Giacomo 2 IRB20
1. Fratelli miei, la vostra fede nel nostro Signore Gesù Cristo, il Signore della gloria, sia immune da riguardi personali.
2. Perché, se nella vostra assemblea entra un uomo con l’anello d’oro, vestito splendidamente, e vi entra pure un povero con vesti sudicie,
3. voi avete riguardo a quello che veste splendidamente e gli dite: “Tu, siedi qui in un posto onorevole” e al povero dite: “Tu, stattene là in piedi o siedi in terra accanto al mio sgabello”,
4. non fate in voi stessi una discriminazione e non diventate giudici dai pensieri malvagi?
5. Ascoltate, fratelli miei diletti: Dio non ha forse scelto quelli che sono poveri secondo il mondo perché siano ricchi in fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano?
6. Ma voi avete disprezzato il povero! Non sono forse i ricchi quelli che vi opprimono e che vi trascinano davanti ai tribunali?
7. Non sono essi quelli che bestemmiano il buon nome che è stato invocato su di voi?
8. Certo, se adempite la legge regale, come dice la Scrittura: “Ama il tuo prossimo come te stesso”, fate bene;
9. ma se avete dei riguardi personali, voi commettete un peccato essendo dalla legge convinti quali trasgressori.
10. Poiché chiunque avrà osservato tutta la legge, e avrà fallito in un solo punto, si rende colpevole su tutti i punti.
11. Poiché colui che ha detto: “Non commettere adulterio” ha detto anche: “Non uccidere”. Ora, se tu non commetti adulterio ma uccidi, sei diventato trasgressore della legge.
12. Parlate e agite, perciò, come dovendo essere giudicati da una legge di libertà.
La fede e le opere13. Perché il giudizio è senza misericordia per colui che non ha usato misericordia: la misericordia invece trionfa sul giudizio.
14. A che giova, fratelli miei, se uno dice di avere fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo?
15. Se un fratello o una sorella sono nudi e mancanti del cibo quotidiano,
16. e uno di voi dice loro: “Andatevene in pace, scaldatevi e saziatevi”, ma non date loro le cose necessarie al corpo, a che giova?
17. Così è della fede; se non ha opere, è per sé stessa morta.
18. Anzi uno piuttosto dirà: “Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede”.
19. Tu credi che c’è un solo Dio e fai bene, anche i demòni lo credono e tremano.
20. Ma vuoi, o insensato, renderti conto che la fede senza le opere non ha valore?
21. Abraamo, nostro padre, non fu egli giustificato per le opere quando offrì suo figlio Isacco sull’altare?
22. Tu vedi che la fede operava insieme con le sue opere e che per le opere la sua fede fu resa completa;
23. così fu adempiuta la Scrittura che dice: “Abraamo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto come giustizia” e fu chiamato amico di Dio.
24. Voi vedete che l’uomo è giustificato per opere e non per fede soltanto.
25. E così Raab, la prostituta, non fu anche lei giustificata per le opere quando accolse gli inviati e li mandò via per un’altra strada?
26. Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.