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Giobbe 35 IRB20

« Terzo discorso di Eliù

1. Poi Eliù riprese il discorso e disse:

2. “Credi tu di avere ragione quando dici: ‘La mia giustizia è superiore a quella di Dio?’.

3. Infatti hai detto: ‘Che mi giova? che guadagno io di più a non peccare?’.

4. Io ti darò la risposta: a te e ai tuoi amici.

5. Considera i cieli, e vedi! guarda le nuvole, come sono più in alto di te!

6. Se pecchi, che torto gli fai? Se moltiplichi i tuoi misfatti, che danno gli rechi?

7. Se sei giusto, che gli dai? Che riceve egli dalla tua mano?

8. La tua malvagità non nuoce che al tuo simile, e la tua giustizia non giova che ai figli degli uomini.

9. Si grida per le molte oppressioni, si alzano lamenti per la violenza dei grandi;

10. ma nessuno dice: ‘Dov’è Dio, il mio creatore, che nella notte concede canti di gioia,

11. che ci fa più intelligenti delle bestie dei campi e più saggi degli uccelli del cielo?’.

12. Si grida, sì, ma egli non risponde, a causa della superbia dei malvagi.

13. Certo, Dio non dà ascolto a lamenti vani; l’Onnipotente non ne fa nessun caso.

14. E tu, quando dici che non lo scorgi, la causa tua gli sta davanti; sappilo aspettare!

15. Ma ora, perché la sua ira non punisce, perché egli non prende rigorosa conoscenza delle trasgressioni,

16. Giobbe apre vanamente le labbra e accumula parole senza senno”.

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