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Giacomo 3 IRB20

« Tenere a freno la lingua

1. Fratelli miei, non siate molti a fare da maestri, sapendo che ne riceveremo un più severo giudizio.

2. Poiché tutti sbagliamo in molte cose. Se uno non sbaglia nel parlare, è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo.

3. Se mettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci ubbidiscano, noi guidiamo anche tutto quanto il loro corpo.

4. Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e siano sospinte da venti impetuosi, sono dirette da un piccolissimo timone, dovunque vuole il timoniere.

5. Così anche la lingua è un piccolo membro e si vanta di grandi cose. Vedete un piccolo fuoco, che grande foresta incendia!

6. Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell’ingiustizia. Posta com’è fra le nostre membra, contamina tutto il corpo, infiamma il corso della vita ed è infiammata dalla geenna.

7. Ogni sorta di bestie e di uccelli, di rettili e di animali marini si doma, ed è stata domata dalla razza umana,

8. ma la lingua nessun uomo la può domare: è un male inquieto, è piena di veleno mortale.

9. Con essa benediciamo il Signore e Padre e con essa malediciamo gli uomini che sono fatti a somiglianza di Dio.

10. Dalla medesima bocca procede benedizione e maledizione.

11. Fratelli miei, non dev’essere così. La fonte getta forse dalla medesima apertura il dolce e l’amaro?

La sapienza che viene dall’alto

12. Può, fratelli miei, un fico fare olive o una vite fichi? Neppure una fonte salata può dare acqua dolce.

13. Chi è saggio e intelligente fra voi? Mostri con la buona condotta le sue opere in mansuetudine di sapienza.

14. Ma, se avete nel vostro cuore dell’invidia amara e uno spirito di contesa, non vi gloriate e non mentite contro la verità.

15. Questa non è la sapienza che scende dall’alto, anzi è terrena, carnale, diabolica.

16. Poiché dove sono invidia e contesa, c’è disordine e ogni cattiva azione.

17. Ma la sapienza dall’alto prima è pura, poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parzialità e senza ipocrisia.

18. Il frutto della giustizia si semina nella pace per quelli che si adoperano alla pace.

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