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Isaia 14 IRB20

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1. L’Eterno infatti avrà pietà di Giacobbe, sceglierà ancora Israele e li ristabilirà sul loro suolo; lo straniero si unirà a essi e si stringerà alla casa di Giacobbe.

2. I popoli li prenderanno e li ricondurranno al loro luogo, la casa d’Israele li possederà nel paese dell’Eterno come servi e come serve; essi terranno prigionieri quelli che li avevano fatti prigionieri e domineranno sui loro oppressori.

3. Il giorno che l’Eterno ti avrà dato riposo dal tuo affanno, dalle tue agitazioni e dalla dura schiavitù alla quale eri stato assoggettato, tu pronuncerai questo canto sul re di Babilonia e dirai:

4. “Come! l’oppressore ha finito? la furia insolente è finita?

5. L’Eterno ha spezzato il bastone degli empi, lo scettro dei despoti.

6. Colui che furiosamente percuoteva i popoli con colpi senza tregua, colui che dominava rabbiosamente sulle nazioni, è inseguito senza misericordia.

7. Tutta la terra è in riposo, è tranquilla, la gente manda grida di gioia.

8. Perfino i cipressi e i cedri del Libano si rallegrano a causa tua. ‘Da quando tu sei atterrato’, essi dicono, ‘il boscaiolo non sale più contro di noi’.

9. Il soggiorno dei morti, laggiù, si agita per te, per venire a incontrarti al tuo arrivo; esso sveglia per te le ombre, tutti i prìncipi della terra; fa alzare dai loro troni tutti i re delle nazioni.

10. Tutti prendono la parola e ti dicono: ‘Anche tu dunque sei diventato debole come noi? anche tu sei dunque divenuto simile a noi?’.

11. Il tuo fasto e il suono dei tuoi saltèri sono stati fatti scendere nel soggiorno dei morti; sotto di te sta un letto di vermi, e i vermi sono la tua coperta.

12. Come mai sei caduto dal cielo, astro mattutino, figlio dell’aurora? Come mai sei atterrato, tu che calpestavi le nazioni?

13. Nel tuo cuore dicevi: ‘Io salirò in cielo, eleverò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; io mi siederò sul monte dell’assemblea, nella parte estrema del settentrione;

14. salirò sulle parti più alte delle nubi, sarò simile all’Altissimo’.

15. Invece ti hanno fatto scendere nel soggiorno dei morti, nelle profondità della fossa!

16. Quelli che ti vedono fissano su di te lo sguardo, ti considerano attentamente, e dicono: ‘È questo l’uomo che faceva tremare la terra, che agitava i regni,

17. che riduceva il mondo in un deserto, ne distruggeva le città, e non rimandava mai liberi a casa i suoi prigionieri?’.

18. Tutti i re delle nazioni, tutti quanti riposano in gloria ciascuno nella propria casa;

19. ma tu sei stato gettato lontano dalla tua tomba come un rampollo abominevole coperto di uccisi trafitti con la spada, calati sotto i sassi della fossa, come un cadavere calpestato.

20. Tu non sarai riunito a loro nella sepoltura perché hai distrutto il tuo paese, hai ucciso il tuo popolo; della razza dei malfattori non si parlerà mai più.

21. Preparate il massacro dei suoi figli, a causa dell’iniquità dei loro padri! Che non si rialzino più a conquistare la terra, a riempire il mondo di città!

22. Io sorgerò contro di loro”, dice l’Eterno degli eserciti, “sterminerò di Babilonia il nome, i superstiti, la razza e la discendenza”, dice l’Eterno.

Profezia contro gli Assiri

23. “Ne farò il dominio del porcospino, un luogo di paludi, la spazzerò con la scopa della distruzione”, dice l’Eterno degli eserciti.

24. L’Eterno degli eserciti lo ha giurato, dicendo: “In verità, come io penso, così sarà; come ho deciso, così avverrà.

25. Frantumerò l’Assiro nel mio paese, lo calpesterò sui miei monti; allora il suo giogo sarà tolto da essi, e il suo carico sarà tolto dalle loro spalle”.

26. Questo è il piano deciso contro tutta la terra; questa è la mano stesa contro tutte le nazioni.

Profezia contro i Filistei

27. L’Eterno degli eserciti ha fatto questo piano; chi lo renderà vano? La sua mano è stesa, chi gliela farà ritirare?

28. L’anno della morte di Acaz fu pronunciato questa profezia:

29. “Non ti rallegrare, o Filistia tutta quanta, perché la verga che ti colpiva è spezzata! poiché dalla radice del serpente uscirà una vipera, e il suo frutto sarà un drago volante.

30. I più poveri avranno di che nutrirsi, e i bisognosi riposeranno al sicuro; ma io farò morire di fame la tua radice e quello che rimarrà di te sarà ucciso.

31. Urla, o porta! grida, o città! Trema, o Filistia tutta quanta! Poiché dal nord viene un fumo, e nessuno si sbanda dalla sua schiera”.

32. E che cosa si risponderà ai messaggeri di questa nazione? “Che l’Eterno ha fondato Sion e che in essa gli afflitti del suo popolo trovano rifugio”.

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