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Isaia 59 IRB20

« Le colpe d’Israele. Promessa di liberazione

1. Ecco, la mano dell’Eterno non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo duro per udire;

2. ma sono le vostre iniquità quelle che hanno posto una barriera fra voi e il vostro Dio, sono i vostri peccati quelli che gli hanno fatto nascondere il suo volto da voi, per non darvi più ascolto.

3. Poiché le vostre mani sono contaminate dal sangue e le vostre dita dall’iniquità; le vostre labbra proferiscono menzogna, la vostra lingua sussurra perversità.

4. Nessuno muove causa con giustizia, nessuno la discute con verità; si appoggiano su ciò che non è, dicono menzogne, concepiscono il male e partoriscono iniquità.

5. Covano uova di serpente, tessono tele di ragno; chi mangia delle loro uova muore, e l’uovo che uno schiaccia, dà fuori una vipera.

6. Le loro tele non diventeranno vestiti, né costoro si copriranno delle loro opere; le loro opere sono opere d’iniquità, nelle loro mani vi sono atti di violenza.

7. I loro piedi corrono al male ed essi si affrettano a spargere sangue innocente; i loro pensieri sono pensieri di iniquità, la desolazione e la rovina sono sulla loro strada.

8. Non conoscono la via della pace e non c’è giustizia nel loro procedere; si fanno dei sentieri tortuosi, chiunque vi cammina non conosce la pace.

9. Perciò la rettitudine è lontano da noi e non arriva fino a noi la giustizia; noi aspettiamo la luce ed ecco le tenebre; aspettiamo il chiarore del giorno, ma camminiamo nel buio.

10. Andiamo tastando la parete come i ciechi, andiamo a tastoni come chi non ha occhi; inciampiamo in pieno mezzogiorno come nel crepuscolo, in mezzo all’abbondanza sembriamo dei morti.

11. Tutti quanti brontoliamo come orsi, gemiamo come colombe; aspettiamo la rettitudine, ed essa non viene; la salvezza, ed essa si allontana da noi.

12. Poiché le nostre trasgressioni si sono moltiplicate davanti a te e i nostri peccati testimoniano contro di noi; sì, le nostre trasgressioni ci stanno davanti e le nostre iniquità le conosciamo.

13. Siamo stati ribelli all’Eterno e lo abbiamo rinnegato, ci siamo tirati indietro dal seguire il nostro Dio, abbiamo parlato di oppressione e di rivolta, abbiamo concepito e meditato in cuore parole di menzogna.

14. La rettitudine si è ritirata e la giustizia è rimasta lontana; poiché la verità soccombe sulla piazza pubblica e la rettitudine non può entrarvi;

15. la verità è scomparsa e chi si allontana dal male si espone a essere spogliato. L’Eterno ha visto, e gli è dispiaciuto che non ci sia più rettitudine;

16. ha visto che non c’era più un uomo e si è stupito che nessuno intervenisse; allora il suo braccio gli è venuto in aiuto, e la sua giustizia lo ha sostenuto;

17. egli si è rivestito di giustizia come di una corazza, si è messo in capo l’elmo della salvezza, ha indossato gli abiti della vendetta, si è avvolto di gelosia come in un manto.

18. Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere: il furore ai suoi avversari, il contraccambio ai suoi nemici; alle isole darà la loro retribuzione.

19. Così si temerà il nome dell’Eterno dall’occidente e la sua gloria dall’oriente; quando l’avversario verrà come una fiumana, lo Spirito dell’Eterno lo metterà in fuga.

20. “Un redentore verrà per Sion e per quelli di Giacobbe che si convertiranno dalla loro rivolta”, dice l’Eterno.

21. “Quanto a me”, dice l’Eterno, “questo è il patto che io stabilirò con loro: il mio Spirito che riposa su di te e le mie parole che ho messo nella tua bocca non si allontaneranno mai dalla tua bocca né dalla bocca della tua discendenza né dalla bocca della discendenza della tua discendenza”, dice l’Eterno, “da ora e per sempre”.

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