Giobbe 32 IRB20
1. Quei tre uomini cessarono di rispondere a Giobbe perché egli si credeva giusto.
2. Allora l’ira di Eliù, figlio di Baracheel il Buzita, della tribù di Ram, si accese;
3. si accese contro Giobbe, perché riteneva giusto sé stesso anziché Dio; si accese anche contro i tre amici di lui perché non avevano trovato di che rispondere, sebbene condannassero Giobbe.
4. Ora, siccome quelli erano più anziani di lui,
5. Eliù aveva aspettato a parlare a Giobbe; ma quando vide che dalla bocca di quei tre uomini non usciva più risposta, si accese di ira.
6. Allora Eliù, figlio di Baracheel il Buzita, rispose e disse: “Io sono giovane di età e voi siete vecchi; perciò mi sono tenuto indietro e non ho osato esporvi il mio pensiero.
7. Dicevo: ‘Parleranno i giorni, e il gran numero degli anni insegnerà la saggezza’.
8. Ma quello che rende intelligente l’uomo è lo spirito, è il soffio dell’Onnipotente.
9. Non sono saggi quelli di lunga età, né sono i vecchi quelli che comprendono il giusto.
10. Perciò dico: ‘Ascoltatemi; vi esporrò anche io il mio pensiero’.
11. Ecco, ho aspettato i vostri discorsi, ho ascoltato i vostri argomenti, mentre andavate cercando altre parole.
12. Vi ho seguito attentamente, ed ecco, nessuno di voi ha convinto Giobbe, nessuno ha risposto alle sue parole.
13. Non avete dunque ragione di dire: ‘Abbiamo trovato la saggezza! Dio soltanto lo farà cedere; non l’uomo!’.
14. Egli non ha diretto i suoi discorsi contro di me, e io non gli risponderò con le vostre parole.
15. Eccoli sconcertati! non rispondono più, non trovano più parole.
16. Ho aspettato che non parlassero più, che tacessero e non rispondessero più.
17. Ma ora risponderò anch’io per conto mio, esporrò anch’io il mio pensiero!
18. Perché sono pieno di parole, e lo spirito che è dentro di me mi stimola.
19. Ecco, dentro di me c’è come vino rinchiuso, come otri pieni di vino nuovo, che stanno per scoppiare.
20. Parlerò dunque e mi solleverò, aprirò le labbra e risponderò!
21. Lasciate che io parli senza riguardi personali, senza adulare nessuno;
22. poiché io non so adulare; se lo facessi, il mio Creatore mi toglierebbe subito di mezzo.