Esdra 7 DB1885
1. ORA, dopo queste cose, sotto il regno di Artaserse, re di Persia, Esdra, figliuolo di Seraia, figliuolo di Azaria, figliuolo di Hilchia,
2. figliuolo di Sallum, figliuolo di Sadoc, figliuolo di Ahitub,
3. figliuolo di Amaria, figliuolo di Azaria, figliuolo di Meraiot,
4. figliuolo di Zerahia, figliuolo di Uzzi,
5. figliuolo di Bucchi, figliuolo di Abisua, figliuolo di Finees, figliuolo di Eleazaro, figliuolo d'Aaronne, sommo sacerdote;
6. esso Esdra ritornò in Babilonia (or egli era scriba, esercitato nella Legge di Mosè, la quale il Signore Iddio d'Israele avea data), e il re gli diede tutto ciò ch'egli domandò, secondo che la mano del Signore Iddio suo era sopra lui.
7. E con lui ritornarono in Gerusalemme de' figliuoli d'Israele, e de' sacerdoti, e dei Leviti, e de' cantori, e de' portinai, e dei Netinei; l'anno settimo del re Artaserse.
8. Ed egli arrivò in Gerusalemme al quinto mese dell'anno settimo del re.
9. Perciocchè al primo giorno del primo mese fu fermata la dipartita di Babilonia; e al primo giorno del quinto mese egli arrivò in Gerusalemme, secondo che la mano del Signore era buona sopra lui.
10. Conciossiachè Esdra avesse disposto il cuor suo, per ricercar la Legge del Signore, e per eseguirla, e per insegnare gli statuti, e le leggi in Israele.
11. Or questo è il tenore delle lettere che il re Artaserse diede ad Esdra sacerdote, e scriba, scriba delle parole de' comandamenti del Signore, e de' suoi statuti dati a Israele:
12. Artaserse, re dei re, ad Esdra sacerdote, scriba della Legge dell'Iddio del cielo: compiuta salute, ecc.
13. Da me è stato fatto un decreto, che tutti quelli d'infra il popolo d'Israele, e de' sacerdoti loro, e de' Leviti, che nel mio regno si disporranno volontariamente ad andare in Gerusalemme, vadano teco.
14. Perciocchè tu sei mandato dal re, e da' suoi sette consiglieri, per informarti in Giudea ed in Gerusalemme, intorno alla Legge dell'Iddio tuo, che tu hai in mano;
15. e per portar l'argento e l'oro che il re e i suoi consiglieri hanno volontariamente offerto all'Iddio d'Israele, la cui abitazione è in Gerusalemme;
16. e tutto l'argento e l'oro che tu troverai in tutta la provincia di Babilonia, insieme con le offerte volontarie del popolo, e de' sacerdoti, le quali faranno per la Casa dell'Iddio loro, che è in Gerusalemme.
17. Acciocchè con que' danari tu comperi prontamente giovenchi, montoni ed agnelli, insieme con le loro offerte di panatica e da spandere; e che tu li offerisca sopra l'Altare della Casa del vostro Dio, che è in Gerusalemme.
18. E del rimanente dell'oro e dell'argento fatene ciò che parrà a te ed a' tuoi fratelli, secondo la volontà del vostro Dio.
19. E quant'è agli arredi che ti son dati per lo servigio della Casa dell'Iddio tuo, rimettili nel cospetto dell'Iddio di Gerusalemme.
20. E le altre cose necessarie per la Casa dell'Iddio tuo, le quali ti accaderà fornire, tu le fornirai della camera del re.
21. Ed io Artaserse, il re, ordino a tutti voi tesorieri che siete di là dal fiume, che tutto quello che il sacerdote Esdra, scriba della Legge dell'Iddio del cielo, vi chiederà, sia incontanente fatto,
22. fino a cento talenti d'argento, e fino a cento cori di grano, fino a cento bati di vino, e fino a cento bati d'olio; e del sale senza alcuna prescritta quantità.
23. Tutto ciò che è del comandamento dell'Iddio del cielo, intorno alla sua Casa, sia prontamente fatto; perchè vi sarebbe egli indegnazione contro al regno, al re, ed a' suoi figliuoli?
24. Vi facciamo, oltre a ciò assapere che niuno abbia podestà d'imporre tributo, taglia, o gabella, ad alcun sacerdote, o Levita, o cantore, o portinaio, o Netineo, od altro ministro di cotesta Casa di Dio.
25. E tu, Esdra, secondo la sapienza dell'Iddio tuo, che tu hai in mano, costituisci rettori, e giudici, i quali rendano ragione a tutto quel popolo che è di là dal fiume, cioè a tutti coloro che hanno conoscenza delle leggi dell'Iddio tuo; e insegnatele a quelli che non le sapranno.
26. E se v'è alcuno che non metta in opera la Legge dell'Iddio tuo, e la legge del re, siane incontanente fatta giustizia, o per morte, o per bando, o per ammenda in danari, o per prigione.
27. Benedetto sia il Signore Iddio de' nostri padri, il quale ha messa una tal cosa nel cuor del re, per onorar la Casa del Signore, che è in Gerusalemme;
28. ed ha fatto che io ho trovata benignità appo il re, ed appo i suoi consiglieri, ed appo tutti i suoi potenti principi. Io dunque, essendomi fortificato, secondo che la mano del Signore Iddio mio era sopra me, adunai i capi d'Israele, acciocchè ritornassero meco.