Giobbe 12 IRB20
1. Allora Giobbe rispose e disse:
2. “Voi, certo, valete quanto un popolo, e con voi morirà la sapienza.
3. Ma di senno ne ho anch’io quanto voi, non vi sono affatto inferiore; e cose come queste chi non le sa?
4. Io dunque dovrei essere lo zimbello degli amici! Io che invocavo Iddio, ed egli mi rispondeva; lo zimbello io, l’uomo giusto, integro!
5. Il disprezzo per la sventura altrui è nel pensiero di chi vive contento; esso è sempre pronto per quelli a cui vacilla il piede.
6. Sono invece tranquille le tende dei ladri; chi provoca Iddio, chi si fa un dio della propria forza, se ne sta al sicuro.
7. Ma interroga un po’ gli animali e te lo insegneranno; gli uccelli del cielo e te lo mostreranno;
8. o parla alla terra ed essa te lo insegnerà, e i pesci del mare te lo racconteranno.
9. Chi non sa, fra tutte queste creature, che la mano dell’Eterno ha fatto ogni cosa,
10. che egli tiene in mano l’anima di tutto ciò che vive, e lo spirito di ogni essere umano?
11. L’orecchio non discerne forse le parole, come il palato assaggia le pietanze?
12. Nei vecchi si trova la sapienza e la lunghezza di giorni dà intelligenza.
13. Ma in Dio stanno la saggezza e la potenza, a lui appartengono il consiglio e l’intelligenza.
14. Ecco, egli abbatte, e nessuno può ricostruire; chiude un uomo in prigione, e non c’è chi gli apra.
15. Ecco, egli trattiene le acque, e tutto inaridisce; le lascia andare, ed esse sconvolgono la terra.
16. Egli possiede la forza e l’abilità; da lui dipendono chi erra e chi fa errare.
17. Egli manda scalzi i consiglieri, colpisce di demenza i giudici.
18. Scioglie i legami dell’autorità dei re e cinge i loro fianchi di catene.
19. Manda scalzi i sacerdoti, e rovescia i potenti.
20. Priva della parola i più eloquenti, e toglie il discernimento ai vecchi.
21. Sparge il disprezzo sui nobili, e allenta la cintura ai forti.
22. Rivela le cose nascoste, facendole uscire dalle tenebre, e porta alla luce ciò che è avvolto in ombra di morte.
23. Rende grandi i popoli e li annienta, amplia le nazioni e le riconduce nei loro confini;
24. toglie il senno ai capi della terra, e li fa vagare in solitudini senza sentiero.
25. Vanno brancolando nelle tenebre, senza nessuna luce, e li fa barcollare come ubriachi.