Ebrei 10 IRB20
1. La legge, infatti, possiede soltanto un’ombra dei futuri beni, non la realtà stessa delle cose, perciò non può mai, con quei sacrifici che sono offerti continuamente, anno dopo anno, rendere perfetti quelli che si accostano a Dio.
2. Altrimenti non si sarebbe forse cessato di offrirli, non avendo più gli adoratori, una volta purificati, alcuna coscienza di peccati?
3. Invece in quei sacrifici è rinnovato ogni anno il ricordo dei peccati,
4. perché è impossibile che il sangue di tori e di capri tolga i peccati.
5. Perciò, entrando nel mondo, egli dice: “Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, ma mi hai preparato un corpo;
6. non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato.
7. Allora ho detto: ‘Ecco, io vengo’ (nel rotolo del libro è scritto di me) ‘per fare, o Dio, la tua volontà’”.
8. Dopo aver detto prima: “Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici, né offerte, né olocausti, né sacrifici per il peccato” ( i quali sono offerti secondo la legge), egli dice poi:
9. “Ecco, io vengo per fare la tua volontà”. Così egli abolisce il primo per stabilire il secondo.
10. In virtù di questa “volontà” noi siamo stati santificati, mediante l’offerta del corpo di Gesù Cristo fatta una volta per sempre.
11. Mentre ogni sacerdote è in piedi ogni giorno a svolgere il suo servizio e offrire molte volte gli stessi sacrifici che non possono mai togliere i peccati,
12. questi, dopo aver offerto un unico sacrificio per i peccati e per sempre, si è posto a sedere alla destra di Dio,
13. aspettando soltanto che i suoi nemici siano ridotti a essere lo sgabello dei suoi piedi.
14. Perché con un’unica offerta egli ha per sempre resi perfetti quelli che sono santificati.
15. E anche lo Spirito Santo ce ne rende testimonianza. Infatti, dopo aver detto:
16. “Questo è il patto che farò con loro dopo quei giorni, dice il Signore: io metterò le mie leggi nei loro cuori; e le scriverò nelle loro menti”, egli aggiunge:
17. “E non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro iniquità”.
Esortazione a perseverare nella fede18. Ora, dove c’è perdono di queste cose, non c’è più bisogno di offerta per il peccato.
19. Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel santuario in virtù del sangue di Gesù,
20. la via recente e vivente che egli ha inaugurata per noi attraverso la cortina, vale a dire la sua carne,
21. e avendo noi un grande sacerdote sopra la casa di Dio,
22. accostiamoci di vero cuore, con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell’aspersione che li purifica dalla cattiva coscienza e il corpo lavato d’acqua pura.
23. Riteniamo fermamente la confessione della nostra speranza, senza vacillare, perché fedele è colui che ha fatto le promesse.
24. E facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all’amore e alle buone opere,
25. non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno.
26. Perché, se pecchiamo volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non resta più alcun sacrificio per i peccati;
27. rimangono una terribile attesa del giudizio e l’ardore di un fuoco che divorerà gli avversari.
28. Uno che abbia violato la legge di Mosè muore senza misericordia sulla parola di due o tre testimoni.
29. Di quale peggiore castigo, pensate voi, sarà giudicato degno colui che avrà calpestato il Figlio di Dio e avrà tenuto per profano il sangue del patto con il quale è stato santificato, e avrà oltraggiato lo Spirito della grazia?
30. Poiché noi sappiamo chi è colui che ha detto: “A me appartiene la vendetta! Io darò la retribuzione!”. E ancora: “Il Signore giudicherà il suo popolo”.
31. È spaventoso cadere nelle mani del Dio vivente.
32. Ma ricordatevi di quei primi giorni, quando, dopo essere stati illuminati, avete sostenuto una grande lotta con sofferenze:
33. talvolta esposti agli oltraggi e ad afflizioni, altre volte partecipi della sorte di quelli che erano trattati così.
34. Infatti, voi simpatizzaste con i carcerati e accettaste con gioia la ruberia dei vostri beni, sapendo di avere per voi una ricchezza migliore e permanente.
35. Non gettate dunque via la vostra franchezza che ha una grande ricompensa!
36. Poiché avete bisogno di costanza, affinché, avendo fatta la volontà di Dio, otteniate ciò che vi è stato promesso. Perché:
37. “Ancora un brevissimo tempo, e colui che deve venire verrà e non tarderà;
38. ma il mio giusto vivrà per fede; e se si trae indietro, l’anima mia non lo gradisce”.
39. Ma noi non siamo di quelli che si tirano indietro a loro perdizione, ma di quelli che hanno fede per salvare l’anima.