Isaia 47 IRB20
1. “Scendi e siedi sulla polvere, o vergine figlia di Babilonia! Siediti a terra, senza trono, o figlia dei Caldei! poiché non sarai più chiamata la delicata, la voluttuosa.
2. Metti mano alla mola e macina farina; togliti il velo, alzati lo strascico, scopriti la gamba e passa i fiumi!
3. Si scopra la tua nudità, si veda la tua vergogna; io farò vendetta e non risparmierò anima viva.
4. Il nostro Redentore si chiama l’Eterno degli eserciti, il Santo d’Israele.
5. Siediti in silenzio e va’ nelle tenebre, o figlia dei Caldei, poiché non sarai più chiamata la signora dei regni.
6. Io mi adirai contro il mio popolo, profanai la mia eredità e li diedi in mano tua; tu non avesti per essi alcuna pietà; facesti gravare duramente il tuo giogo sul vecchio,
7. e dicesti: ‘Io sarò signora per sempre’. Non prendesti a cuore e non immaginasti la fine di tutto questo.
8. Ora dunque ascolta questo, o voluttuosa, che te ne stai seduta al sicuro, e dici nel tuo cuore: ‘Io, e nessun altro all’infuori di me! Io non rimarrò mai vedova, e non saprò cosa significhi essere privata dei figli’;
9. ma queste due cose ti avverranno in un attimo, in uno stesso giorno: privazione di figli e vedovanza; ti piomberanno addosso tutte assieme, nonostante la moltitudine dei tuoi sortilegi e la grande abbondanza dei tuoi incantesimi.
10. Tu ti fidavi della tua malizia e dicevi: ‘Nessuno mi vede’, la tua saggezza e la tua scienza ti hanno sedotta, e tu dicevi nel tuo cuore:
11. ‘Io, e nessun altro all’infuori di me’. Ma verrà sopra di te un male che non saprai come scongiurare; ti piomberà addosso una calamità che non potrai allontanare con nessuna espiazione; e ti cadrà repentinamente addosso una rovina che non avrai previsto.
12. Sta’ pure con i tuoi incantesimi e con la moltitudine dei tuoi sortilegi, nei quali ti sei affaticata fin dalla tua giovinezza! forse potrai trarne profitto, forse riuscirai a incutere terrore.
13. Tu sei stanca di tutte le tue consultazioni; si alzino dunque quelli che misurano il cielo, che osservano le stelle, che fanno pronostici a ogni novilunio e ti salvino dalle cose che ti piomberanno addosso!
14. Ecco, essi sono come stoppia; il fuoco li consuma; non salveranno la loro vita dalla violenza della fiamma; non ne rimarrà brace a cui scaldarsi, né fuoco davanti al quale sedersi.
15. Questa sarà la sorte di quelli intorno a cui ti sei affaticata. Quelli che hanno trafficato con te fin dalla tua giovinezza andranno errando ognuno per conto suo, e non ci sarà nessuno che ti salvi”.