Ezechiele 4 DB1885
1. E TU, figliuol d'uomo, prenditi un mattone, e mettitelo davanti, e disegna sopra esso una città, cioè Gerusalemme.
2. E ponvi l'assedio, e fabbrica delle bastie contro ad essa, e fa' contro a lei un argine, e ponvi campo, e disponi contro a lei d'ogn'intorno dei trabocchi.
3. Prenditi eziandio una piastra di ferro, e ponila per muro di ferro fra te, e la città; e ferma la tua faccia contro ad essa, e sia assediata, e tu assediala. Questo è un segno alla casa d'Israele.
4. Poi giaci sopra il tuo lato sinistro, e metti sopra esso l'iniquità della casa di Israele; tu porterai la loro iniquità per tanto numero di giorni, quanti tu giacerai sopra quello.
5. Ed io ti ordino gli anni della loro iniquità, secondo il numero de' giorni che tu giacerai così, che saranno trecennovanta giorni; e così porterai l'iniquità della casa d'Israele.
6. E, quando tu avrai compiuti questi giorni, giaci di nuovo sopra il tuo lato destro, e porta l'iniquità della casa di Giuda per quaranta giorni; io ti ordino un giorno per un anno.
7. E ferma la tua faccia all'assedio di Gerusalemme, e sbracciati, e profetizza contro ad essa.
8. Ed ecco, io ti metto delle funi addosso, e tu non potrai voltarti da un lato in su l'altro, finchè tu non abbi compiuti i giorni del tuo assedio.
9. Prenditi eziandio del frumento, e dell'orzo, e delle fave, e delle lenti, e del miglio, e della veccia; e metti quelle cose in un vasello, e fattene del pane, e di quello mangia tutti i giorni che tu giacerai sopra il tuo lato, cioè trecennovanta giorni.
10. E sia il tuo cibo che tu mangerai di peso di venti sicli per giorno; mangialo di tempo in tempo.
11. Bevi eziandio l'acqua a misura, la sesta parte d'un hin per giorno; bevi di tempo in tempo.
12. E mangia una focaccia d'orzo, che sia cotta con isterco d'uomo; cuocila in lor presenza.
13. E il Signore disse: Così mangeranno i figliuoli d'Israele il pan loro contaminato, fra le genti dove io li scaccerò.
14. Ed io dissi: Ahi Signore Iddio! ecco, la mia persona non è stata contaminata, e non ho mai, dalla mia fanciullezza infino ad ora, mangiato carne di bestia morta da sè, nè lacerata dalle fiere; e non mi è giammai entrata nella bocca alcuna carne abbominevole.
15. Ed egli mi disse: Vedi, io ti do sterco di bue, in luogo di sterco d'uomo: cuoci con esso il tuo pane.
16. Poi mi disse: Figliuol d'uomo, ecco, io rompo il sostegno del pane in Gerusalemme; ed essi mangeranno il pane a peso, e con angoscia; e berranno l'acqua a misura, e con ismarrimento;
17. acciocchè pane ed acqua manchino loro, e sieno smarriti, riguardandosi l'un l'altro, e si struggano per la loro iniquità.