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Isaia 60 IRB20

« La gloria della nuova Gerusalemme

1. “Sorgi, risplendi, poiché la tua luce è giunta e la gloria dell’Eterno è spuntata sopra di te!

2. Poiché, ecco, le tenebre coprono la terra e una fitta oscurità avvolge i popoli, ma su di te sorge l’Eterno e la sua gloria appare su di te.

3. Le nazioni cammineranno alla tua luce e i re allo splendore della tua aurora.

4. Alza gli occhi e guardati attorno: tutti si radunano e vengono da te; i tuoi figli giungono da lontano, le tue figlie arrivano, portate in braccio.

5. Allora guarderai e sarai raggiante, il tuo cuore palpiterà forte e si allargherà, poiché l’abbondanza del mare si volgerà verso di te, la ricchezza delle nazioni verrà da te.

6. Moltitudini di cammelli ti copriranno, dromedari di Madian e di Efa; quelli di Seba verranno tutti, portando oro e incenso e proclamando le lodi dell’Eterno.

7. Tutte le greggi di Chedar si raduneranno presso di te, i montoni di Nebaiot saranno al tuo servizio; saliranno sul mio altare come offerta gradita, e io farò risplendere la gloria della mia casa gloriosa.

8. Chi sono mai costoro che volano come una nuvola, come colombi verso le loro colombaie?

9. Sono le isole che spereranno in me e avranno alla loro testa le navi di Tarsis, per ricondurre i tuoi figli da lontano con il loro argento o con il loro oro, per onorare il nome dell’Eterno, del tuo Dio, del Santo d’Israele, che ti avrà glorificato.

10. I figli dello straniero ricostruiranno le tue mura e i loro re saranno al tuo servizio; poiché io ti ho colpita nel mio sdegno, ma nella mia benevolenza ho avuto pietà di te.

11. Le tue porte saranno sempre aperte; non saranno chiuse né giorno né notte, per lasciare entrare in te la ricchezza delle nazioni e i loro re in corteo.

12. Poiché la nazione e il regno che non vorranno servirti, periranno: quelle nazioni saranno completamente distrutte.

13. La gloria del Libano verrà a te, il cipresso, il platano e il larice verranno assieme per ornare il luogo del mio santuario, e io renderò glorioso il luogo dove posano i miei piedi.

14. I figli di quelli che ti avranno oppresso verranno a te, abbassandosi; tutti quelli che ti avranno disprezzato si prostreranno fino alla pianta dei tuoi piedi, e ti chiameranno ‘la Città dell’Eterno’, ‘la Sion del Santo d’Israele’.

15. Invece di essere abbandonata, odiata, al punto che anima viva non passava più da te, sarai motivo di vanto nei secoli, e di gioia per ogni età.

16. Tu succhierai il latte delle nazioni, succhierai al seno dei re e riconoscerai che io, l’Eterno, sono il tuo Salvatore, io, il Potente di Giacobbe, sono il tuo Redentore.

17. Invece del bronzo farò venire dell’oro; invece del ferro farò venire dell’argento; invece del legno, bronzo; invece di pietre, ferro; io ti darò la pace come magistrato, la giustizia come governatore.

18. Non si udrà più parlare di violenza nel tuo paese, di devastazione e di rovina nei tuoi confini; ma chiamerai le tue mura: ‘Salvezza’, e le tue porte: ‘Lode’.

19. Il sole non sarà più la tua luce nel giorno; e la luna non ti illuminerà più con il suo chiarore; ma l’Eterno sarà la tua luce perenne e il tuo Dio sarà la tua gloria.

20. Il tuo sole non tramonterà più e la tua luna non calerà più; poiché l’Eterno sarà la tua luce perenne e i giorni del tuo lutto saranno finiti.

21. Il tuo popolo sarà tutto quanto un popolo di giusti; essi possederanno il paese per sempre: essi, che sono il germoglio da me piantato, l’opera delle mie mani, per manifestare la mia gloria.

22. Il più piccolo diventerà un migliaio; il minimo, una nazione potente. Io, l’Eterno, affretterò le cose a suo tempo”.

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