Geremia 18 IRB20
1. Questa è la parola che fu rivolta a Geremia da parte dell’Eterno:
2. “Alzati, scendi in casa del vasaio, e là ti farò udire le mie parole”.
3. Allora io scesi in casa del vasaio, ed ecco egli stava lavorando alla ruota;
4. e il vaso che faceva si guastò, come succede all’argilla nella mano del vasaio, ed egli da capo fece un altro vaso come a lui parve bene di farlo.
5. La parola dell’Eterno mi fu rivolta in questi termini:
6. “Casa d’Israele, non posso io fare di voi quello che fa questo vasaio?”, dice l’Eterno. “Ecco, quello che l’argilla è in mano al vasaio, voi lo siete in mano mia, o casa d’Israele!
7. A un dato momento io parlo riguardo a una nazione, riguardo a un regno, di sradicare, di abbattere, di distruggere;
8. ma se quella nazione contro la quale ho parlato, si converte dalla sua malvagità, io mi pento del male che avevo pensato di farle.
9. In un altro momento io parlo riguardo a una nazione, a un regno, di costruire e di piantare;
10. ma, se quella nazione fa ciò che è male ai miei occhi senza dare ascolto alla mia voce, io mi pento del bene di cui avevo parlato di colmarla.
11. Perciò ora parla agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme, e di’: ‘Così parla l’Eterno: Ecco, io preparo contro di voi del male, e formo contro di voi un disegno. Si converta ora ciascuno di voi dalla sua via malvagia, e correggete le vostre vie e le vostre azioni!’.
12. Ma costoro dicono: ‘È inutile; noi vogliamo camminare seguendo i nostri propri pensieri, e vogliamo agire ciascuno seguendo la caparbietà del nostro cuore malvagio’.
13. Perciò, così parla l’Eterno: ‘Chiedete dunque fra le nazioni chi ha udito tali cose! La vergine d’Israele ha fatto una cosa orribile, enorme.
14. La neve del Libano scompare mai dalle rocce che dominano la campagna? O le acque che vengono da lontano, fresche, correnti, si asciugano mai?
15. Eppure il mio popolo mi ha dimenticato, offre profumi agli idoli vani; lo hanno fatto inciampare nelle sue vie, che erano i sentieri antichi, per seguire sentieri laterali, una via non appianata,
16. e per fare così del loro paese una desolazione, un oggetto di continuo scherno; al punto che tutti quelli che vi passano rimangono stupiti e scuotono il capo.
17. Io li disperderò davanti al nemico, come fa il vento orientale; io volterò loro le spalle e non la faccia nel giorno della loro calamità’”.
18. Essi hanno detto: “Venite, tramiamo macchinazioni contro Geremia; poiché l’insegnamento della legge non verrà meno per mancanza di sacerdoti, né il consiglio per mancanza di saggi, né la parola per mancanza di profeti. Venite, colpiamolo con la lingua e non diamo retta a nessuna delle sue parole”.
19. Tu dunque, Eterno, rivolgi a me la tua attenzione e ascolta la voce di quelli che contendono con me.
20. Il male sarà forse reso in cambio del bene? Poiché essi hanno scavato una fossa per me. Ricordati come io mi sono presentato davanti a te per parlare in loro favore, e per allontanare da loro la tua ira.
21. Perciò abbandona i loro figli alla fame; dalli in balìa della spada; le loro mogli siano private di figli e rimangano vedove; i loro mariti siano feriti a morte; i loro giovani siano colpiti dalla spada in battaglia.
22. Un grido si oda uscire dalle loro case, quando tu farai piombare su di loro all’improvviso le bande nemiche: poiché hanno scavato una fossa per catturarmi, e hanno teso dei lacci ai miei piedi.
23. Tu, o Eterno, conosci tutti i loro disegni contro di me per farmi morire; non perdonare la loro iniquità, non cancellare il loro peccato davanti ai tuoi occhi! Siano essi abbattuti davanti a te! Agisci contro di loro nel giorno della tua ira!