Ezechiele 24 NR06
1. La parola del Signore mi fu rivolta il nono anno, il decimo mese, il decimo giorno del mese, in questi termini:
2. «Figlio d’uomo, scriviti la data di questo giorno, di quest’oggi! Oggi stesso il re di Babilonia marcia contro Gerusalemme.
3. Proponi una parabola a questa casa ribelle e di’ loro: Così parla il Signore, Dio: “Metti, metti la pentola sul fuoco e versaci dentro dell’acqua;
4. raccoglici dentro i pezzi di carne, tutti i buoni pezzi, coscia e spalla; riempila d’ossa scelte.
5. Prendi il meglio del gregge, ammucchia sotto la pentola la legna per far bollire le ossa; falla bollire molto, affinché anche le ossa che ci sono dentro cuociano”.
6. Perciò, così parla il Signore, Dio: “Guai alla città sanguinaria, pentola piena di verderame, il cui verderame non si stacca! Vuotala dei pezzi, uno dopo l’altro, senza tirare a sorte!
7. Poiché il sangue che ha versato è in mezzo a lei; essa lo ha posto sulla roccia nuda, non lo ha sparso in terra per coprirlo di polvere.
8. Per eccitare il furore, per farne vendetta, ho fatto mettere quel sangue sulla roccia nuda perché non fosse coperto”.
9. Perciò, così parla il Signore, Dio: “Guai alla città sanguinaria! Anch’io voglio fare un gran fuoco!
10. Ammucchia la legna, fa’ alzare la fiamma, fa’ cuocere bene la carne, fa’ sciogliere il grasso e fa’ in modo che le ossa si brucino!
11. Poi metti la pentola vuota sui carboni perché si riscaldi e il suo bronzo diventi rovente, affinché la sua impurità si sciolga in mezzo a essa e il suo verderame sia consumato.
12. Ogni sforzo è inutile: il suo abbondante verderame non si stacca; il suo verderame non se ne andrà che mediante il fuoco.
13. C’è della scelleratezza nella tua impurità, perché io ti ho voluto purificare e tu non sei diventata pura; non sarai più purificata della tua impurità, finché io non abbia sfogato su di te il mio furore.
14. Io, il Signore, ho parlato; la cosa avverrà, io la compirò; non indietreggerò, non avrò pietà, non mi pentirò. Tu sarai giudicata secondo la tua condotta, secondo le tue azioni”, dice il Signore, Dio».
15. La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:
16. «Figlio d’uomo, ecco, con un colpo improvviso io ti tolgo la delizia dei tuoi occhi; ma tu non fare lamento, non piangere, non versare lacrime.
17. Sospira in silenzio; non portare lutto per i morti, copri il capo con il turbante, mettiti i calzari ai piedi, non ti coprire la barba e non mangiare il pane che la gente ti manda».
18. La mattina parlai al popolo e la sera mia moglie morì. La mattina dopo feci come mi era stato comandato.
19. Il popolo mi chiedeva: «Non dovrai forse spiegarci che cosa significhi quello che fai?»
20. E io risposi loro: «La parola del Signore mi è stata rivolta in questi termini:
21. “Di’ alla casa d’Israele: Così parla il Signore, Dio: ‘Ecco, io profanerò il mio santuario, orgoglio della vostra forza, delizia dei vostri occhi, oggetto di venerazione delle vostre anime; i vostri figli e le vostre figlie che avete lasciati a Gerusalemme cadranno per la spada’”.
22. Voi farete come ho fatto io: non vi coprirete la barba e non mangerete il pane che la gente vi manda;
23. avrete i vostri turbanti in capo, i vostri calzari ai piedi; non farete lamento e non piangerete, ma vi consumerete nelle vostre iniquità e gemerete l’uno con l’altro.
24. “Ezechiele sarà per voi un simbolo: tutto quello che fa lui, lo farete voi; quando queste cose accadranno voi conoscerete che io sono il Signore, Dio”».
25. «Tu, figlio d’uomo, il giorno che io toglierò loro ciò che fa la loro forza, la gioia della loro gloria, il desiderio dei loro occhi, la brama dell’anima loro, i loro figli e le loro figlie,
26. in quel giorno un fuggiasco verrà da te a recartene la notizia.
27. In quel giorno la tua bocca si aprirà, all’arrivo del fuggiasco; tu parlerai, non sarai più muto, e sarai per loro un simbolo; essi conosceranno che io sono il Signore».