizia, osserva tutte le mie leggi e le mette in pratica. Certamente egli vivrà.

20. Chi pecca morirà, il figlio non porterà l’iniquità del padre e il padre non porterà l’iniquità del figlio; la giustizia del giusto sarà sul giusto, l’empietà dell’empio sarà sull’empio.

21. Se l’empio si allontana da tutti i peccati che commetteva, se osserva tutte le mie leggi e pratica l’equità e la giustizia, egli certamente vivrà, non morirà.

22. Nessuna delle trasgressioni che ha commesso sarà più ricordata contro di lui; per la giustizia che pratica, egli vivrà.

23. Provo io forse piacere se l’empio muore?”, dice il Signore, l’Eterno. “Non ne provo piuttosto quando egli si converte dalle sue vie e vive?

24. Se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l’iniquità e imita tutte le abominazioni che l’empio compie, vivrà forse? Nessuno dei suoi atti di giustizia sarà ricordato; per l’infedeltà di cui si è reso colpevole e per il peccato che ha commesso, per tutto questo morirà.

25. Ma voi dite: ‘La via del Signore non è retta’. Ascoltate dunque, o casa d’Israele! È proprio la mia via quella che non è retta? Non sono piuttosto le vie vostre quelle che non sono rette?

26. Se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l’iniquità e per questo muore, muore per l’iniquità che ha commesso.

27. Se l’empio si allontana dall’empietà che commetteva e pratica l’equità e la giustizia, rimarrà in vita.

28. Se ha cura di ritrarsi da tutte le trasgressioni che commetteva, certamente vivrà; non morirà.

29. Ma la casa d’Israele dice: ‘La via del Signore non è retta’. Sono proprio le mie vie quelle che non sono rette, o casa d’Israele? Non sono piuttosto le vostre vie quelle che non sono rette?

30. Perciò, io vi giudicherò ciascuno secondo le sue vie, casa d’Israele!” dice il Signore, l’Eterno. “Tornate, convertitevi da tutte le vostre trasgressioni e non avrete più occasione di caduta nell’iniquità!

31. Gettate lontano da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato, fatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo; perché dovreste morire, casa d’Israele?

32. Poiché io non ho nessun piacere nella morte di colui che muore”, dice il Signore, l’Eterno. “Convertitevi dunque e vivete!”.

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