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Geremia 21 IRB20

« Profezia della presa di Gerusalemme per mano di Nabucodonosor

1. Questa è la parola che fu rivolta a Geremia da parte dell’Eterno, quando il re Sedechia gli mandò Pasur, figlio di Malchia, e Sefonia, figlio di Maaseia, il sacerdote, per dirgli:

2. “Ti prego, consulta per noi l’Eterno, poiché Nabucodonosor, re di Babilonia, ci fa la guerra; forse l’Eterno farà in nostro favore qualcuna delle sue meraviglie, in modo che si ritiri da noi”.

3. Allora Geremia disse loro: “Direte così a Sedechia:

4. ‘Così parla l’Eterno, l’Iddio d’Israele: Ecco, io sto per far rientrare nelle città le armi di guerra che sono nelle vostre mani e con le quali voi combattete, fuori delle mura, contro il re di Babilonia, e contro i Caldei che vi assediano, e le raccoglierò in mezzo a questa città.

5. Io stesso combatterò contro di voi con mano stesa e con braccio potente, con ira, con furore, con grande indignazione.

6. Colpirò gli abitanti di questa città, uomini e bestie, e moriranno di un’orrenda peste.

7. Poi’, dice l’Eterno, ‘io darò Sedechia, re di Giuda, i suoi servi, il popolo e coloro che in questa città saranno scampati alla peste, alla spada e alla fame, in mano di Nabucodonosor re di Babilonia, in mano dei loro nemici, in mano di quelli che cercano la loro vita; Nabucodonosor li passerà a fil di spada; non li risparmierà e non ne avrà né pietà né compassione’.

8. A questo popolo dirai: ‘Così parla l’Eterno: Ecco, io pongo davanti a voi la via della vita e la via della morte.

9. Colui che rimarrà in questa città morirà per la spada, per la fame o per la peste; ma chi ne uscirà per arrendersi ai Caldei che vi assediano vivrà, e avrà la vita come suo bottino.

10. Poiché io volgo la mia faccia contro questa città per farle del male e non del bene’, dice l’Eterno; ‘essa sarà data in mano del re di Babilonia, ed egli la darà alle fiamme’.

11. Alla casa dei re di Giuda di’: ‘Ascoltate la parola dell’Eterno:

12. Casa di Davide, così dice l’Eterno: Amministrate la giustizia fin dal mattino, liberate dalla mano dell’oppressore colui a cui è tolto il suo, affinché la mia ira non divampi come un fuoco e arda al punto che nessuno la possa spegnere, per la malvagità delle vostre azioni.

13. Eccomi contro di te, o abitante della valle, roccia della pianura’, dice l’Eterno. ‘Voi che dite: Chi scenderà contro di noi? Chi entrerà nelle nostre abitazioni?

14. Io vi punirò secondo il frutto delle vostre azioni’, dice l’Eterno, ‘e appiccherò il fuoco a questa selva di Gerusalemme, ed esso divorerà tutto quello che la circonda’”.

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