Geremia 27 IRB20
1. Nel principio del regno di Ioiachim, figlio di Giosia, re di Giuda, questa parola fu rivolta dall’Eterno a Geremia in questi termini:
2. Così mi ha detto l’Eterno: “Fatti delle catene e dei gioghi, e mettiteli sul collo;
3. poi mandali al re di Edom, al re di Moab, al re dei figli di Ammon, al re di Tiro e al re di Sidone, mediante gli ambasciatori che sono venuti a Gerusalemme da Sedechia, re di Giuda;
4. e ordina loro che dicano ai loro signori: Così parla l’Eterno degli eserciti, l’Iddio d’Israele: Direte questo ai vostri signori:
5. ‘Io ho fatto la terra, gli uomini e gli animali che sono sulla faccia della terra, con la mia grande potenza e con il mio braccio steso; io do la terra a chi voglio.
6. E ora do tutti questi paesi in mano a Nabucodonosor, re di Babilonia, mio servitore; gli do pure gli animali della campagna perché gli siano sottomessi.
7. Tutte le nazioni saranno sottomesse a lui, a suo figlio e al figlio di suo figlio, finché verrà il tempo anche per il suo paese; e allora molte nazioni e grandi re lo ridurranno in schiavitù.
8. Avverrà che la nazione o il regno che non vorrà sottomettersi a lui, a Nabucodonosor re di Babilonia, e non vorrà piegare il collo sotto il giogo del re di Babilonia, quella nazione io la punirò’, dice l’Eterno, ‘con la spada, con la fame, con la peste, finché io non l’abbia sterminata per mano sua.
9. Voi dunque non ascoltate i vostri profeti, né i vostri indovini, né i vostri sognatori, né i vostri pronosticatori, né i vostri maghi che vi dicono: Non sarete sottomessi al re di Babilonia!
10. Poiché essi vi profetizzano menzogna, per allontanarvi dal vostro paese, perché io vi scacci e voi periate.
11. Ma la nazione che piegherà il suo collo sotto il giogo del re di Babilonia e gli sarà sottomessa, io la lascerò stare nel suo paese’, dice l’Eterno; ‘ed essa lo coltiverà e vi dimorerà’”.
12. Io parlai dunque a Sedechia, re di Giuda, in conformità a tutte queste parole, e dissi: “Piegate il collo sotto il giogo del re di Babilonia, sottomettetevi a lui e al suo popolo, e vivrete.
13. Perché dovreste morire, tu e il tuo popolo, per la spada, per la fame e per la peste, come l’Eterno ha detto della nazione che non si sottometterà al re di Babilonia?
14. E non date ascolto alle parole dei profeti che vi dicono: ‘Non sarete sottomessi al re di Babilonia!’ perché vi profetizzano menzogna.
15. ‘Poiché io non li ho mandati’, dice l’Eterno, ‘ma profetizzano falsamente nel mio nome, perché io vi scacci e voi periate: voi e i profeti che vi profetizzano’”.
16. Parlai pure ai sacerdoti e a tutto questo popolo, e dissi: “Così parla l’Eterno: ‘Non date ascolto alle parole dei vostri profeti i quali vi profetizzano, dicendo: Ecco, gli arredi della casa dell’Eterno saranno in breve riportati da Babilonia, perché vi profetizzano menzogna.
17. Non date loro ascolto; sottomettetevi al re di Babilonia, e vivrete. Perché questa città dovrebbe essere ridotta una desolazione?
18. Se sono profeti e se la parola dell’Eterno è con loro, intercedano ora presso l’Eterno degli eserciti perché gli arredi che sono rimasti nella casa dell’Eterno, nella casa del re di Giuda e in Gerusalemme, non vadano a Babilonia.
19. Perché così parla l’Eterno degli eserciti riguardo alle colonne, al mare, alle basi e al resto degli arredi rimasti in questa città
20. e che non furono presi da Nabucodonosor, re di Babilonia, quando deportò da Gerusalemme a Babilonia, Ieconia, figlio di Ioiachim, re di Giuda, e tutti i nobili di Giuda e di Gerusalemme;
21. così, dico, parla l’Eterno degli eserciti, l’Iddio d’Israele, riguardo agli arredi che rimangono nella casa dell’Eterno, nella casa del re di Giuda e in Gerusalemme:
22. saranno portati a Babilonia, e là resteranno, finché io li cercherò’, dice l’Eterno, ‘e li farò risalire e ritornare in questo luogo’”.