Geremia 16 IRB20
1. La parola dell’Eterno mi fu rivolta in questi termini:
2. “Non prendere moglie e non avere figli né figlie in questo luogo”.
3. Poiché così parla l’Eterno riguardo ai figli e alle figlie che nascono in questo paese, alle madri che li partoriscono e ai padri che li generano in questo paese:
4. “Essi moriranno consumati dalle malattie, non saranno rimpianti e non avranno sepoltura; serviranno di letame sulla faccia della terra; saranno consumati dalla spada e dalla fame e i loro cadaveri saranno pasto per gli uccelli del cielo e per le bestie della terra”.
5. Poiché così parla l’Eterno: “Non entrare nella casa del lutto, non andare a fare cordoglio con loro né a compiangerli, perché”, dice l’Eterno, “io ho ritirato da questo popolo la mia pace, la mia benignità, la mia compassione.
6. Grandi e piccoli moriranno in questo paese; non avranno sepoltura, non si farà cordoglio per loro, nessuno si farà incisioni addosso o si raderà per loro;
7. non si spezzerà per loro il pane del lutto per consolarli di un morto, non si offrirà loro da bere la coppa della consolazione per un padre o per una madre.
8. Allo stesso modo non entrare in nessuna casa di convito per sederti con loro a mangiare e a bere”.
9. Poiché così parla l’Eterno degli eserciti, l’Iddio d’Israele: “Ecco, io farò cessare in questo luogo, davanti ai vostri occhi, ai giorni vostri, il grido di gioia, il grido di esultanza, la voce dello sposo e la voce della sposa.
10. Avverrà che quando tu annuncerai a questo popolo tutte queste cose, essi ti diranno: ‘Perché l’Eterno ha pronunciato contro di noi tutta questa grande calamità? Qual è la nostra iniquità? Qual è il peccato che abbiamo commesso contro l’Eterno, il nostro Dio?’.
11. Allora tu risponderai loro: ‘Perché i vostri padri mi hanno abbandonato’, dice l’Eterno, ‘sono andati dietro ad altri dèi, li hanno serviti e si sono prostrati davanti a loro, hanno abbandonato me e non hanno osservato la mia legge.
12. E voi avete fatto anche peggio dei vostri padri; perché, ecco, ciascuno cammina seguendo la caparbietà del suo cuore malvagio, per non dare ascolto a me;
13. perciò io vi scaccerò da questo paese in un paese che né voi né i vostri padri avete conosciuto; e là servirete giorno e notte altri dèi, perché io non vi farò grazia’”.
14. “Perciò, ecco, i giorni vengono”, dice l’Eterno, “in cui non si dirà più: ‘Per la vita dell’Eterno, che condusse i figli d’Israele fuori dal paese d’Egitto’,
15. ma: ‘Per la vita dell’Eterno, che ha condotto i figli d’Israele fuori dal paese del settentrione e da tutti gli altri paesi nei quali li aveva scacciati’; io li ricondurrò nel loro paese, che avevo dato ai loro padri.
16. Ecco, io mando un grande numero di pescatori a pescarli”, dice l’Eterno, “e poi manderò un grande numero di cacciatori a dargli la caccia sopra ogni monte, sopra ogni collina e nelle fessure delle rocce.
17. Poiché i miei occhi sono su tutte le loro vie; esse non sono nascoste davanti alla mia faccia e la loro iniquità non rimane occulta ai miei occhi.
18. Prima darò loro una doppia retribuzione per la loro iniquità e per il loro peccato, perché hanno profanato il mio paese, con quei cadaveri che sono i loro idoli ripugnanti, e hanno riempito la mia eredità delle loro abominazioni”.
19. Eterno, mia forza, mia fortezza e mio rifugio nel giorno dell’avversità! A te verranno le nazioni dalle estremità della terra, e diranno: “I nostri padri non hanno ereditato che menzogne, vanità, e cose che non giovano a nulla.
20. L’uomo dovrebbe fabbricarsi degli dèi? Ma già questi non sono dèi”.
21. “Perciò, ecco, io farò loro conoscere, questa volta farò loro conoscere la mia mano e la mia potenza; e sapranno che il mio nome è l’Eterno”.