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Ezechiele 33 IRB20

« I profeti, sentinelle di Dio per la casa d’Israele

1. La parola dell’Eterno mi fu rivolta in questi termini:

2. “Figlio d’uomo, parla ai figli del tuo popolo, e di’ loro: ‘Quando io farò venire la spada contro un paese, e il popolo di quel paese prenderà in mezzo a sé un uomo e se lo stabilirà come sentinella,

3. ed egli, vedendo venire la spada contro il paese, suonerà il corno e avvertirà il popolo,

4. se qualcuno, pur udendo il suono del corno, non se ne cura, e la spada viene e lo porta via, il sangue di quel tale sarà sopra il suo capo;

5. egli ha udito il suono del corno e non se ne è curato; il suo sangue sarà sopra di lui; se se ne fosse curato, avrebbe salvato la sua vita.

6. Ma se la sentinella vede venire la spada e non suona il corno, e il popolo non è stato avvertito, e la spada viene e porta via qualcuno di loro, questi sarà portato via per la propria iniquità, ma io domanderò conto del suo sangue alla sentinella’.

7. Ora, figlio d’uomo, io ho stabilito te come sentinella per la casa d’Israele; quando dunque udrai qualche parola dalla mia bocca, avvertili da parte mia.

8. Quando avrò detto all’empio: ‘Empio, per certo tu morirai!’ e tu non avrai parlato per avvertire l’empio che si allontani dalla sua via, quell’empio morirà per la sua iniquità, ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano.

9. Ma, se tu avverti l’empio che si allontani dalla sua via, ed egli non se ne allontana, egli morirà per la sua iniquità, ma tu avrai salvato te stesso.

10. Tu, figlio d’uomo, di’ alla casa d’Israele: Voi dite così: ‘Le nostre trasgressioni e i nostri peccati sono su di noi, e a causa loro noi languiamo: come potremmo vivere?’.

11. Di’ loro: ‘Com’è vero che io vivo’, dice il Signore, l’Eterno, ‘io non mi compiaccio della morte dell’empio, ma che l’empio si converta dalla sua via e viva; convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvagie! Perché morireste, o casa d’Israele?’.

12. Tu, figlio d’uomo, di’ ai figli del tuo popolo: ‘La giustizia del giusto non lo salverà nel giorno della sua trasgressione; l’empio non cadrà per la sua empietà nel giorno in cui si sarà allontanato dalla sua empietà; nello stesso modo, il giusto non potrà vivere per la sua giustizia nel giorno in cui peccherà’.

13. Quando io avrò detto al giusto che per certo egli vivrà, se egli confida nella propria giustizia e commette l’iniquità, tutti i suoi atti giusti non saranno più ricordati, e morirà per l’iniquità che avrà commesso.

14. Quando avrò detto all’empio: ‘Per certo tu morirai’, se egli si allontana dal suo peccato e pratica ciò che è conforme al diritto e alla giustizia,

15. se rende il pegno, se restituisce ciò che ha rubato, se cammina secondo i precetti che danno la vita, senza commettere l’iniquità, per certo egli vivrà, non morirà.

16. Tutti i peccati che ha commesso non saranno più ricordati contro di lui: egli ha praticato ciò che è conforme al diritto e alla giustizia, per certo vivrà.

17. Ma i figli del tuo popolo dicono: ‘La via del Signore non è ben regolata’; ma è la via loro quella che non è ben regolata.

18. Quando il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l’iniquità, egli muore per questo motivo;

19. quando l’empio si allontana dalla sua empietà e si comporta secondo il diritto e la giustizia, per questo motivo, vive.

In occasione della presa di Gerusalemme

20. Voi dite: ‘La via del Signore non è ben regolata!’, io vi giudicherò ciascuno secondo le vostre vie, o casa d’Israele!”.

21. Il dodicesimo anno della nostra deportazione, il decimo mese, il quinto giorno del mese, un fuggiasco da Gerusalemme venne da me e mi disse: “La città è presa!”.

22. La sera prima della venuta del fuggiasco, la mano dell’Eterno era stata sopra di me, ed egli mi aveva aperto la bocca, prima che egli venisse da me la mattina; la bocca mi fu aperta, e io non fui più muto.

23. La parola dell’Eterno mi fu rivolta in questi termini:

24. “Figlio d’uomo, gli abitanti di quelle rovine, nel paese d’Israele, dicono: ‘Abraamo era solo, eppure ebbe il possesso del paese; noi siamo molti, il possesso del paese è dato a noi’.

25. Perciò, di’ loro: Così parla il Signore, l’Eterno: ‘Voi mangiate la carne con il sangue, alzate gli occhi verso i vostri idoli, spargete il sangue, e dovreste possedere il paese?

26. Voi vi appoggiate sulla vostra spada, commettete abominazioni, ciascuno di voi contamina la moglie del prossimo, e dovreste possedere il paese?’.

27. Di’ loro così: Così parla il Signore, l’Eterno: ‘Com’è vero che io vivo, quelli che stanno fra quelle rovine cadranno per la spada; quelli che sono per i campi li darò in pasto alle bestie; quelli che sono nelle fortezze e nelle caserme moriranno di peste!

28. Io ridurrò il paese in una desolazione, in un deserto; l’orgoglio della sua forza verrà meno e i monti d’Israele saranno così desolati, che nessuno vi passerà più.

29. Essi conosceranno che io sono l’Eterno, quando avrò ridotto il paese in una desolazione, in un deserto, per tutte le abominazioni che hanno commesso’.

30. Quanto a te, figlio d’uomo, i figli del tuo popolo discorrono di te presso le mura e sulle porte delle case; parlano l’uno con l’altro e ognuno con il proprio fratello, e dicono: ‘Venite dunque ad ascoltare qual è la parola che procede dall’Eterno!’.

31. Vengono da te come fa la folla; il mio popolo si siede davanti a te e ascolta le tue parole, ma non le mette in pratica; perché, con la bocca mostra molto amore, ma il suo cuore va dietro alla sua avidità.

32. Ecco, tu sei per loro come una canzone d’amore di uno che ha una bella voce e sa suonare bene; essi ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica;

33. ma quando la cosa avverrà - ed ecco che sta per avvenire - essi conosceranno che in mezzo a loro c’è stato un profeta”.

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