Geremia 49 IRB20
1. Riguardo ai figli di Ammon. Così parla l’Eterno: “Israele non ha forse figli? Non ha nessun erede? Perché dunque Malcom prende possesso di Gad e il suo popolo abita nelle sue città?
2. Perciò, ecco, i giorni vengono”, dice l’Eterno, “che io farò udire il grido di guerra contro Rabba dei figli di Ammon; essa diventerà un mucchio di rovine, le sue città saranno consumate dal fuoco; allora Israele spodesterà quelli che lo avevano spodestato”, dice l’Eterno.
3. “Urla, o Chesbon, poiché Ai è devastata; gridate, o città di Rabba, vestitevi di sacchi, innalzate lamenti, correte qua e là lungo le muraglie, poiché Malcom va in esilio insieme ai suoi sacerdoti e ai suoi capi.
4. Perché ti vanti delle tue valli, della tua fertile valle, o figliola infedele, che confidavi nei tuoi tesori e dicevi: ‘Chi verrà contro di me?’.
5. Ecco, io ti faccio venire addosso del terrore da tutti i tuoi dintorni”, dice il Signore, l’Eterno degli eserciti; “voi sarete scacciati, in tutte le direzioni, e non vi sarà chi raduni i fuggiaschi.
Gli Edomiti6. Ma, dopo questo, io farò tornare dall’esilio i figli di Ammon”, dice l’Eterno.
7. Riguardo a Edom. Così parla l’Eterno degli eserciti: “Non c’è più saggezza in Teman? Gli intelligenti non sanno più consigliare? La loro saggezza è svanita?
8. Fuggite, voltate le spalle, nascondetevi profondamente, o abitanti di Dedan! Poiché io faccio venire la calamità sopra Esaù, il tempo della sua punizione.
9. Se dei vendemmiatori venissero a te non lascerebbero qualcosa da racimolare? Se dei ladri venissero a te di notte non guasterebbero più di quanto a loro bastasse.
10. Ma io spoglierò Esaù, scoprirò i suoi nascondigli ed egli non si potrà nascondere; la sua prole, i suoi fratelli, i suoi vicini saranno distrutti, ed egli non sarà più.
11. Lascia i tuoi orfani, io li farò vivere e le tue vedove confidino in me!”.
12. Poiché così parla l’Eterno: “Ecco, quelli che non erano destinati a bere la coppa, la dovranno bere; e tu andresti del tutto impunito? Non andrai impunito, tu la berrai certamente.
13. Poiché io lo giuro per me stesso”, dice l’Eterno, “Bosra diventerà una desolazione, un obbrobrio, un deserto, una maledizione e tutte le sue città saranno delle solitudini eterne”.
14. Io ho ricevuto un messaggio dall’Eterno e un messaggero è stato inviato fra le nazioni: “Radunatevi, venite contro di lei, alzatevi per la battaglia!”.
15. “Poiché, ecco, io ti rendo piccolo fra le nazioni e disprezzato fra gli uomini.
16. Lo spavento che ispiravi, l’orgoglio del tuo cuore ti hanno sedotto, o tu che abiti nelle fessure delle rocce, che occupi la cima delle colline; ma anche se tu facessi il tuo nido in alto come quello dell’aquila, io ti farò precipitare da lassù”, dice l’Eterno.
17. “Edom diventerà una desolazione; chiunque passerà presso di lui rimarrà stupito e si metterà a fischiare a causa di tutte le sue piaghe.
18. Come avvenne al sovvertimento di Sodoma, di Gomorra e di tutte le città a loro vicine”, dice l’Eterno, “nessuno più vi abiterà, non vi dimorerà più nessun figlio d’uomo.
19. Ecco, egli sale come un leone dalle rive rigogliose del Giordano contro la forte dimora; io ne farò fuggire a un tratto Edom, e stabilirò su di essa colui che io ho scelto. Poiché chi è simile a me? Chi mi ordinerà di comparire in giudizio? Qual è il pastore che possa starmi di fronte?”.
20. Perciò, ascoltate il disegno che l’Eterno ha concepito contro Edom, e i pensieri che medita contro gli abitanti di Teman! Certo, saranno trascinati via come i più piccoli del gregge; certo, la loro abitazione sarà devastata.
21. Al rumore della loro caduta trema la terra; si ode il loro grido fino al Mar Rosso.
La Siria22. Ecco, il nemico sale, fende l’aria, come l’aquila, spiega le sue ali verso Bosra; e il cuore dei prodi di Edom, in quel giorno è come il cuore di una donna in doglie di parto.
23. Riguardo a Damasco. “Camat e Arpad sono confuse, poiché hanno udito una cattiva notizia; vengono meno; è un’agitazione come quella del mare, che non può calmarsi.
24. Damasco diventa fiacca, si volta per fuggire, un tremito l’ha colta; angoscia e dolori si sono impadroniti di lei, come una donna che partorisce.
25. Come mai non è stata risparmiata la città famosa, la città della mia gioia?
26. Così i suoi giovani cadranno nelle sue piazze e tutti i suoi uomini di guerra periranno in quel giorno”, dice l’Eterno degli eserciti.
Le tribù arabe27. “Io appiccherò il fuoco alle mura di Damasco, ed esso divorerà i palazzi di Ben-Adad”.
28. Riguardo a Chedar e ai regni di Asor, che Nabucodonosor, re di Babilonia, sconfisse. Così parla l’Eterno: “Alzatevi, salite contro Chedar, distruggete i figli dell’oriente!
29. Le loro tende, le loro greggi saranno prese; saranno portati via i loro padiglioni, tutti i loro bagagli, i loro cammelli; si griderà loro: ‘Spavento da tutte le parti!’.
30. Fuggite, dileguatevi lontano, nascondetevi profondamente, o abitanti di Asor”, dice l’Eterno; “poiché Nabucodonosor, re di Babilonia, ha formato un disegno contro di voi, ha concepito un piano contro di voi.
31. Alzatevi, salite contro una nazione che gode di pace e abita in sicurezza”, dice l’Eterno; “che non ha né porte né sbarre, e dimora solitaria.
32. I loro cammelli siano dati in preda, e la moltitudine del loro bestiame diventi bottino! Io disperderò a tutti i venti quelli che si radono le tempie e farò venire la loro calamità da tutte le parti”, dice l’Eterno.
Gli Elamiti33. “Asor diventerà un rifugio di sciacalli, una desolazione per sempre; nessuno più vi abiterà, non vi dimorerà più nessun figlio d’uomo”.
34. Questa è la parola dell’Eterno che fu rivolta al profeta Geremia riguardo a Elam, al principio del regno di Sedechia, re di Giuda:
35. Così parla l’Eterno degli eserciti: “Ecco, io spezzo l’arco di Elam, la sua principale forza.
36. Io farò venire contro Elam i quattro venti dalle quattro estremità del cielo; li disperderò a tutti quei venti, e non ci sarà nazione dove non arrivino dei fuggiaschi di Elam.
37. Renderò gli Elamiti spaventati davanti ai loro nemici e davanti a quelli che cercano la loro vita; farò piombare su di loro la calamità, la mia ira ardente”, dice l’Eterno; “manderò la spada a inseguirli, finché io non li abbia consumati.
38. Metterò il mio trono in Elam e farò perire i re e i capi”, dice l’Eterno.
39. “Ma negli ultimi giorni avverrà che io ricondurrò Elam dall’esilio”, dice l’Eterno.