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Genesi 34 IRB20

« Dina rapita da Sichem

1. Dina, la figlia che Lea aveva partorito a Giacobbe, uscì per vedere le figlie del paese.

2. E Sichem, figlio di Camor l’Ivveo, principe del paese, avendola vista, la rapì, si unì a lei e la violentò.

3. E l’anima sua si appassionò per Dina, figlia di Giacobbe; egli amò la fanciulla, e parlò al cuore di lei.

4. Poi disse a Camor suo padre: “Dammi questa fanciulla per moglie”.

5. Ora Giacobbe udì che egli aveva disonorato sua figlia Dina; e quando i suoi figli erano ai campi con il suo bestiame, Giacobbe tacque finché non furono tornati.

6. Allora Camor, padre di Sichem, si recò da Giacobbe per parlargli.

7. E i figli di Giacobbe, appena ebbero udito il fatto, tornarono dai campi; questi uomini furono addolorati e fortemente adirati perché costui aveva commesso un’infamia in Israele, unendosi con la figlia di Giacobbe: cosa che non si doveva fare.

8. E Camor parlò loro, dicendo: “L’anima di mio figlio Sichem si è unita strettamente a vostra figlia; dategliela per moglie

9. e imparentatevi con noi; dateci le vostre figlie, e prendetevi le figlie nostre.

10. Voi abiterete con noi, e il paese sarà a vostra disposizione; abitatelo, trafficate, e acquistate delle proprietà”.

11. Allora Sichem disse al padre e ai fratelli di Dina: “Fate che io trovi grazia agli occhi vostri, e vi darò quello che mi direte.

12. Imponetemi pure una grande dote e dei grandi doni; e io ve li darò come mi direte; ma datemi la fanciulla per moglie”.

13. I figli di Giacobbe risposero a Sichem e a Camor suo padre, e parlarono loro con astuzia, perché Sichem aveva disonorato Dina loro sorella;

14. e dissero loro: “Questa cosa non la possiamo fare; non possiamo dare nostra sorella a uno che non è circonciso; poiché questo, per noi, sarebbe una vergogna.

15. Soltanto a questa condizione acconsentiremo alla vostra richiesta: se vorrete essere come siamo noi, circoncidendo ogni maschio tra voi.

16. Allora vi daremo le nostre figlie, e noi ci prenderemo le vostre; abiteremo con voi, e diventeremo un popolo solo.

17. Ma se non ci volete ascoltare e non vi volete far circoncidere, noi prenderemo la nostra fanciulla e ce ne andremo”.

18. Le loro parole piacquero a Camor e Sichem, figlio di Camor.

I Sichemiti massacrati da Simeone e Levi

19. Il giovane non indugiò a fare la cosa, perché era affezionato alla figlia di Giacobbe, ed era l’uomo più onorato in tutta la casa di suo padre.

20. Camor e Sichem, suo figlio, vennero alla porta della loro città, e parlarono alla gente della loro città, dicendo:

21. “Questa è gente pacifica, qui tra noi; rimanga dunque pure nel paese e vi traffichi; poiché il paese è abbastanza ampio per loro. Noi prenderemo le loro figlie per mogli, e daremo le nostre a loro.

22. Ma soltanto a questa condizione questa gente acconsentirà ad abitare con noi per formare un popolo solo: che ogni maschio fra noi sia circonciso, come sono circoncisi loro.

23. Il loro bestiame, i loro beni, tutti i loro animali non saranno nostri? Acconsentiamo alla loro domanda ed essi abiteranno con noi”.

24. E tutti quelli che uscivano dalla porta della città diedero ascolto a Camor e a Sichem suo figlio; e ogni maschio fu circonciso: ognuno di quelli che uscivano dalla porta della città.

25. Ma il terzo giorno, mentre quelli erano sofferenti, due dei figli di Giacobbe, Simeone e Levi, fratelli di Dina, presero ciascuno la propria spada, assalirono la città che si riteneva sicura, e uccisero tutti i maschi.

26. Passarono anche a fil di spada Camor e Sichem suo figlio, presero Dina dalla casa di Sichem, e uscirono.

27. I figli di Giacobbe si gettarono sugli uccisi e saccheggiarono la città, perché la loro sorella era stata disonorata;

28. presero le loro greggi, le loro mandrie, i loro asini, quello che era in città, e quello che era per i campi,

29. e portarono via come bottino tutte le loro ricchezze, tutti i loro piccoli bambini, le loro mogli e tutto quello che si trovava nelle case.

30. Allora Giacobbe disse a Simeone e a Levi: “Voi mi causate grande pena, mettendomi in cattiva luce presso gli abitanti del paese, presso i Cananei e i Ferezei. Io ho poca gente; essi si raduneranno contro di me e mi assaliranno, e sarò distrutto: io con la mia casa”.

31. Ma essi risposero: “Doveva nostra sorella essere trattata come una prostituta?”.

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