Logo
🔍

Giobbe 17 ICL00D

«

1. «Il mio respiro si spegne, è giunta la fine; una tomba è pronta ad accogliermi.

2. Sono circondato da calunniatori, non chiudo occhio per l’amarezza che provo.

3. Ti prego, o Dio, garantisci tu per me. Nessun altro potrebbe darmi una mano.

4. Tu hai reso gli uomini irragionevoli, perciò non permettere che essi trionfino.

5. Sono come chi invita a banchetto gli amici mentre i propri figli languiscono.

6. Sono preso di mira dalla gente, tutti mi sputano in faccia.

7. Sono quasi accecato dal dolore; sono diventato l’ombra di me stesso.

8. Questo sgomenta gli uomini retti, l’innocente si indigna di fronte al malvagio.

9. Ma chi è giusto continua per la sua strada e chi ha le mani pulite sarà incoraggiato.

A Giobbe non resta che la tomba

10. Vanno e vengono in continuazione, ma non ne trovo uno che ragiona».

11. «I miei giorni passano, i miei piani e i miei sogni svaniscono.

12. Gli uomini scambiano la notte con il giorno, dicono che la luce è più vicina delle tenebre.

13. Che cosa posso ancora sperare? La mia dimora è nel mondo dei morti, là sarò disteso nell’oscurità.

14. Al sepolcro ho detto: “Tu sei mio padre!” al verme ho detto: “Tu sei per me madre e sorella”.

15. Dove sei, ora, mia speranza? Chi ti vedrà più?

16. Scenderai con me nel mondo dei morti, assieme finiremo nella polvere».

»