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Galati 4 DB1885

« Il vangelo affranca dalla legge

1. ORA, io dico che in tutto il tempo che l'erede è fanciullo, non è punto differente dal servo, benchè egli sia signore di tutto.

2. Anzi egli è sotto tutori e curatori, fino al tempo ordinato innanzi dal padre.

3. Così ancora noi, mentre eravamo fanciulli, eravamo tenuti in servitù sotto gli elementi del mondo.

4. Ma, quando è venuto il compimento del tempo, Iddio ha mandato il suo Figliuolo, fatto di donna, sottoposto alla legge;

5. affinchè riscattasse coloro ch' eran sotto la legge, acciocchè noi ricevessimo l'adottazione.

6. Ora, perciocchè voi siete figliuoli, Iddio ha mandato lo Spirito del suo Figliuolo ne' cuori vostri, che grida: Abba, Padre.

7. Talchè tu non sei più servo, ma figliuolo; e se tu sei figliuolo, sei ancora erede di Dio, per Cristo.

8. Ma allora voi, non conoscendo Iddio, servivate a coloro che di natura non sono dii.

9. Ed ora, avendo conosciuto Iddio; anzi più tosto essendo stati conosciuti da Dio, come vi rivolgete di nuovo a' deboli e poveri elementi, a' quali, tornando addietro, volete di nuovo servire?

10. Voi osservate giorni, e mesi, e stagioni, ed anni.

11. Io temo di voi, ch'io non abbia faticato invano inverso voi.

12. Siate come sono io, perciocchè io ancora son come voi; fratelli, io ve ne prego, voi non mi avete fatto alcun torto.

13. Ora, voi sapete come per l'addietro io vi evangelizzai con infermità della carne.

14. E voi non isprezzaste, nè schifaste la mia prova, che era nella mia carne; anzi mi accoglieste come un angelo di Dio, come Cristo Gesù stesso.

15. Che cosa adunque vi faceva così predicar beati? poichè io vi rendo testimonianza che se fosse stato possibile, voi vi sareste cavati gli occhi, e me li avreste dati.

16. Son io dunque divenuto vostro nemico, proponendovi la verità?

17. Coloro sono zelanti per voi, non onestamente; anzi vi vogliono distaccare da noi, acciocchè siate zelanti per loro.

18. Or egli è bene d'esser sempre zelanti in bene, e non solo quando io son presente fra voi.

19. Deh! figlioletti miei, i quali io partorisco di nuovo, finchè Cristo sia formato in voi!

Sara ed Agar, allegoria dei due patti

20. Or io desidererei ora esser presente fra voi, e mutar la mia voce, perciocchè io son perplesso di voi.

21. DITEMI, voi che volete essere sotto la legge, non udite voi la legge?

22. Poichè egli è scritto, che Abrahamo ebbe due figliuoli: uno della serva, e uno della franca.

23. Or quel che era della serva fu generato secondo la carne; ma quel che era della franca fu generato per la promessa.

24. Le quali cose hanno un senso allegorico; poichè quelle due donne sono i due patti: l'uno dal monte Sina, che genera a servitù, il quale è Agar.

25. Perciocchè Agar è Sina, monte in Arabia; e corrisponde alla Gerusalemme del tempo presente; ed è serva, co' suoi figliuoli.

26. Ma la Gerusalemme di sopra è franca; la quale è madre di tutti noi.

27. Poichè egli è scritto: Rallegrati, o sterile che non partorivi; prorompi, e grida, tu che non sentivi doglie di parto; perciocchè più saranno i figliuoli della lasciata, che di colei che avea il marito.

28. Or noi, fratelli, nella maniera d'Isacco, siamo figliuoli della promessa.

29. Ma come allora quel che era generato secondo la carne, perseguiva quel che era generato secondo lo spirito, così ancora avviene al presente.

30. Ma, che dice la scrittura? Caccia fuori la serva, e il suo figliuolo; perciocchè il figliuol della serva non sarà erede col figliuol della franca.

31. Così adunque, fratelli, noi non siamo figliuoli della serva, ma della franca.

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